La luce che illumina il futuro del Burundi

Illuminare la propria casa con un semplice clic, ricaricare il cellulare attaccandolo a una delle prese della propria abitazione, guardare il programma preferito in tv e mille altri gesti semplici, abitudini consolidate che caratterizzano la vita quotidiana in una parte del mondo grazie alla disponibilità di energia elettrica domestica, sono state da sempre un mero sogno per migliaia di famiglie burundesi che vivono nelle campagne dell’est del Paese, come nella stragrande parte di questo martoriato Paese.

Quella che per una parte del mondo è la normalità, non lo è affatto nel villaggio di Ngoma, nella Provincia di Ruyigi. Quando possibile, il buio viene affrontato con una batteria semi scarica o un pannello solare di infima qualità trafficato dalla vicina Tanzania, comprati per pochi spicci al mercato, o con metodi alternativi per illuminare e scaldare, come candele e legna da ardere, un costo sia economico sia ambientale.
In questa zona del Burundi, come in gran parte del Paese, avere a disposizione l’energia solare può essere considerata una delle principali soluzioni all’attuale crisi energetica, soprattutto nelle aree rurali, in quanto l’energia solare è molto flessibile, facile da adattare alle esigenze più diverse e offre soluzioni in grado di soddisfare il basso potere d’acquisto delle comunità più isolate.

LVIA, attraverso i progetti “Umuco W’Iterambere”, finanziato dall’Unione Europea, e “Accesso alle energie rinnovabili come motore di sviluppo socio-economico”, finanziato dall’AICS, sta contribuendo, insieme ad altre organizzazioni della società civile italiane come l’ICU (Istituto per la Cooperazione Universitaria) e WWGVC (WeWorld Onlus e Gruppo di Volontariato Civile), e ad alcune burundesi, al miglioramento dell’accesso all’energia per le comunità rurali nelle province di Ruyigi, Rutana, Cankuzo e Kirundo.

“Grazie al progetto UMUCO W’ITERAMBERE, la comunità ha finalmente accesso all’energia solare. Avere la luce nelle case significa ad esempio che gli studenti possono fare i compiti e studiare anche dopo il tramonto e ottenere un miglior rendimento scolastico. Inoltre, possiamo anche risparmiare il denaro che prima utilizzavamo per le batterie e utilizzarlo per acquistare cibo, vestiti e materiale scolastico.”

Grazie a tali progetti stiamo promuovendo l’accesso all’elettricità per le famiglie, soprattutto quelle particolarmente svantaggiate, ma anche per le attività agricole e produttive esistenti, nonché per i centri sanitari e le scuole primarie e secondarie situate in aree particolarmente remote, attraverso la fornitura e l’installazione di sistemi di energia solare rinnovabile. Si tratta di sistemi innovativi, certificati dal sistema Lighting Africa, che garantiscono una produzione di energia affidabile e duratura.

L’accesso a questi sistemi avviene attraverso meccanismi che ne assicurano la sostenibilità: accesso al credito per chi vuole acquistare un kit solare domestico, sovvenzioni per le imprese che decidono di investire in aree in cui, senza supporto, non riuscirebbero ad aprire un’attività, incentivi economici a favore delle donne che si occupano di venderli porta a porta, contributi alle cooperative agricole che desiderano un mulino solare per produrre farina di mais o una decorticatrice per il riso.

Una bambina che studia dopo il tramonto grazie al kit di energia solare

Cosa succede quando arriva l’energia

Dall’inizio delle attività, l’accesso all’elettricità sta migliorando concretamente la vita delle persone e aumentando i redditi di agricoltori e artigiani: più di 5.000 famiglie hanno deciso negli ultimi due anni di comprare a condizioni vantaggiose un kit solare domestico, mentre sono 32 le cooperative agricole che dispongono di un equipaggiamento solare per la produzione e la trasformazione agricola. Oggi, le comunità hanno la possibilità di disporre di luce, ricaricare il telefono, migliorare la sicurezza domestica, ascoltare la radio, far studiare i bambini a casa la sera e, a un costo un po’ superiore, disporre di un televisore alimentato a energia solare e guardare finalmente il programma televisivo preferito. Tutto un altro mondo! Piccole e grandi cose che migliorano considerevolmente la qualità della vita di queste comunità.

“Faccio parte del comitato di gestione della pompa e del mulino a energia solare. Grazie alla pompa solare per l’irrigazione dei campi, possiamo coltivare gli ortaggi anche durante la stagione secca. In questo modo non solo abbiamo cibo a sufficienza per il nostro sostentamento, ma abbiamo un surplus che possiamo vendere. Riusciamo a produrre reddito anche dal mulino, perché le persone della zona possono venire qui a macinare i loro cereali senza dover percorrere lunghe tratte per raggiungere i mulini lontani. Parte dei guadagni serve al mantenimento delle infrastrutture così possiamo essere indipendenti.”

“In 14 scuole della provincia di Kirundo sono state costruite delle cucine comunitarie con i cosiddetti “forni migliorati”, dei fornelli che utilizzano meno carbone rispetto a quelli tradizionali. In questo modo possiamo contribuire a proteggere l’ambiente e a ridurre la deforestazione poiché usiamo meno legna da ardere.”

Burundi – UMUCO W’ITERAMBERE – @Marco Simoncelli

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