Dove: Villaggio di Timboulel, Comune di Gorom-Gorom, Provincia dell’Oudalan, Regione del Sahel – Burkina Faso
Settori: Educazione, infanzia
Partner e finanziatori: Comuni del programma ENDAMM, Comune di Gorom-Gorom, Tavola Valdese
progetto sostenuto con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi)
Contesto
Timboulel è uno degli 82 villaggi che compongono il comune di Gorom-Gorom (106.000 abitanti circa), che è il capoluogo della provincia più povera del Burkina Faso, quella dell’Oudalan, situata all’estremo nord del paese, al confine con il Mali e il Niger e caratterizzata da frequenti siccità e carestie (la pluviometria è compresa tra i 200 e i 500 mm annui), da un alto tasso di mortalità infantile e da un basso tasso di scolarizzazione (43,5% secondo le statistiche del 2013). Inoltre, dalla fine del 2012, la provincia ha subito l’arrivo di migliaia di famiglie maliane, in fuga dalla guerra scatenatasi nel nord del loro paese, rendendo così ancora più dure le condizioni di vita e la coabitazione sociale.
Area di intervento
Il progetto è stato realizzato nel Villaggio di Timboulel, uno dei 82 villaggi facenti parte del Comune di Gorom-Gorom. Il villaggio si trova a circa 20 km sud-ovest dal capoluogo comunale e conta 2.491 abitanti.
Come per il resto della Regione del Sahel, gli indicatori in materia di educazione primaria non sono certamente brillanti. Facendo un rapporto con i vari indicatori nazionali, il Comune di Gorom-Gorom risulta tra quelli maggiormente arretrati. Nel 2012/2013, il tasso di ammissione a scuola era del 48,89%, di cui 47,48% per le bambine, in linea con una statistica provinciale e regionale del 54,4%. Il tasso di scolarizzazione è del 36,35% di cui 34,39% per le bambine. In paragone agli indicatori provinciali, regionali e nazionali, rispettivamente del 39% e del 43,5% e più del 80%, il Comune resta uno di quelli più arretrati. Soltanto il 31,04% dei bambini chiude il ciclo scolastico. La carta seguente rappresenta in modo evidente che il villaggio di Timboulel è uno di quelli meno serviti in termini di educazione primaria rispetto alla altre località del Comune.
Obiettivo e attività
Costruire una scuola primaria, seguendo gli standard nazionali, costituita da 3 classi, un ufficio, un magazzino ed un blocco di 3 latrine nel villaggio di Timboulel.
Attività 1. Costruzione della scuola
La scuola è stata costruita seguendo gli standard nazionali del Ministero dell’Educazione, ed è costituita da 3 classi, un ufficio e un magazzino (i piani vennero presentati nella richiesta di finanziamento del progetto). In prossimità della scuola, sono state inoltre realizzate delle toilette composte da tre latrine: una per i maschi, una per le femmine e una per il corpo docente.
Di comune accordo con le autorità comunali, i lavori di costruzione della scuola sono stati affidati all’impresa locale ENIF (ENtreprise Ilboudou et Frères) con la quale il programma ENDAM aveva già collaborato nel quadro della costruzione di altre strutture scolastiche realizzate a regola d’arte. I lavori, realizzati con doppio contratto di costruzione per la scuola e per il blocco latrine, sono stati eseguiti nel periodo compreso tra i mesi di aprile e luglio 2014. Il cantiere è stato regolarmente seguito dal Sindaco del Comune in prima persona, dall’amministratore decentrato del Ministero dell’Educazione, dal responsabile locale dell’UFC (Union Fratenrelle des Croyants, uno dei partner storici del programma ENDAM). Una prima visita di cantiere, di cui sono disponibili i verbali, è stata realizzata il 2 giugno 2014 in presenza degli attori sopracitati, compreso il direttore dell’impresa esecutrice. Tale visita ha permesso di constatare l’effettivo e regolare stato di avanzamento dei lavori. L’ultima visita formale del cantiere, di cui è disponibile il verbale, è stata realizzata il 29 luglio 2014 per constatare e validare la chiusura dei lavori secondo i capitolati e le condizioni contrattuali previste. Il fondo di garanzia dei lavori è stato sciolto nel mese di dicembre 2014.
Inoltre, nel quadro di una visita istituzionale, il 7 luglio 2014 il Rappresentante paese della LVIA ha condotto sul luogo del cantiere, una missione del CO.CO.PA (www.comune.torino.it/cocopa/) composta da Enrica COLOMBO, Vice Sindaco del Comune di Moncalieri, Edoardo DANEO, Direttore Co.Co.Pa e Claudia DURANDO, Responsabile della Cooperazione Decentrata de Comune di Settimo T.se.
Nel mese di ottobre 2014 sono iniziati regolarmente i corsi del primo anno scolastico, con le aperture della prima classe elementare e l’installazione del primo insegnante designato dal Ministero dell’Educazione.
Attività 2. Eventi di sensibilizzazione in Piemonte
Grazie alla collaborazione tra il programma ENDAM e la LVIA, oltre alla missione di avvio progetto in Burkina Faso nel gennaio 2014, sono state realizzate, durante tutto il periodo dell’anno, delle attività e degli eventi di comunicazione, visibilità e sensibilizzazione all’indirizzo delle autorità e della cittadinanza di numerosi comuni e comunità del territorio piemontese. La tabella in allegato, redatta dai promotori dei singoli eventi, riporta la sintesi degli incontri e delle tematiche trattate.
Sempre in termini di comunicazione e visibilità, una targa rifacente ai promotori e al finanziatore del progetto, è stata posta sul muro della scuola di Timboulel.
Metodologia
La LVIA, nel quadro del presente progetto, ha giocato un ruolo di coordinamento in fase di progettazione ed implementazione, associando e mettendo in sinergia tutti gli attori coinvolti nella sua realizzazione, sia in Italia che in Burkina Faso.
Localmente, in Burkina Faso, oltre ad aver garantito le attività di controllo dei lavori, ha gestito tutta la parte amministrativa relativa alla contrattualizzazione con l’impresa che ha eseguito la costruzione delle opere civili.
Sostenibilità
La sostenibilità dell’intervento è garantita dall’eccellente e pluriennale collaborazione con il Comune di Gorom-Gorom il quale, fin dall’inizio, si è adoperato affinché il mobilio della scuola venisse preso in carico dell’amministrazione comunale e affinché il Ministero nazionale dell’Educazione impiegasse e delocalizzasse un insegnante per l’apertura della scuola fin dall’inizio dell’anno scolastico 2014.