CAMBIAMENTI CLIMATICI: anche in Mozambico i giovani si mobilitano per il Pianeta

LET’S DO IT!
Giovani di tutto il mondo, uniamoci per vivere in un mondo migliore.

È l’appello del movimento LET’S DO IT in Mozambico, dove LVIA è impegnata nella tutela dell’ambiente con dei programmi che vedono in prima linea Comuni e società civile per una gestione più sostenibile dei rifiuti (attualmente in corso il progetto “Tutela dell’Ambiente a Nacala”)
Nella città di Nacala, LVIA collabora anche con il movimento giovanile per l’ambiente LET’S DO IT! in particolare nell’organizzazione della Giornata Mondiale della Pulizia del Pianeta.

La manifestazione del 21 settembre 2019

Dall’intervista di Sabrina Tardivo, capo-progetto LVIA in Mozambico, a Dercio Setemane, coordinatore LET’S DO IT – gruppo di Nacala

LET’S DO IT è un movimento civico mondiale, composto soprattutto da giovani, che si attiva per l’ambiente e in particolare sul tema dei rifiuti.
Il movimento nasce in Estonia nel 2008 lanciando, il 15 settembre, il World Clean Up Day – la Giornata Mondiale della Pulizia del Pianeta, che fu un grande successo di partecipazione: in un giorno furono raccolte da circa 500 volontari, 10 mila tonnellate di rifiuti.
Oggi il movimento è presente in 169 paesi, Mozambico incluso, dove il coordinatore è il famoso ambientalista Carlos Serra e, oltre al livello nazionale, in Mozambico sono presenti diversi coordinamenti locali, come quello di Nacala, con cui LVIA collabora.

Quali obiettivi si pone il movimento a Nacala?

A Nacala, il movimento nasce in risposta ai seri problemi ambientali della città, che
deve continuare a lavorare sulla gestione dei rifiuti solidi urbani, dal processo di raccolta, al riciclo e riuso – da qui l’importanza di educare a comportamenti responsabili – al corretto deposito. Il movimento promuove idee e iniziative per la sensibilizzazione dei cittadini.

Qual è la vostra opinione sui cambiamenti climatici?

Il riscaldamento globale, l’inquinamento delle acque (fiumi, oceani) e dell’aria, le tonnellate di rifiuti abbandonati sulle spiagge, le isole di plastica negli oceani, minacciano la vita della catena ecologica (coralli – pesci – animali terrestri) e così la nostra salute e quella del pianeta. Le generazioni future rischiano di essere irrimediabilmente compromesse.

Quali sono le conseguenze dei cambiamenti climatici a Nacala?

La città di Nacala si trova sull’Oceano Indiano, una posizione che la espone a cicloni e depressioni tropicali. Inoltre sta peggiorando l’erosione del suolo, fenomeno che impatta negativamente sui settori economico e turistico. Ad esempio, alcune strade sono inutilizzabili a causa dell’elevata erosione, che ha creato dei veri e proprio “canyon”.

Che cosa pensa delle politiche implementate dal Mozambico?

I politici di questo paese devono dedicare maggiore attenzione ai problemi sollevati dalla nostra società civile. Se non vogliamo tornare all’età della pietra, si devono approvare le leggi per proteggere gli ecosistemi, da cui dipende la nostra vita. La tendenza attuale è invece di svendere le risorse naturali a multinazionali straniere senza porre particolari limite condizioni, lasciando così il paese alla deriva ambientale.

Info: www.letsdoitworld.org