Azioni concrete per il clima per impronte ecologiche leggere
La questione ambientale è quella che intercetta maggiormente l’attenzione dei giovani. Ma ha anche evidenziato un profondo e diffuso disagio per il divario percepito tra la volontà dei giovani di agire su un tema che considerano cruciale per il loro futuro e le reali possibilità di agire, a causa della mancanza di strumenti (o dell’impossibilità di accedervi), che possano realmente dare slancio al processo di transizione.
Attraverso il progetto “Azioni Concrete Impronte Leggere” verranno attivati percorsi educativi e di gamification per sensibilizzare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, i docenti e gli educatori, alle tematiche della sostenibilità e in particolare sulla riduzione dell’impronta ecologica (carbon footprint).
I percorsi educativi si svolgeranno in 24 scuole di 8 città italiane (Roma, Torino, Bologna, Padova, Gorizia, Catania, Trento, Verona) con il coinvolgimento di 120 docenti e 2.500 studenti.
LVIA, che si occupa del progetto sul territorio torinese, ha iniziato proprio nei giorni scorsi gli incontri con le 3 classi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Primo Levi di Torino che partecipano al progetto. Le attività si sviluppano in una prima parte di tipo formativo utilizzando metodologie che utilizzano la gamification (ovvero attività che utilizzano i principi del gioco) e gli strumenti digitali per avvicinare e sensibilizzare al tema. Successivamente i giovani si attiveranno in un complesso lavoro, che prevede il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica, al fine di rilevare i dati importanti per calcolare l’impronta di carbonio dell’istituto scolastico.
Il calcolo dell’impronta di carbonio
Il calcolo sarà effettuato dopo aver rilevato i dati attraverso dei questionari per valutare l’impatto di abitudini alimentari, trasporti, produzioni di rifiuti, scelte di acquisto dei materiali di consumo, uso dell’energia e molte altre variabili. Per fare il calcolo verrà utilizzato uno strumento predisposto da Rete Clima, partner tecnico di progetto. Studenti e studentesse avranno la responsabilità di programmare e realizzare le attività di raccolta dei dati entrando in relazione con il resto della comunità scolastica con le giuste modalità di coinvolgimento. Una volta raccolti i dati e definita l’entità dell’impronta ecologica dell’istituto, saranno sempre gli studenti ad elaborare una strategia per attuare azioni concrete che possano diminuire l’impatto sul clima.
“Quello del progetto Azioni Concrete Impronte Leggere è un percorso che parte dall’esigenza di aumentare la consapevolezza rispetto al tema del cambiamento climatico per arrivare alla presa di impegni specifici, sia come individui che come comunità. Anche LVIA con questo progetto si assume l’impegno di avviare un percorso di consapevolezza del proprio impatto e di iniziare un processo nuovo che porterà ad un’integrazione dell’analisi che l’ha portata a redigere da più di dieci anni il bilancio sociale, concentrandosi anche sugli aspetti relativi alla sostenibilità.
Quello che vogliamo sottolineare è, a fronte di un percorso di consapevolezza dal basso, rimane ferma la dichiarazione che la responsabilità della transizione ecologica globale dev’essere governativa, cioè di sistema. In coincidenza con l’inizio delle attività nella classi si è conclusa la 28ª Conferenza Intergovernativa delle parti sul Clima (COP28), che dal punto di vista delle assunzioni di obblighi ad alto livello si è rilevata non determinante.”
Uno dei grossi temi che verrà affrontato negli incontri didattici è quello dell’ingiustizia climatica che sottolinea la necessità di affrontare il cambiamento climatico con una prospettiva di giustizia sociale, cercando soluzioni che i governi dovrebbero mettere in atto per proteggano le comunità più vulnerabili. I governi, in sede delle conferenze intergovernative sul clima, discutono da tempo la necessità di trovare un accordo che preveda che i Paesi industrializzati, che hanno contribuito in modo significativo alle emissioni dalla rivoluzione industriale in poi, si assumano la responsabilità di “risarcire i danni” inflitti alle comunità che subiscono gli impatti del cambiamento climatico, pur avendone meno responsabilità nella sua creazione. I meccanismi di compensazione dovrebbero consentire il ripristino dei territori e delle comunità danneggiate, in occasione ad esempio di alluvioni o altri eventi climatici estremi, oltre a permettere ai paesi emergenti di adottare misure contro il cambiamento climatico per non ripercorrere la storia di coloro che più hanno contribuito all’inquinamento. Su questo tema ancora non si è riusciti a raggiungere un accordo.
“Il prossimo è un anno importante perché si concentreranno molti appuntamenti elettorali a livello locale e globale. Sarà interessante fare questo esercizio di analisi con gli studenti per verificare se e quali impegni sul tema del clima i vari candidati politici vogliano assumere. Quello che è emerso già dal primo incontro con le classi è sicuramente un interesse e una parziale conoscenza delle tematiche. A più riprese con gli studenti è emerso forte l’interesse di come riconoscere le notizie false legate al clima e al cambiamento climatico. In questo senso ci sarà spazio anche per ricercare e discutere sui rapporti scientifici pubblicati dalla comunità scientifica globale che convergono verso l’esplicazione che l’origine del riscaldamento globale sia da ricercare nelle attività antropiche responsabili delle emissioni di grandi quantità di gas climalteranti: anidride carbonica, metano, protossido di azoto.”
Scuole, docenti e formatori, giovani, cittadini che vogliano formarsi, informarsi, attivarsi, possono contattarci subito scrivendo a italia@lvia.it
“Azioni Concrete Impronte Leggere” è un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nato dalla collaborazione tra COMI Ong, Rete Clima, Impactskills, LVIA Ong, Amici dei Popoli Ong, C.O.P.E. Cooperazione Paesi Emergenti Ong, MLAL Trentino Onlus, CVCS, Informatici Senza Frontiere.