Eduardo Jossias Guenha, Segretario generale dell’Associazione nazionale dei municipi del Mozambico (ANAMM)

“Molte città del Mozambico non hanno servizi di base né infrastrutture, si sono sviluppate in modo repentino e spontaneo anche con l’accoglienza dei profughi dai Paesi vicini colpiti dalle guerre. E’ in questo quadro, che il Mozambico sta facendo un grande sforzo di riqualificazione urbana”

ANAMM, con il Ministero dell’Ambiente del Mozambico, partecipa al progetto PROGRISU  promosso da LVIA per migliorare la gestione dei rifiuti nei 53 Comuni del Mozambico. 

LVIA ha permesso lo scambio tra le tre esperienze del Veneto, del Mozambico e della Guinea Bissau nel settore della gestione dei rifiuti.

L’intervista integrale è riportata nel testo.

Dal 12 al 19 giugno 2016, due delegazioni di alto livello dal Mozambico e dalla Guinea Bissau hanno effettuato un viaggio di scambio e formazione in Veneto, a Padova, nell’ambito dei progetti “Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani a Bissau” e “Rafforzamento del Sistema Integrato di Gestione di Rifiuti Urbani in Mozambico (PROSIGRU)” promossi e realizzati con LVIA nei due Paesi.

Questo scambio ha avuto l’obiettivo di supportare le capitali africane di Bissau e Maputo, e gli altri Comuni del Mozambico coinvolti, nel migliorare il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani.

Abbiamo intervistato Eduardo Jossias Guenha, neoeletto, nel febbraio 2016, Segretario generale dell’Associazione nazionale dei municipi del Mozambico (ANAMM).

ANAMM è l’associazione che riunisce a rappresenta tutti i Comuni del Mozambico. Ci spiega il contesto mozambicano e la funzione di queste ente?
I Municipi in Mozambico sono stati istituiti nel 1997 e oggi sono 53. Sono quindi Enti piuttosto recenti e il Governo sta promuovendo dei processi di decentramento di competenze ai Municipi, ai Governatori provinciali e ai distretti.  E’ un processo recente perché in Mozambico c’è stata la guerra civile fino al 1992.
ANAMM nasce nel 2004, con la missione di difendere gli interessi dei Municipi sia nei confronti del governo che dei partner, dando così, soprattutto ai Municipi più piccoli, una voce che altrimenti resterebbe probabilmente inascoltata.
Maputo ha più di 1 milione di abitanti, altri Comuni in media ne hanno tra i 250mila e i 400mila. Tra la competenze dei Municipi c’è quella del servizio di raccolta e gestione rifiuti.
Molte città non hanno servizi di base né infrastrutture, si sono sviluppate in modo repentino e spontaneo anche in conseguenza dell’accoglienza dei profughi dai Paesi vicini colpiti dalle guerre.
Dal punto di vista del tessuto economico, più del 50% del lavoro in Mozambico è svolto su base informale, senza contratto di lavoro e con attività intraprese da persone semi-analfabete.
Dal 2010 sono stati scoperti enormi giacimenti di gas naturale e l’arrivo di grosse imprese, tra cui c’è anche l’italiana ENI, ha portato uno shock sociale ed economico, ad esempio sono aumentanti in modo esponenziale i costi delle case.
E’ in questo quadro, che il Mozambico sta facendo un grande sforzo di riqualificazione urbana.
Qual è il ruolo di ANAMM nel progetto PROGRISU per migliorare la gestione dei rifiuti in Mozambico?
ANAMM lavora con LVIA e il Ministero dell’Ambiente, della Terra e dello Sviluppo Rurale, per mobilitare i Municipi a collaborare al progetto e così migliorare le capacità tecniche dei Comuni, che sono i responsabili del servizio rifiuti, ed il processo stesso di gestione dei rifiuti.
Il problema dei rifiuti è molto serio in Mozambico, e stiamo lavorando sul processo in tutte le sue fasi e i suoi aspetti, dalla raccolta, alla gestione amministrativa e destinazione finale dei rifiuti. Oggi in Mozambico non ci sono discariche moderne e sicure, ma solo discariche a cielo aperto (cfr. discariche informali e non organizzate).
Ci stiamo quindi muovendo per la costruzione di discariche appropriate. È stato firmato in questi giorni un accordo tra ANAMM ed il Ministero dell’Ambiente, della Terra e dello Sviluppo rurale, per la gestione di una nuova discarica, che sarà la prima discarica del Mozambico organizzata e moderna per i rifiuti domestici. La discarica servirà i Municipi di Maputo e Matola, nel sud del Paese.
Qual è la risposta dei Comuni del Mozambico? Percepiscono questa della gestione dei rifiuti come una priorità o le attenzioni sono rivolte ad altri settori? 
La risposta al problema deve venire dai Municipi, dato che si tratta di un problema politico oltre che ambientale.
Tutti i Municipi sono molto ricettivi e aperti al progetto. Il problema è sentito e riconosciuto come importante, perché le amministrazioni devono dimostrare di fare una buona gestione e se la città non è pulita, è evidente che la gestione comunale non è fatta in modo adeguato.
I Comuni hanno le risorse economiche per organizzare il servizio di gestione rifiuti?
Il problema delle risorse finanziarie esiste, sono poche e c’è anche un problema di gestione finanziaria. Infatti, tra le formazioni che organizziamo rivolte ai Municipi, anche nell’ambito del progetto PROGRISU con LVIA, si insiste sulla formazione amministrativa, affinché possano gestire in modo coretto e trasparente le risorse, che sono poche.
A maggior ragione, è importante sensibilizzare i cittadini affinché paghino la tassa rifiuti e contribuiscano in base alla quantità dei rifiuti che producono. Questo aspetto è fondamentale affinché ci sia una gestione sostenibile. Infine, altro aspetto che può rendere più efficace la gestione dei Comuni è organizzare una raccolta dati, per conoscere la quantità e la qualità dei rifiuti prodotti; questo faciliterebbe una pianificazione sostenibile e una risposta efficace adeguata ai bisogni della città, ed è un altro aspetto su cui stiamo lavorando con LVIA.

