Dal Senegal all’Italia: giovani impegnati per l’ambiente
La 3a edizione del festival internazionale culturale, ambientale e artistico ”Mbao Fëss” si è svolta dall’1 al 15 agosto nel comune di Mbao, un’area ecologicamente sensibile a pochi chilometri da Dakar, in Senegal. Il festival nasce da un’iniziativa dell’Associazione Diwane G Management, fondata dal rapper e attivista senegalese Leuz Diwane G, in collaborazione con LVIA.
Le attività culturali, educative, sportive e di cittadinanza attiva sono al centro del festival: concerti, dibattiti, pulizia e riqualificazione di spazi comuni e tante altre iniziative rivolte in particolare ai giovani del luogo. L’evento coinvolge anche molteplici rappresentanti della società civile e delle autorità locali che trovano qui uno spazio per confrontarsi sui temi al momento al centro del dibattito in Senegal come l’ambiente e la crisi climatica, l’occupazione giovanile e le migrazioni.
Questa edizione ha visto la collaborazione dei giovani senegalesi coinvolti nel progetto Quartier Circolare – giovani protagonisti del cambiamento, cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte nell’ambito del Progetto Youth Appeal e Agenda 2030 – Mindchangers. Nell’ambito del progetto è stato realizzato un percorso di formazione parallelo per un gruppo di giovani di Torino, in particolare della Circoscrizione 5 e un gruppo di 25 giovani a Mbao, nella periferia di Dakar, in Senegal. Due periferie urbane che si trovano ad affrontare problematiche ambientali simili e diverse, ma che vedono anche l’attivazione di giovani eco-attivisti impegnarsi per un futuro sostenibile. Due ragazze del gruppo torinese, Alice Massimiani e Federica Benedetti, sono atterrate in Senegal ad agosto per partecipare al Festival e conoscere di persona i giovani del gruppo di Mbao, già incontrati virtualmente per un confronto nel mese di maggio. Nel mese di giugno hanno potuto incontrare proprio Leuz, giunto a Torino per uno scambio in presenza che ha dato l’opportunità di far conoscere il territorio della Circoscrizione 5, alcuni attori del progetto, animatori del territorio, giovani e giovanissimi.
Alice Massimiani racconta: “Siamo rimaste davvero sorprese che così tanti giovani fossero coinvolti nelle attività del Festival. In pochi giorni abbiamo partecipato a moltissime attività: raccolta dei rifiuti, piantumazione di alberi, graffiti e eco-costruzioni. Abbiamo visto i luoghi cambiare aspetto sotto i nostri occhi.”
Grazie al contributo del progetto Quartier Circolare sono state piantati 80 alberi da cocco sulle sponde dello stagno a Mbao dove si sono svolte anche le attività di pulizia dai rifiuti con la collaborazione di un centinaio di persone del luogo. Inoltre è stato riqualificato uno spazio utilizzando materiali di recupero per creare sedute e tavoli e sullo sfondo un grande e colorato murale che ha dato un nuovo aspetto a un vecchio muro grigio.
“L’impegno e l’entusiasmo di tutti era travolgente” racconta Federica Benedetti. “I ragazzi che fanno parte del gruppo Quartier Circolare sono impegnati in tantissime attività, anche oltre al progetto, per migliorare e valorizzare il proprio quartiere.”
Non sono mancati gli spettacoli e i concerti con artisti locali che hanno attirato al Festival un numeroso pubblico. Continua Federica “Il coinvolgimento dei musicisti è fondamentale per appassionare i giovani. In Senegal si ascolta tantissimo la musica rap che nei testi fa spesso riferimento a tematiche dell’attualità. I giovani vengono sensibilizzati e si sentono motivati nell’attivarsi come cittadini responsabili. Vogliamo portare in Italia questa esperienza e capire come possiamo applicarla alle nostre attività”
Il progetto Quartier Circolare – Giovani protagonisti del cambiamento, è cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte nel contesto del “Bando Giovani e Agenda 2030 – Progetto Mindchangers (www.mindchangers.eu). Quartier Circolare – giovani protagonisti del cambiamento – è promosso dall’Associazione LVIA, Legambiente Metropolitano Torino e area metropolitana e OffGrid Italia in collaborazione con Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, Santourin e Diwaneg Management, GreenTo, Radio Ohm, Eco dalle Città.