Femminili Plurali: reti che includono, comunità che crescono

Nei territori di Piossasco, Rivalta e Orbassano in provincia di Torino, “Comunità e Inclusione: Femminili Plurali” ha promosso un percorso condiviso di trasformazione, nato per rendere le comunità locali più aperte, inclusive e capaci di accogliere, ascoltare e valorizzare le differenze, a partire dalle donne con background migratorio.

L’iniziativa, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e promossa da LVIA con i Comuni di Orbassano, Piossasco e Rivalta, il CIDIS, la Cooperativa Orso e l’Associazione Renken ETS, ha rafforzato la rete territoriale dei servizi alla persona, coinvolgendo nuovi soggetti nella formazione e nell’accompagnamento al lavoro per favorire autonomia e partecipazione attiva.

Ripercorriamo insieme il progetto

Comunità e Inclusione sta volgendo al termine: il progetto ha visto nascere Presidi di Comunità per l’orientamento, l’ascolto e l’informazione sui servizi; ha anche strutturato e implementato percorsi personalizzati di orientamento e inserimento lavorativo, con particolare attenzione alla conciliazione tra tempi di vita e lavoro, coinvolgendo oltre 30 attori del tessuto economico locale, con cui è stato avviato un dialogo verso l’inclusione in azienda di persone in condizione di fragilità.

Racconta Michela Formicola, Educatrice professionale di Coop. ORSO:

«Le attività di conciliazioni familiari che ho tenuto con Isabella Galizia, hanno rappresentato un prezioso spazio di incontro e confronto tra donne con percorsi di vita diversi, ma spesso accomunate dalle stesse sfide quotidiane. Sono nati legami spontanei e poi piccoli gruppi capaci di sostenersi, condividere esperienze e opportunità. Le conciliazioni familiari sono diventate un momento di supporto e crescita reciproca, in cui ogni donna ha potuto prendere consapevolezza della propria situazione, arricchendo al contempo la rete esterna».

Prezioso è stato il lavoro svolto con le tre amministrazioni coinvolte nel progetto, attivatesi per coinvolgere il tessuto associativo locale e promuovere il lavoro in rete. Un ruolo strategico è anche stato svolto dalle referenti comunitarie – le peer leader: in alcuni casi, donne che hanno acquisito maggiore autonomia e consapevolezza durante la prima fase del progetto. Durante i mesi di attività, queste figure hanno stimolato la partecipazione delle comunità di appartenenza, accompagnando in particolare il coinvolgimento delle donne con background migratorio. Con la loro presenza attiva, hanno sostenuto lo svolgimento degli eventi co-progettati e animato i presidi di comunità, contribuendo in modo fondamentale alla riuscita del percorso.

“Sono di… è ovvio che…”: la campagna di comunicazione

C’è chi dice: “Sono di Orbassano, è ovvio che il mercoledì vado al mercato di Piazza della Pace.” Oppure: “Sono di Rivalta, è ovvio che studio alla biblioteca del castello degli Orsini.” Frasi semplici e quotidiane, che cambiano significato quando a pronunciarle è una persona con background migratorio, che per molti “non sembrerebbe” di questi territori. Da questo cambio di prospettiva nasce la nuova campagna di comunicazione e sensibilizzazione del progetto.

Tutto è iniziato con la formazione di una squadra di quattro giovani, guidati in un percorso formativo gratuito gestito dal comunicatore Alberto Costa. Dopo la formazione, i ragazzi hanno visitato i tre comuni del progetto, incontrando le persone nelle fiere e nei mercati per raccogliere le loro storie. A ciascuno hanno chiesto perché si sente parte del luogo in cui vive e cosa rappresenta per lui il senso di appartenenza. Ogni incontro si è poi trasformato in una foto e in una frase che comincia sempre così: “Sono di… è ovvio che…”

Nelle prossime settimane le foto della campagna saranno pubblicati online, per poi diventare manifesti e materiali diffusi sul territorio. L’obiettivo della campagna è raggiungere il pubblico attraverso valori condivisi e positivi, luoghi in comune e di affezione capaci di aprire uno spazio di riflessione sul tema della migrazione, dell’appartenenza e dell’accoglienza.

La campagna è realizzata in collaborazione con l’agenzia Hello Tomorrow, sulle linee guida sul cambio di narrazione sulla migrazione apprese in un percorso formativo promosso dalla Compagnia di San Paolo. Queste occasioni di confronto hanno permesso al gruppo di imparare a costruire azioni di sensibilizzazione più efficaci, e di aprire un dibattito positivo e costruttivo su temi spesso raccontati in modo divisivo. È da questo lavoro collettivo che ha preso forma una campagna capace di unire identità diverse intorno a una stessa idea di appartenenza.