Delegazioni dalla Guinea Bissau e dal Mozambico a Padova: incontro con Anci Veneto e visita al Centro Biotrattamenti e deposito logistico di Camposampiero (PD) del Gruppo Etra. Etra è una multiutility pubblica che si occupa del servizio idrico integrato e della gestione dei rifiuti nell’area del bacino del fiume Brenta. Attraverso la S.r.l Sintesi, collabora con LVIA e il Comune di Bissau per supportare la creazione di un sistema di gestone dei rifiuti nella capitale della Guinea Bissau. LVIA ha permesso lo scambio tra le tre esperienze del Veneto, del Mozambico e della Guinea Bissau.
Formazione svoltasi in giugno 2016 nell’ambito del progetto PROSIGRU, diretta a 36 tecnici dell’amministrazione pubblica mozambicana (Ministero dell’Ambiente, della Terra e dello Sviluppo rurale e Municipi). All’apertura della formazione: Simona Mortoro, rappresentante LVIA in Mozambico; Roberto Vellano, Ambasciatore Italiano in Mozambico; Ivete Maibasse, Direttrice Nazionale dell’Ambiente del Ministerodell’Ambiente, della Terra e dello Sviluppo rurale; Eduardo Nguenha, segretario generale Associazione dei Municipi del Mozambico; Domingo Sivango, Consiglio Municipale di Maputo – Dipartimento della Salubrità.
Discarica informale nel quartiere di Hulene a Maputo (foto di Marco Trovato). Non esiste un censimento di quanto siano i “raccoglitori informali” di rifiuti, che ogni giorno si recano nella discarica per raccogliere rifiuti, selezionari e rivenderli, in condizioni molto pericolose dal punto di vista igienico. LVIA dal 2005 ha avviato un percorso di inserimento lavorativo per queste persone, supportando la formazione di cooperative che si occupano di raccolta e valorizzazione dei rifiuti.