Allevamento integrato di pesce e riso per diversificare la produzione nell’ecosistema delle mangrovie

La Guinea Bissau è tra i 10 Paesi al mondo col più alto consumo pro capite di riso: tra i 100 ed i 120 kg all’anno (in Italia sono solamente 5kg pro capite/anno)

L’azione Ianda Guinea! costituisce un ampio e ambizioso intervento di cooperazione dell’Unione Europea con la Guinea-Bissau, che copre diversi settori di sviluppo, con l’obiettivo generale di rafforzare la resilienza delle popolazioni migliorando la sicurezza alimentare e nutrizionale e aumentando le opportunità socio economiche di sviluppo.

LVIA è responsabile dell’azione Ianda Guinea! Arrus che, attraverso la dinamizzazione del settore del riso di mangrovia ha l’obiettivo di aumentare in modo sostenibile la produzione del riso.

La risicoltura di mangrovia. Cos’è? La risaia di mangrovia (“risaia di acqua salata “o “bolanha”) è essenzialmente suolo “rubato” al mare, attraverso la costruzione di dighe di cintura, alte fino a 5 metri, per impedire l’entrata dell’acqua salata marina e lasciando che inizi un processo di dilavamento del suolo seguito alle precipitazioni.

Nell’ambito del progetto è iniziata un’attività pilota di risipiscicoltura, una pratica in cui riso e pesce vengono coltivati ​​contemporaneamente in un determinato spazio agricolo. Si tratta di una tecnica che rende un agro-eco-sistema efficiente su diversi livelli: cTale attività ha l’obiettivo di sostenere la diversificazione produttiva nell’ottica di generare reddito e migliorare l’alimentazione familiare.

Le risaie nelle zone di intervento del progetto Ianda Guinea! Arrus hanno diverse caratteristiche propense all’allevamento ittico, come ad esempio un terreno con una buona ritenzione idrica che mantiene costante il livello dell’acqua.

Le risaie forniscono ai pesci un riparo contro i predatori sia acquatici che terrestri e, per contro, i pesci si cibano di insetti, alghe e parassiti del riso filtrando l’acqua nella quale nuotano. Anche il terreno beneficia della presenza dei pesci ricevendo una concimazione organica mediante le loro deiezioni. Ulteriore nota positiva è il ruolo che hanno i pesci nel rimuovere gli insetti acquatici e le loro forme larvali, in particolare delle zanzare, collaborando così alla riduzione del diffondersi di malattie come malaria e dengue.

Questa pratica porta numerosi vantaggi alla popolazione rurale. Riso e pesce prodotti in questa modalità hanno un alto valore nutritivo e contribuiscono a diversificare l’alimentazione quotidiana.

Lavoriamo in Guinea Bissau in maniera continuativa da 10 anni proprio sulla filiera del riso di mangrovia. Un tempo la Guinea era un Paese esportatore di riso, mentre oggi, per varie cause interne e dinamiche mondiali, non è autosufficiente ed importa dalle 60 alle 100 mila tonnellate di riso all’anno. La partecipazione ad un programma ampio come Ianda Guinea! ci permette di dare continuità al lavoro svolto in questi anni e di essere in forte sintonia con gli altri interventi per assicurare l’efficacia delle azioni e la continua integrazione delle buone pratiche.