Khadija Tirha di LVIA vince il Premio Giovane Volontario Europeo 2017 della Focsiv

Lun, 04/12/2017

Khadija Tirha è la vincitrice del Premio Volontario internazionale 2017 della Focsiv categoria “Giovane Volontario Europeo. Dopo anni di impegno con LVIA e l’ultimo trascorso come servizio civile a Torino siamo molto grati e orgogliosi.

Khadija è stata premiata con queste parole:

Si può essere testimoni di un mondo che si trasforma, mescolando storie, culture, tradizioni, lingue, religioni di luoghi apparentemente lontani ma vicini per le contaminazioni, gli intrecci, le parole e le tracce lasciate dei secoli trascorsi.

Si può essere libro vivente, in grado di far superare superstizioni, pregiudizi e far acquisire quello spirito della condivisione che arricchisce i popoli.

Un anno di servizi civile nazionale e di volontariato in Italia testimonia appieno il suo cammino di integrazione nella sua comunità e di una matura scelta civica di servizio per il bene comune. Un impegno che si esplica con la sua saggezza di giovane donna del Mediterraneo, nel suo profondo senso del volontariato come espressione più fattiva della cittadinanza attiva e con le sue scelte per la costruzioni di ponti del dialogo.

Per aver saputo trasformare la sua esperienza di nuova generazione del nostro paese in uno strumento prezioso per dar vita a società coese, inclusive e multiculturali nell’intento di conseguire una pacifica convivenza sociale tra culture e confessioni diverse. 

A Khadija cittadina mediterranea, per un mondo possibile

 

 

Le motivazioni della giuria: 
  • Ha un approccio positivo, le sue idee mi sembrano funzionali e innovative. Molto belle le parole che hanno speso per lei e le interviste da lei rilasciate. Kahdija ha una bella storia alle spalle e bei progetti per il futuro. Rappresenta il Sud che, con la sua saggezza, porta un po’ di umanità fin dentro casa nostra. Anche in questo caso però, dover scegliere è stato difficile.
  • Per aver saputo trasformare la sua esperienza di “nuova generazione italiana” in uno strumento prezioso per contribuire, attraverso l’attività di volontariato, a dar vita a società coese e multiculturali – in particolare attraverso forme di “partecipazione attiva” dei giovani italiani.
  • Ho scelto Khadija Tirha che fin dall’Università, unendo teoria e pratica, ha svolto l’attività di volontariato a Torino con l’associazione LVIA che da 50 anni svolge la sua azione in Italia ed in Africa ed ha come missione lo Sviluppo Sostenibile; attualmente Khadija opera con il gruppo ARTE MIGRANTE che cura l’accoglienza dello straniero, e organizza la formazione di Corridoi Umanitari in zone di guerra. Khadja Tirha è la testimone vivente di un progetto d’integrazione tra popoli con diverse culture e credo religiosi: in un momento storico come questo delle grandi immigrazioni, si spende per un’integrazione tra popoli con iniziative di animazione giovanile e l’apertura di corridoi umanitari per i migranti per evitare ghettizzazione e separazioni.
  • Khadija Tirha con la sua scelta di volontariato testimonia appieno il suo cammino di integrazione nel contesto italiano e una matura scelta civica di servizio. È la testimonianza anche di come è possibile vivere nel concreto un vero dialogo pur nella diversità culturale e religiosa. L’impegno per l’educazione alla mondialità trova nella sua persona e nelle sue scelte un valore aggiunto