Riabilitazione delle fonti d’acqua in Kenya per contrastare la siccità

La siccità è il fattore predominante che porta ai disastri più comuni che colpiscono il Kenya. A causa del cambiamento climatico, la ricorrenza e l’intensità della siccità sono aumentate negli ultimi anni, colpendo in particolare le terre aride e semi-aride (ASAL). In queste aree, circa 2 milioni di persone sono costantemente in carestia, con il numero che sale a 5 milioni durante le siccità gravi. I tassi di malnutrizione acuta raggiungono oltre il 15 per cento dei bambini sotto i cinque anni.
Le comunità di pastori rimangono i gruppi più cronicamente insicuri dal punto di vista alimentare nel paese, sperimentando costantemente alti tassi di malnutrizione, che sono abitualmente al di sopra delle soglie di emergenza internazionali
L’accesso all’acqua sicura è diminuito a causa del declino dell’acqua di superficie e di falda, con la distanza media a piedi delle famiglie ad una fonte d’acqua che è aumentata a 4,1 km. Inoltre, la mancanza di un adeguato accesso all’acqua sicura ha portato a scarse pratiche igieniche tra la popolazione con conseguente aumento delle malattie infettive.

L’intervento di LVIA per la riabilitazione delle fonti d’acqua

Gli interventi di LVIA hanno un approccio integrato che mira da un lato a migliorare l’accesso all’acqua, attraverso la riabilitazione e il potenziamento delle infrastrutture idriche chiave per la comunità, e dall’altro, a rafforzare l’adattamento su base comunitaria al cambiamento climatico attraverso la formazione dei comitati locali di gestione delle fonti d’acqua, ma anche con la condivisione di pratiche virtuose e inclusive per una gestione sostenibile delle risorse idriche.

In particolare il progetto prevede la riabilitazione di 4 fonti d’acqua evidenziate come punti chiave per le comunità per l’approvvigionamento idrico destinato al consumo umano e animale.

“La riparazione e riabilitazione delle fonti d’acqua identificate si basano sull’utilizzo di fonti di energia solare per poter garantire l’autonomia energetica delle infrastrutture abbandonando i sistemi di pompaggio a gasolio, un combustibile che inquina e costa.”

    Le attività si realizzeranno presso 4 villaggi della Contea di Isiolo:
  • Riabilitazione di 1 pozzo nel villaggio di Kulamawe con installazione sistema pompaggio solare;
  • Estensione di 1 sistema di condutture per 1.500 m e costruzione di un chiosco per accesso all’acqua nel villaggio di Shambani;
  • Riabilitazione di 1 sistema di condutture nel sistema idrico nel villaggio di Merti;
  • Riabilitazione di 1 sistema solare per il pozzo nel villaggio di Biliqo

Nel villaggio di Shambani, a pochi chilometri dalla cittadina di Isiolo, sono già iniziati i lavori che potranno soddisfare la necessità d’acqua di 500 famiglie.

Il progetto riceve il sostegno di Unicef e dell’8×1000 della Chiesa Valdese.