Il progetto restituzione raccoglie 15.000 euro per combattere la malnutrizione infantile in Burkina Faso

“Restituzione” per ridare speranza. 
Il Progetto nasce da chi nella vita ha avuto più opportunità (formazione, lavoro, servizi) 
per arrivare a chi, non per scelta, dalla vita ha avuto meno.

Il progetto Restituzione -Un professionista volontario per LVIA- è un progetto che prevede la collaborazione con professionisti operanti in vari settori che devolvono il compenso delle loro prestazioni ad un progetto di solidarietà di LVIA. Il progetto nasce dall’iniziativa del Dottor Chiaffredo Rosso, medico in quiescenza che aveva desiderio di continuare a svolgere la sua professione e nel contempo sostenere le popolazioni che non hanno avuto la fortuna di disporre di diritti e opportunità.

Da gennaio ad oggi, il Dott. Rosso e i suoi pazienti hanno raccolto più di 15.000 euro per sostenere le attività di lotta alla malnutrizione infantile in Burkina Faso.

 

Le attività sostenute dal progetto Restituzione

Le attività si svolgono nella provincia dell’Oudalan, nel Nord del Burkina Faso. Questa zona presenta molti fattori di fragilità ed instabilità causate dalla persistente crisi umanitaria e, ora, dalla diffusione del Covid-19, che hanno reso questa area ancora più vulnerabile.

Le tensioni che coinvolgono il Nord del Paese, sotto attacco da parte di gruppi jihadisti, peggiora la situazione dei centri sanitari, aumentando la preoccupazione per le condizioni precarie degli sfollati interni, che aumentano di giorno in giorno.

In questo contesto, LVIA rispondere alle diverse esigenze degli sfollati interni garantendo loro accesso a cure mediche attraverso l’organizzazione di “posti sanitari avanzati” e l’impiego d’infermieri volontari. L’assistenza si focalizzerà sulle fasce più vulnerabili, quindi sui bambini sotto i 5 anni e sulle donne incinte e allattanti, e sulle malattie materno – infantili, e in particolare sui casi di malnutrizione acuta che verranno identificati grazie a delle campagne di “screening” in collaborazione col servizio sanitario locale. Le visite a domicilio saranno inoltre l’occasione per informare e sensibilizzare ogni singola famiglia sulle buone pratiche alimentari e sulle misure di prevenzione da adottare contro il COVID-19.

Attività realizzate fino ad ora:

  • Supporto alla riapertura – tramite il dispiegamento di 21 infermieri volontari retribuiti dalla LVIA – di 9 centri di salute  che avevano dovuto chiudere nel 2019 per mancanza di personale (fuggito per paura dei gruppi terroristi)
  • Supporto all’apertura di 15 nuovi « posti sanitari avanzati » che servono a offrire consultazioni gratuite principalmente a donne e bambini
  • Formazione continua di 284 agenti di salute di base comunitari per l’identificazione precoce e la presa in carico dei bambini affetti da malnutrizione acuta in 142 villaggi
  • Sessioni di sensibilizzazione alle donne di 142 villaggi sulle buone pratiche nutrizionali e alimentari

Nel primo semestre del 2020 sono stati presi in carico 929 bambini affetti da malnutrizione acuta (di cui 372 da malnutrizione acuta severa) e sono state effettuate (dati parziali) più di 23.000 consultazioni di donne e bambini. 916 donne sono inoltre state assistite durante il parto presso i Centri di Salute.

 

Sei anche tu un professionista e vuoi far parte di questo progetto? Cerchiamo medici, commercialisti, musicisti, insegnanti e chiunque abbia il desiderio di restituire le opportunità che ha ricevuto nella vita a coloro che hanno avuto meno.

Contattaci via email all’indirizzo  fundraising@lvia.it o chiamaci allo 0171/696975