Tanzania: migliorare la nutrizione con un’alimentazione diversificata e sostenibile
In Tanzania, in un contesto di rallentamento della riduzione della povertà e aumento delle disuguaglianze, la pandemia ha agito da acceleratore in una crisi che è prima di tutto una crisi del sistema alimentare. La disuguaglianza in termini di sicurezza alimentare grava in modo particolarmente pesante sulle donne, che hanno un accesso limitato alle risorse, alle conoscenze e alle competenze della società locale. Inoltre il Paese presenta ancora un alto livello di malnutrizione tra i bambini nella regione di Dodoma, che è inaccettabilmente alta in un contesto rurale con rilevanti opportunità di sviluppo.
L’orticoltura è il settore agricolo che meglio coniuga il dinamismo della domanda agricola, il potenziale occupazionale dei piccoli produttori, soprattutto donne e giovani (oltre il 70% in Tanzania), la diversificazione agricola e l’integrazione alimentare. L’orticoltura non è solo un’attività familiare ma anche il cuore della coesione sociale della comunità. Inoltre diverse specie trascurate e sottoutilizzate, tra cui ortaggi indigeni africani (AIV) e legumi, possono essere coltivate con un basso utilizzo di risorse esterne, sostenendo strategie economiche familiari e modelli di consumo tradizionali.
Le colture tradizionali fanno parte della diversità biologica e del patrimonio culturale del Paese, e sono una risorsa preziosa nelle mani degli agricoltori per affrontare contemporaneamente le sfide della salute, della sicurezza alimentare, dell’ambiente e dell’economia.
Per questo l’Associazione LVIA, attiva nel settore idrico e agricolo, Medici con l’Africa Cuamm, eccellenza del Paese nel sostegno ai sistemi sanitari e nella lotta alla malnutrizione, la Sokoine University of Agriculture, che ha sviluppato conoscenze e competenze nell’agricoltura sensibile alla nutrizione e sulla valori delle verdure indigene africane e la rete MVIWATA, la principale rete di agricoltori del paese, si stanno unendo allo sforzo di promuovere e sostenere il cambiamento attraverso un progetto triennale intitolato ”Diverse Food System: Migliorare la nutrizione supportando un sistema alimentare diversificato e sostenibile”.
Il progetto, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’inclusività del sistema di sicurezza alimentare e nutrizionale delle comunità che vivono nella Regione di Dodoma. Il progetto si rivolge a 70 villaggi nei distretti di Kongwa, Chamwino e Bahi, con un focus specifico sui gruppi più vulnerabili (bambini, donne incinte e/o donne capofamiglia).
L’intervento contribuirà ad aumentare l’accesso a servizi di qualità per il trattamento della malnutrizione acuta grave nei distretti di Bahi, Kongwa, Chamwino e presso il Dodoma Regional Referral Hospital (DRRH) e a migliorare la consapevolezza, la conoscenza e l’adozione di buone norme igieniche e alimentari da parte delle comunità. Infine, l’iniziativa sosterrà le organizzazioni di produttori nel migliorare l’accesso al mercato dei prodotti dell’orticoltura sostenibile fornendo migliori informazioni ai consumatori sulla possibilità di fare scelte sane e informate.
Il 3 marzo si è svolta a Dodoma la presentazione pubblica del progetto in presenza del Rappresentante della Regione, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dei partner di progetto.