Mali
Attività LVIA
Attività LVIA
LVIA nel Paese
La prima presenza LVIA nel Paese risale al 1985, quando vennero avviati studi sul territorio che evidenziarono la scarsità d’acqua come il principale fattore limitante il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni e quindi come possibile campo d’intervento per le future azioni della ONG.
Dopo la prima installazione sperimentale di una pompa eolica nel villaggio di Esangue – tra Gao e Timboctou, nel 1989 la LVIA avviò il suo primo progetto idrico finanziato dal Ministero degli Affari Esteri nella Regione di Gao. L’intervento prevedeva l’installazione di 15 impianti eolici per la fornitura dell’acqua (pozzi profondi con sistema di pompaggio dell’acqua ad energia eolica) in altrettanti villaggi e attività di formazione delle popolazioni locali, finalizzate alla loro preparazione e responsabilizzazione nella gestione degli impianti e alla diffusione di norme sanitarie legate al corretto uso dell’acqua.
A causa delle gravi condizioni di insicurezza provocate dalla ribellione dei Tuareg che coinvolse Gao nella seconda metà del 1991, LVIA fu costretta a sospendere il progetto nella regione. In accordo con il Ministero Affari Esteri Italiano, il progetto venne leggermente ridimensionato e rilocalizzato. LVIA spostò il suo intervento nella Regione di Mopti, a Bandiagara – circa 600 Km. a sud di Gao – dove vennero istallate 7 pompe eoliche e realizzate le attività ad esse connesse.
Nel 1997, dopo la cessazione ufficiale delle ostilità tra il governo maliano e le forze ribelli Tuareg, simboleggiata dalla cerimonia della “Fiamma della pace” a Tombouctou nel marzo 1996, venne lanciato un vasto piano di urgenza finanziato da ECHO. Il piano si proponeva di consolidare la pace facilitando il rientro dei rifugiati e il reinserimento degli ex-combattenti. La LVIA partecipò attivamente ai progetti di emergenza dal 1997 al 1999, tornando ad operare nella Regione di Gao, nei cercles (distretti) di Gao e Menaka. Gli interventi riguardarono il settore sanitario (riabilitazione dei centri di salute e fornitura di equipaggiamento, appoggio alle campagne di vaccinazione e formazione del personale), la sicurezza alimentare (costruzione di banche rurali e formazione dei comitati di gestione, sistemazione di terreni da coltivare e pascoli), il settore idrico (realizzazione e riabilitazione di pozzi e riparazione di pompe precedentemente installate) e l’allevamento (acquisto e distribuzione di alimenti per bestiame).
Chiusa la fase di emergenza, nel 2000 la LVIA ha realizzato due progetti finanziati dall’Unione Europea nei cercles di Gao e Menaka, che si proponevano, in primo luogo, di riavviare un processo di crescita socio economica a partire dal consolidamento dei risultati raggiunti nel biennio precedente. I settori d’intervento sono stati l’agricoltura con l’obiettivo di incrementare la sicurezza alimentare nel nord del paese; l’idrico per migliorare l’accesso all’acqua tramite installazioni/riabilitazioni di impianti idrici e il supporto ad una nuova struttura locale in grado di operare nel settore; microfinanza con l’appoggio a casse di credito rurale; sanitario con il supporto alle strutture locali e la lotta alla mortalità materna e infantile.
Queste azioni sono state riprese, per essere ampliate, in tre progetti avviati nel 2004 finanziati dal Ministero degli Esteri, dalla Fondazione Unidea e dall’Unione Europea. Gli interventi nel settore sanitario ricoprono oggi un ruolo di primo profilo nella strategia d’intervento della LVIA in Mali.
