Esperienze di attivismo civico con il progetto Comunità e Inclusione: Femminili Plurali
Mercoledì 5 ottobre la sala del Teatro Sandro Pertini ad Orbassano si è riempita con le protagoniste del progetto Comunità e Inclusione: femminili plurali, che si realizza sui territori di Orbassano, Rivalta e Piossasco e lavora sull’empowerment e l’inclusione sociale di donne con un’esperienza migratoria alle spalle.
L’incontro è stato organizzato per rilanciare le attività di progetto che si realizzeranno nei prossimi mesi ma, soprattutto, per ritrovarsi insieme dopo l’estate. “Le donne erano davvero entusiaste di ricominciare.” racconta Nicoletta Gorgerino di LVIA, coordinatrice del progetto “Una delle maggiori soddisfazioni che ci sta dando il progetto è proprio vedere i legami che si sono creati tra le partecipanti e l’entusiasmo nel partecipare”.
In questa occasione è stato presentato il programma delle prossime settimane, in cui è prevista la ripresa dei percorsi formativi sul tema del sostegno alla ricerca attiva del lavoro, dal riconoscere le proprie competenze, ad imparare a scrivere un buon curriculum e a sostenere un colloquio. Inoltre proseguiranno gli incontri per avviare un’esperienza di tirocinio lavorativo e mettere in pratica quanto appreso nei corsi di formazione professionale in cucina. Si lavorerà anche sulla consapevolezza emotiva e sul cambio della narrazione con i nuovi appuntamenti di coaching e storytelling.
Una seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla scoperta del mondo della cittadinanza attiva attraverso i racconti di altre donne che hanno deciso di impegnarsi in prima persona sul proprio territorio per la tutela dei diritti umani, in particolare delle donne e di cittadinanza. Alcune di loro, come le protagoniste del progetto, hanno un passato migratorio o sono cittadine di seconda generazione.
Sono intervenute con le loro storie Angela Vitale di Amnesty International; Tana Anglana, esperta di migrazione e cooperazione internazionale; Kwanza Musi Dos Santos dell’Associazione Questa è Roma; Fairus Ahmeddell’Associazione Donne dell’Africa Subsahariana e seconda generazione – ADDASS ed infine Ivana Borsotto, Presidentessa FOCSIV.Tutte queste donne hanno testimoniato come sia stato fondamentale nella loro vita il passaggio da una dimensione personale ad una pubblica di impegno per la difesa dei diritti di chi non ha voce.
“Spesso il tema della migrazione viene raccontato male, con parole che talvolta evocano pregiudizi. Il nostro obiettivo è riportarne un’immagine reale e più complessa. Lavorare sull’opinione pubblica per cambiare la narrazione sulla migrazione è un lavoro che possiamo fare tutti, non è compito solo delle campagne di comunicazione ufficiali.” ha raccontato Tana Anglana, che accompagna i progetti del bando TERRITORI INCLUSIVI nel cambio della narrazione sulle migrazioni, “Tutte noi comunichiamo quotidianamente con le persone del territorio e possiamo influenzare con la nostra storia coloro che hanno dei pregiudizi sulla questione migratoria.”
“Viviamo sempre questo conflitto interno della nostra identità, tra l’essere italiano e straniero.” ha aggiunto al dibattito Kwanza Musi Dos Santos che ha presentato la campagna Dalla parte giusta della storia; “Attraverso l’associazionismo, ci troviamo con gli altri giovani di seconda generazione per stare insieme e schierarci contro tutti i tipi di discriminazioni. Abbiamo deciso, proprio in continuità con quanto diceva Tana, di coinvolgere le persone con una comunicazione diversa, che non fa leva sulle divisioni, ma invece cerca di riportare la questione sui diritti – negati- di tanti giovani che nascono e crescono sul territorio italiano. Proponiamo azioni concrete per coinvolgere la cittadinanza, ad esempio quella appena lanciata in occasione delle elezioni politiche intitolata “il mio voto vale”, un portale dove i ragazzi di origine straniera e senza cittadinanza ma anche gli studenti fuori sede che non sono riusciti a tornare a casa per votare, hanno potuto esprimere il loro voto e far sentire la loro voce.”
Il dibattito sull’attivismo non si vuole esaurire con questo incontro, ma continuerà in ciascuno dei tre comuni del progetto, facendo incontrare gli enti territoriali che potranno fare proposte concrete di impegno civico con le donne che vorranno mettersi in prima linea e diventare cittadine attive per la propria comunità, non percependo più solo come bisognose di assistenza, ma dando il proprio contributo per migliorare l’inclusione e la coesione sociale.
Comunità e Inclusione: femminili Plurali è promosso in partenariato con i Comuni di Piossasco, Rivalta, Orbassano, il Consorzio Intercomunale di Servizi – CIDIS, l’Associazione Renken e l’Associazione Donne Africa Subsahariana e Seconda generazione – ADASS. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando «Territori inclusivi», promosso in collaborazione con Fondazione CRC e con l’adesione di Fondazione De Mari. L’evento è realizzato anche con il contributo di Fondazione CRT.