Kenya
Attività LVIA
Attività LVIA
LVIA nel paese
La prima presenza della LVIA nel Paese risale al 1967, quando furono inviati tecnici e volontari nella regione di Meru. Il lavoro svolto presso il centro sanitario della missione diTigana fu propedeutico all’avvio, negli anni successivi, di due progetti di sviluppo integrato.
Il primo progetto fu approvato dal MAAEE (Ministero degli Affari Esteri) nel 1973 e si concluse nel 1978. Realizzò interventi nel settore sanitario (costruzione di reparti ospedalieri, corsi di medicina preventiva), nel settore idrico (realizzazione di acquedotti, giare, cisterne, pozzi) e nel settore agricolo (miglioramento e diversificazione delle coltivazioni, introduzione del traino animale, sostegno alla commercializzazione e al micro-credito). Il secondo progetto, che iniziò nel 1985 e si concluse solo nel 1992, si propose di consolidare i risultati raggiunti con il primo intervento. Tra il primo ed il secondo, LVIA mantenne comunque una forte presenza nell’area, continuando a sostenere il centro sanitario con l’invio di attrezzature diagnostiche e contribuendo alla realizzazione di un nuovo padiglione per i servizi amministrati e per gli ambulatori esterni.
Parallelamente alle azioni avviate nel 1973 presso il centro sanitario della missione di Tigana, LVIA promosse a Mikinduri un intervento nel settore agricolo con la costruzione di un centro agro-zootecnico destinato alla formazione dei giovani, dotato di aula, laboratorio, deposito e relativi materiali, dormitorio e mensa. Nell’anno successivo LVIA avviò un nuovo progetto triennale nella regione del lago Turkana su invito del vescovo locale e delle autorità governative. Le azioni riguardarono il settore della pesca (formazione sull’utilizzo di tecniche di pesca compatibili con le risorse ittiche disponibili, predisposizione di strutture per la conservazione e la commercializzazione del pesce) e il settore del turismo (formazione del personale nel rispetto delle tradizioni e della cultura locale).
A partire dal 1996 le attività idriche svolte da LVIA a Meru, avviate nel lontano 1973 e mai interrotte, ricevettero un nuovo impulso attraverso due progetti finanziati dall’UE e dal MAAEE. Con il primo vennero costruiti impianti di approvvigionamento e pozzi negli insediamenti della regione non serviti da acquedotti. Con il secondo, avviato nel 2000, LVIA ha potuto aumentare la sostenibilità delle opere idriche rafforzando le capacità dei comitati locali responsabili della gestione delle opere realizzate e del personale del Water Department (ente creato dalla Diocesi di Meru per coordinare tutti gli interventi nel settore idrico compiuti nella regione).
Negli ultimi anni, alla Regione di Meru si è aggiunta quella di Isiolo (poco più a nord della precedente ma molto più arida) come zona d’intervento privilegiata della LVIA. Il lavoro, realizzato principalmente grazie all’appoggio di OCHA (agenzia delle Nazioni Unite), dei fondi dell’8×1000 e della Caritas, si è concentrato sul miglioramento delle infrastrutture idriche locali. Questo anche grazie ad un ulteriore finanziamento dell’Unione Europea (Water Facility), attraverso il quale sono state create due estensioni dell’acquedotto, costruiti sistemi di raccolta d’acque piovana e latrine a livello familiare, formati comitati di gestione dell’acque e organizzate campagne per promuovere l’igiene e la salute a livello comunitario, utilizzando metodologie partecipative e coinvolgendo circa 15.000 beneficiari.
Grazie ad una stretta collaborazione con le autorità locali, LVIA ha iniziato nel 2011 un intervento in risposta all’emergenza in corso, con fondi propri raccolti in Italia. Il progetto ha portato acqua in 7 villaggi a Cherab (Merti) e Modogashe (Garbatulla).
Dal 2012 al 2014 LVIA, in collaborazione con la Diocesi e grazie al contributo di altri donatori, ha realizzato nel Meru anche l’estensione dell’acquedotto di Ruiri-Thau, completandola con 2 ulteriori tank per lo stoccaggio dell’acqua, 2 vasche di depurazione, 10 fontane e abbeveratoi, sempre accompagnando le opere tecniche con la creazione di competenze specifiche, ovvero sensibilizzando alle buone pratiche igieniche la popolazione e creando 1 Comitato di Gestione dell’Acqua.
A maggio 2014 LVIA ha iniziato l’implementazione di un progetto triennale finanziato dal MAE in collaborazione con il partner CCM (Comitato di Collaborazione Medica), WRMA (Water Resources Management Authority) e MOPHS (Ministry of Public Health and Sanitation). L’obiettivo del progetto, terminato nel luglio 2017, era di migliorare le condizioni di vita delle comunità pastorali della Contea di Isiolo, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo 7 del Millennio su acqua e servizi igienico-sanitari, con un ulteriore impatto sulla riduzione delle principali malattie trasmesse con l’acqua, nonché della mortalità materna e infantile.
Contatti
La photogallery completa del progetto su Flickr –>