LVIA è intervenuta anche con progetti nei settori dell’agricoltura, salute, sicurezza alimentare e sviluppo locale, tenendo sempre in considerazione il problema idrico. In questi settori è stato avviato un progetto per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni della valle del fiume Niger, tra le città di Ansongo e Tombouctou. Si è intervenuto anche nella provincia di Bourem con un progetto sanitario per favorire le popolazioni nomadi in cui sono state istituite delle équipe mobili. Sempre in questo distretto, insieme a quello di Gao, è stato anche implementato un progetto per incoraggiare la sicurezza alimentare, non solo attraverso la fornitura di materiali ma anche grazie a corsi di formazione sulla produzione e commercializzazione dei prodotti locali, con l’obiettivo di migliorare le competenze e la professionalità e permettere alle popolazioni locali di superare il livello di sussistenza.
Dal 2012, a causa della minaccia terrorista, LVIA, come tutte le organizzazioni internazionali che operano in Mali, non ha più impiegato del personale espatriato e durante il conflitto la sede di Gao viene distrutta. Rientrata nel paese l’anno successivo, ha continua ad operare nell’area del nord Mali, la più vulnerabile, dalla base operativa di Gao. Per far fronte all’emergenza post-conflitto LVIA è intervenuta per permettere l’accesso all’acqua pulita e sicura da parte degli abitanti della regione di Gao. Durante il conflitto infatti molti pozzi si sono deteriorati al punto da essere inutilizzabili. Oltre alla mancanza di acqua pulita si è aggiunto anche il rischio della diffusione di malattie a causa dell’approvvigionamento delle risorse idriche direttamente dal fiume. In un tale contesto, LVIA si è impegnata nel processo di ricostruzione post-bellico, grazie alla riabilitazione, finanziata da ECHO, dei pozzi danneggiati e alla costruzione di nuovi. Unitamente ad altri partner locali e internazionali, si è riusciti a rimettere in funzione 95 pozzi e a costruirne 5 nel periodo 2013-2016 e in seguito, grazie ad una collaborazione con la MINUSMA (la Missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione del Mali) a costruirne altri 24, tutti equipaggiati di pompe manuali e, in alcune casi, di pompe solari. Oltre al supporto nella ricostruzione, l’azione di LVIA si è concentrata anche sulla formazione e accompagnamento dei comitati locali per la gestione dei pozzi, sul rafforzamento delle capacità degli esperti della Direzione Nazionale e Regionale delle Risorse Idriche e dei Comuni e sulla sensibilizzazione della popolazione circa le corrette pratiche di igiene. L’obiettivo a lungo termine del progetto, dunque, non è stato solo di rispondere all’emergenza, ma anche quello di migliorare il sistema di gestione in modo da garantire la loro funzionalità nel tempo, riducendo in questo modo le possibili tensioni e i conflitti legati alla gestione dell’acqua.
Nella provincia di Douentza (regione di Mopti), tra il 2016 e il 2017, in partenariato con l’ONG CISV, sono stati realizzati due progetti di emergenza che hanno avuto come obiettivi quelli di rilanciare il sistema agricolo dopo la crisi del 2012, rafforzare i servizi sanitari per la prevenzione e la lotta contro la malnutrizione infantile, e rimettere in funzione le scuole.
Sempre trasversalmente a questi settori, dal 2016 nella regione di Gao si sta realizzando all’interno del Fondo Fiduciario per l’Africa dell’Unione Europea un progetto per il rafforzamento della resilienza presso le popolazioni più vulnerabili alle crisi alimentari e nutrizionali. La strategia si articola su più fronti, tra cui quello della prevenzione della malnutrizione, dell’assistenza alle famiglie più povere, del sostegno alle attività generatrici di reddito, della gestione delle risorse naturali e idriche, e della buona governance locale.
La LVIA aderisce al FONGEM, il Forum delle ONG europee che intervengono in Mali.
Contatti
Quartier Château, Gao
tel. +223 21820496
gao@lvia.it
Altra sede:
Quartier ACI SOTUBA, Bamako BP E 3442
mali@lvia.it
La photogallery completa del progetto su Flickr –>