Affrontare l’emergenza idrica nella Contea di Isiolo, Kenya

In Kenya, la Contea di Isiolo, classificata tra le zone più aride del Paese, dipende interamente dalle risorse naturali per le proprie attività di sussistenza e generazione di reddito.

4 lunghi anni di siccità perenne hanno causato danni significativi alle già precarie infrastrutture locali, con conseguenze devastanti per le comunità di pastori e il loro bestiame. L’accesso all’acqua, sia per uso umano che animale, è diventato estremamente limitato a causa dell’esaurimento delle fonti idriche stagionali e della riduzione delle risorse sotterranee. La precarietà della situazione è accentuata dagli effetti negativi del cambiamento climatico: le inondazioni alla fine del 2023 hanno causato la morte di numerosi capi di bestiame, mandato sott’acqua i pascoli, le risorse alimentari e idriche.

Le violente precipitazioni si sono riversate su un terreno ormai completamente arido, senza più la capacità di assorbire l’acqua che è scivolata via con forza. Poiché le inondazioni danneggiano e contaminano le fonti d’acqua, per la popolazione aumentano notevolmente i rischi di contrarre malattie. Le strutture sanitarie, le strade, l’energia elettrica e le reti di comunicazione sono state in buona parte compromesse, in particolare nelle aree più remote, limitando gravemente i servizi essenziali. L’impatto si estende all’istruzione, con le inondazioni che hanno causato l’interruzione della scolarizzazione di oltre il 30% degli studenti.

In risposta a questa emergenza, la comunità locale e le autorità con le quali LVIA lavora da molti anni, hanno richiesto un supporto immediato e mirato per garantire l’accesso all’acqua potabile alla popolazione.

In questo quadro emergenziale, la buona notizia è che le strutture idriche realizzate precedentemente con i progetti LVIA hanno retto le forti piogge e non sono state danneggiate. Data la situazione, abbiamo aumentato le attività relative agli interventi idrici in modo da far fronte ai bisogni immediati della popolazione.

Continua Bessone “C’è la necessità che gli interventi di emergenza si integrino in percorsi di medio e lungo termine, per evitare di dover essere messi nella posizione di dover ricominciare da capo ogni volta che si presentano questi eventi climatici estremi purtroppo sempre più frequenti.”

L’obiettivo dell’intervento è migliorare l’accesso all’acqua attraverso il ripristino dei sistemi di approvvigionamento idrico, la fornitura di strutture temporanee di stoccaggio, la promozione dell’igiene, la fornitura di strutture igienico-sanitarie temporanee.

Le attività prevedono:

  • l’installazione di 5 serbatoi d’acqua della capacità di 10.000 litri ciascuno, a beneficio di circa 1.400 persone, che potranno così disporre della quantità considerata necessaria per la sopravvivenza
  • riabilitazione dei punti d’acqua nei villaggi di Goda e Alango, entrambi situati nella sotto-contea di Merti, che erano stati resi inaccessibili dalle piogge
  • estensione della conduttura idrica nella località di Kiwanja con installazione di due punti di accesso all’acqua, ciascuno dotato di due rubinetti
  • formazione sul funzionamento e la manutenzione degli impianti

Per sostenere queste attività, è possibile acquisire un certificato idrico della campagna Acqua è Vita >> https://lvia.it/acqua-e-vita/