Descrizione del progetto
Attraverso la collaborazione con le autorità locali, i servizi tecnici e le associazioni della società civile, il progetto si propone di contribuire alla sicurezza alimentare e alla lotta contro la malnutrizione delle popolazioni del Comune di Temerà, integrandosi con pertinenza nei piani nazionali settoriali. L’intervento vuole rafforzare i sistemi produttivi locali, nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento, e ridurre la mortalità infantile, operando per la sicurezza alimentare e migliorando l’educazione sanitaria e nutrizionale.
Parallelamente, si cercherà di stimolare il dialogo tra attori locali per l’elaborazione di una strategia condivisa di lotta contro l’insicurezza alimentare, attraverso il coinvolgimento delle autorità politiche e tradizionali, dei servizi tecnici e delle organizzazioni di produttori.
La LVIA sta collaborando con il progetto “Media del Sahel”, promosso dalla ONG CISV, che prevede il coinvolgimento della radio comunitaria di Bourem all’interno di una rete di attori delle telecomunicazioni saheliane. Nell’ambito di questo progetto, e nel partenariato quadro con la LVIA, la radio di Bourem giocherà un ruolo attivo nella promozione e nella divulgazione locale delle attività previste dal progetto e nella diffusione di messaggi legati al tema della sicurezza alimentare.
Il progetto si svolge nell’ambito degli interventi che la Regione Piemonte sostiene nel settore della sicurezza alimentare in Mali e più in generale nel Sahel. (Programma per la sicurezza alimentare e lotta alla povertà in Africa Subsahariana) e s’iscrive anche nel processo d’appoggio alle organizzazioni contadine dei produttori di base e alle loro federazioni, promosso dal Ministero degli Affari Esteri in Africa occidentale, iniziativa alla quale aderisce anche la Regione Piemonte.
Obiettivi e attività
Il progetto è finalizzato ad aumentare il tasso di accesso all’acqua potabile nei Cercles (distretti) di Gao e Bourem (agendo in 9 Comuni), con i seguenti risultati concreti:assicurato un accesso equo ad un punto d’acqua potabile e sicura a 20.400 persone, attraverso la riabilitazione di 24 forage (pozzi profondi a piccolo diametro) e 21 pozzi aperti (a grande diametro), con la collaborazione della Direzione Nazionale dell’Acqua e realizzazione di analisi, alla fine dei lavori, per verificare quantità e qualità dell’acqua fornita da ogni infrastruttura
il 100% dei punti d’acqua rimessi in funzione sono correttamente gestiti grazie alla costituzione o recupero di appositi comitati di gestione, attraverso la formazione, appoggio e monitoraggio di 45 comitati di gestione.
La presenza di comitati di gestione composti di membri scelti dalla popolazione, per ogni opera idrica è considerata un aspetto fondamentale per garantire la durabilità dell’opera. Una gestione corretta implica che la distribuzione dell’acqua sia organizzata in modo efficace (tempi di attesa limitati, rispetto degli orari e regole d’igiene, accesso regolamentato e controllato, istituzione di un sistema di riscossione, adozione di misure per la prevenzione e gestione dei conflitti…) che l’opera sia protetta e messa in sicurezza, che la qualità dell’acqua sia regolarmente verificata e i problemi di funzionamento rapidamente risolti. Nella costituzione o recupero dei Comitati di gestione, gli animatori del progetto si assicureranno che le donne siano rappresentate in maniera equa in virtù del ruolo che ricoprono nelle famiglie rispetto alla gestione dell’acqua.
La presenza di comitati di gestione composti di membri scelti dalla popolazione, per ogni opera idrica è considerata un aspetto fondamentale per garantire la durabilità dell’opera. Una gestione corretta implica che la distribuzione dell’acqua sia organizzata in modo efficace (tempi di attesa limitati, rispetto degli orari e regole d’igiene, accesso regolamentato e controllato, istituzione di un sistema di riscossione, adozione di misure per la prevenzione e gestione dei conflitti…) che l’opera sia protetta e messa in sicurezza, che la qualità dell’acqua sia regolarmente verificata e i problemi di funzionamento rapidamente risolti. Nella costituzione o recupero dei Comitati di gestione, gli animatori del progetto si assicureranno che le donne siano rappresentate in maniera equa in virtù del ruolo che ricoprono nelle famiglie rispetto alla gestione dell’acqua.
Il consumo domestico dell’acqua si realizza nelle migliori condizioni igieniche, attraverso la formazione sulle tecniche di potabilizzazione e stoccaggio dell’acqua.
La buona qualità dell’acqua,non dipende solo dallo stato dei pozzi e dei forage, ma anche dallo stoccaggio e utilizzo nelle case. Questo aspetto sarà affrontato attraverso delle attività di prevenzione e sensibilizzazione di prossimità verso le famiglie, in particolare presso le mamme, affinché veglino costantemente sul corretto utilizzo dell’acqua in casa (come ad esempio il filtraggio e l’ebollizione) e minimizzare così i rischi di contaminazione e epidemie di colera o altre malattie contagiose legate all’inquinamento delle acque.
Beneficiari
Beneficiari diretti: 20.400 persone
Si tratta della popolazione che avrà nuovamente accesso all’acqua potabile (ogni pozzo aperto di grande diametro potrà servire 400 persone; ogni forage, aquipaggiato con pompe manuali, potrà servire 500 persone).
Beneficiari indiretti: 264.000 persone. È l’insieme della popolazione della zona di intervento.
Informazioni progetto
STATO PROGETTO
Concluso
DOVE
Comune di Temerà, Provincia di Bourem, Regione di Gao, Mali
SETTORE
Agricoltura e allevamento
BUDGET
88.400 euro
PARTNER E FINANZIATORI
Regione Piemonte – Programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà in Africa Subsahariana; Città di Torino; Comune di Nichelino; Comune di Beinette; Parco Fluviale del Po; ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Comitato Regionale Piemonte; Pro Natura Torino Onlus; AVIS e AIDO Nichelino; Associazione culturale Nessun uomo è un’isola; Hydrodata SpA; Liceo Darwin di Rivoli; Istituto Comprensivo Turoldo di Torino; Liceo Bodoni di Saluzzo; ONG ADIZOSS (Association de Développement Intégré en Zone Saharo Sahélienne); Consiglio Comunale di Temera; Servizi tecnici regionali (Agriculture, Vétérinaire, Hydraulique, Génie Rural, Santé); Organizzazioni Contadine; CSCOM (Centro di salute Comunitario) di Temera; radio comunitaria di Temera
BENEFICIARI
QUANDO
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Mali
