“(Non) si gioca con il cibo” – Un gioco educativo sulla filiera del cibo

“(Non) si gioca con il cibo” è un gioco educativo che unisce elementi di educazione formale e non-formale con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sul complesso, ma affascinante sistema del cibo (sostenibile e non).

Il gioco è uno strumento educativo che è stato ideato nell’ambito del progetto In Cibo Civitas finanziato dall’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo, che vuole incentivare uno spazio ludico di partecipazione, dibattito e confronto sui sistemi alimentari sostenibili e alla complessità che si cela attraverso ogni piatto consumato.

Racconta Simona Molari, una delle ideatrici del gioco insieme ad Emiliano Bon e il team di LVIA “il gioco esplora diverse categorie legate alla catena alimentare, come produzione, trasformazione, trasporto, commercializzazione e consumo, con l’intento di far riflettere su come le scelte effettuate in ciascuna di queste fasi possano influenzare la sostenibilità complessiva del sistema alimentare. E far riflettere sul fatto che molte volte la sostenibilità di un prodotto non sia così facile da comprendere.”

“Il tema dei sistemi alimentari sostenibili è fondamentale, ma molto vasto e complesso, e la sfida di creare un’attività educativa che potesse supportare l’apprendimento su questo argomento ci ha da subito appassionato ed incuriosito.” continua Simona Molari “nel gioco, abbiamo considerato il concetto di sostenibilità integrata, che tiene conto delle dimensioni ambientali, economiche e sociali. Questo approccio mira a dare rilievo ai diversi punti di vista coinvolti nelle varie fasi della filiera alimentare.”

Le carte che compongono il gioco infatti illustrano le diverse fasi della filiera alimentare: produzione, lavorazione, trasporto, consumo e commercializzazione. Tra queste alcune fasi sono considerate più sostenibili e altre meno. “Non intendiamo fornire l’unica risposta possibile per ogni categoria, ma piuttosto stimolare la discussione su diversi scenari e sulla complessità del tema. Per ogni carta, e quindi per ogni elemento della filiera, sono fornite delle storie come esempi che possono essere consultate online per approfondire le discussioni o comprendere meglio le interpretazioni. Per mantenere un livello di giocabilità e divertimento, abbiamo scelto di semplificare alcuni aspetti che verranno poi approfonditi nella seconda parte della sessione o durante il corso dell’anno all’interno del programma scolastico.”

Oltre alle carte filiera che rappresentano i vari aspetti della produzione alimentare, ci sono anche le carte azione, carte sfida e imprevisti per coinvolgere i giocatori in attività pratiche e creative durante il gioco. Le piccole sfide si possono superare tutti insieme, oppure in competizione gli uni con gli altri, come ad esempio cercare dei proverbi legati al cibo, o comporre una poesia alimentare, o altre azioni creative in cui sperimentarsi.

Il gioco è stato pensato principalmente per essere utilizzato nella classi della scuola secondaria di primo grado, ma questo non esclude che possa essere utilizzato anche con gruppi di studenti più grandi o gruppi informali, a seconda dei partecipanti coinvolti, il facilitatore potrà adattare il livello di approfondimento successivo e formulare domande di riflessione mirate per stimolare la discussione.

“Una delle principali sfide affrontate durante lo sviluppo del gioco è stata bilanciare la componente divertente con la complessità intrinseca dell’argomento” continua Simona, “mantenere un livello di divertimento che coinvolgesse i giocatori, mentre affrontavamo la vastità e la complessità dei concetti legati alla sostenibilità alimentare, è stato difficile. Abbiamo lavorato per assicurarci che il gioco fosse accessibile e coinvolgente, pur rispettando l’importanza della tematica trattata”

Il gioco può essere utilizzato come strumento di supporto per integrare i metodi di insegnamento tradizionali migliorandone l’esperienza di apprendimento degli studenti, a supporto del processo educativo. Per questo dovremmo vederli più come alleati, e quindi cercare di integrarli di più nell’educazione in generale. In fondo tutti noi siamo partiti dal gioco per esplorare la vita.

 

Disegni originali e grafica del gioco a cura di Luca Sandrone e Angnese Pokale.

Il video tutorial per giocare

Materiali integrativi del gioco

Le storie di approfondimento

Le FAQ sul gioco 

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Il progetto “In Cibo Civitas: Empowerment, Azioni, Territorio per una cittadinanza che nutre il futuro” è promosso da Associazione LVIA in collaborazione con Slow Food Italia, Comune di Torino, Comune di Castelbuono, Comune di Firenze, Comune di Forlì, Comune di Cesena, Comune di Cuneo, Comune di Borgo San Lorenzo, ImpactSkills, Università degli Studi di Torino- UniTo, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione -DISEF e riceve il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.