Descrizione del progetto
Quasi il 90% della popolazione mondiale ha accesso all’elettricità, mentre solo il 47% in Africa sub-sahariana, circa 548 milioni di persone, ne beneficia. L’85% della popolazione privata dell’elettricità risiede in aree rurali, evidenziando l’importanza dell’elettrificazione rurale per il progresso socioeconomico. Il Mozambico vanta abbondanti risorse energetiche rinnovabili e non rinnovabili, ma solo il 40% dei suoi 29,5 milioni di abitanti ha accesso all’elettricità, con le aree rurali che rimangono indietro con il solo 27% della loro popolazione ad accedere a questo fondamentale servizio.
L’energia rinnovabile può rappresentare una soluzione valida per colmare il divario energetico tra aree urbane e rurali e mitigare le sfide dei cambiamenti climatici.
Il potenziale di energia rinnovabile del Mozambico, tra cui idroelettrico, biomassa, eolico, geotermico e solare, rimane in gran parte inutilizzato, esacerbando il ricorso alla biomassa tradizionale e contribuendo alla deforestazione e alla desertificazione. Il Piano Integrato per l’Elettricità 2018-2043 sottolinea l’integrazione delle rinnovabili e soluzioni off-grid, ma ostacoli come tecnologia limitata, infrastrutture e finanziamenti frenano il progresso. La biomassa, quale fonte primaria di energia nelle aree rurali del Mozambico, domina il mix energetico, con oltre l’89% del consumo finale, mentre il solare e l’idroelettrico offrono vie di diversificazione.
Il potenziale del Mozambico per la produzione sostenibile di biomassa sottolinea la necessità di modernizzazione e utilizzo efficiente, poiché l’uso insostenibile della biomassa porta alla deforestazione e alla degradazione ambientale, esacerbando la povertà. Il contesto attuale del Mozambico, in particolare della provincia di Nampula e dei suoi distretti, è caratterizzato da sfide significative legate all’accesso all’energia e alla sicurezza alimentare, oltre che alla gestione delle risorse naturali e ai cambiamenti climatici.
Nampula, infatti, affronta gravi carenze nell’elettrificazione, con solo il 27% delle aree rurali collegate alla rete elettrica nazionale. Questo deficit energetico ostacola lo sviluppo socioeconomico della regione, limitando l’accesso a servizi essenziali come istruzione, sanità e comunicazioni. Inoltre, nelle aree rurali, la mancanza di elettricità rallenta lo sviluppo delle attività economiche e agricole, contribuendo alla persistente povertà e alla dipendenza dalla biomassa tradizionale, che porta a deforestazione e degradazione ambientale. La provincia è inoltre minacciata da una crescente crisi idrica, evidenziata dai bassi livelli dei serbatoi che forniscono acqua potabile alla popolazione. Questa situazione è aggravata dai cambiamenti climatici e dalla mancanza di investimenti nella gestione sostenibile delle risorse idriche. La crisi idrica ha gravi conseguenze sulla salute pubblica e sull’agricoltura, mettendo a rischio la sicurezza alimentare e accentuando le disparità socioeconomiche già presenti nella regione.
Affrontare queste sfide richiede un approccio integrato coinvolgendo governo, comunità locali, settore privato e organismi internazionali. Investimenti mirati nella diversificazione del mix energetico, modernizzazione agricola e gestione sostenibile delle risorse idriche, insieme a politiche e programmi che promuovano la partecipazione locale, sono necessari per realizzare il pieno potenziale di Nampula e affrontare le sfide socioeconomiche.
Obiettivo
L’obiettivo del progetto GREENFLOW è quello di promuovere la sostenibilità ambientale e affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici in contesti rurali e/o peri-urbani sub-sahariani attraverso l’individuazione e la corretta pianificazione di soluzioni tecnologiche avanzate e sostenibili per affrontare le sfide legate all’energia e all’acqua, con un’attenzione particolare alle esigenze locali.
Da un lato, l’utilizzo della bioenergia valorizzando gli scarti agricoli, quale approccio particolarmente innovativo nel contesto di Nampula, favorendo così un ciclo sostenibile di utilizzo delle risorse, e dall’altro il coinvolgimento attivo delle comunità locali, tramite l’organizzazione di workshop, sessioni di formazione e incontri specifici con gli stakeholder locali, garantendo un coinvolgimento diretto nella progettazione e nell’implementazione delle soluzioni proposte, in modo che siano realistiche, sostenibili e accettate dalla popolazione locale.
Promuove inoltre l’empowerment delle comunità, consentendo loro di partecipare attivamente alla creazione di un futuro più sostenibile e resiliente nella loro regione.
Attività:
- Identificare e analizzare lo stato dell’arte e le relative criticità e fabbisogni inerenti alla gestione energetica e idrica per le produzioni agricole nel territorio oggetto di studio, con contestuale raccolta dati e informazioni, in continua collaborazione con stakeholder locali opportunamente selezionati;
- Elaborare i dati e le informazioni raccolte, anche tramite lo sviluppo di un modello GIS-based, al fine di mappare le aree critiche, le potenzialità di ottimizzazione ed i fabbisogni di risorse e tecnologie;
- Predisporre un catalogo di soluzioni tecniche e best practices per la produzione di bioenergia in agricoltura e per la gestione sostenibile delle risorse idriche a scopo agricolo, potenzialmente idonee allo specifico contesto territoriale e sociale, individuate sulla base delle specifiche conoscenze dei partner di progetto e tramite un’accurata analisi di letteratura;
- Individuare scenari di fattibilità (Master Plan) per la pianificazione dell’uso delle soluzioni individuate in funzione delle esigenze locali;
Beneficiari
5.400 persone sensibilizzate e formate
Informazioni progetto
STATO PROGETTO
Attivo
DOVE
Mozambico, Provincia di Nampula, Distretti di Nacala e Meconta
SETTORE
Ambiente e energia
FINANZIATORI
Budget: 40.000 euro
Finanziatore: UNIBO (Università degli Studi di Bologna)
BENEFICIARI DIRETTI
5.400 persone sensibilizzate e formate
QUANDO
dal 01/09/2024 al 28/02/2026
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Mozambico
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