In occasione di Terra Madre 2016, il gruppo Fondazioni for Africa Burkina Faso, con LVIA e altre associazioni partner del progetto “Partenariato per uno sviluppo sostenibile tra Italia e Burkina Faso”, organizza due eventi:
24 e 25 settembre – Coltiviamo la Terra. Cresceranno Persone. Evento interattivo in collaborazione con il Ouagalab di Ouagadoogou: inizia sabato 24 settembre alle ore 16.30 e prosegue domenica 25 settembre dalle ore 11.00 alle ore 17.00 nel Cortile del Rettorato, via Po 17 a Torino
Sabato 24 settembre – incontro LA TERRA CHE ABBIAMO IN COMUNE. Alle ore 17.00, nella Sala Principi d’Acaja, Palazzo del Rettorato, via Po, 17, a Torino.
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Oggi le tecnologie, quali strumenti di connessione, ci permettono di sperimentare questa consapevolezza. Coltiviamo la Terra Cresceranno Persone, che inaugura sabato 24 settembre alle ore 16.30 e prosegue domenica 25 settembre dalle ore 11.00 alle ore 17.00 nel Cortile del Rettorato, è infatti un’esperienza interattiva che, grazie alla tecnologia Internet of Things, mette in relazione Torino e Koubri, villaggio rurale del Burkina Faso, facendo sperimentare ai partecipanti la connessione tra Terre del Mondo e come un gesto compiuto da una parte del mondo ha un riflesso dall’altra parte.
L’iniziativa Coltiviamo la Terra. Cresceranno Persone è promossa da Fondazioni for Africa Burkina Faso e realizzata in collaborazione con OuagaLab, il primo FabLab creato in Africa Occidentale nel 2012 da un gruppo di giovani informatici che puntano sull’uso della tecnologia come strumento di sviluppo e crescita del paese. Ideazione e coordinamento tecnico sono stati gestiti da Stylum, società del gruppo Altavia. “Il paradigma di quello che viene ormai conosciuto come Internt Of Things” commentano Massimo Cortinovis di Stylum e Gildas Guiella di OuagaLab, “viene concepito in questa iniziativa in un’ottica estesa: le parti elettroniche e i sensori locali che collegano mondo fisico e virtuale, trasmetteranno i segnali in un altro continente, mostrando feedback ed effetti in tempo reale, grazie a connessione internet e sistemi di video comunicazione integrati”. Partner dell’iniziativa anche l’associazione di migranti Watinoma, attiva da anni con progetti di sviluppo sostenibile nel villaggio di Koubri, in Burkina Faso.
Sabato 24 settembre – incontro LA TERRA CHE ABBIAMO IN COMUNE
Sabato 24 settembre 2016, alle ore 17.00, nella Sala Principi d’Acaja, Palazzo del Rettorato, via Po, 17, a Torino, Fondazioni for Africa Burkina Faso, nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto, promuove l’incontro LA TERRA CHE ABBIAMO IN COMUNE. Dai produttori del Burkina Faso e i migranti in Italia idee e progetti per trasformare il voler bene alla Terra in cultura del vivere insieme e della cooperazione tra terre del mondo.
Produttori del Burkina Faso e migranti burkinabè in Italia condividono idee e progetti nell’incontro “La Terra che abbiamo in comune”, organizzato da Fondazioni for Africa Burkina Faso. Intervengono Monica Cerutti, Assessora Diritti e Cooperazione Regione Piemonte; Piero Gastaldo, Segretario Generale Compagnia di San Paolo; Stefano Colmo, Segretario Generale Terra Madre; Yacouba Sawadogo, Agricoltore del Burkina Faso ha riportato alla vita un pezzo di Sahel grazie all’impiego di tecniche colturali tradizionali; Cristina Toscano, Cooperazione Internazionale ed Innovazione Sociale Fondazione Cariplo; Abdou Yabre, Abreer Associazione Burkinabè Reggio Emilia; Claudio Amerio, coordinatore area servizi migranti Crescere Insieme e Maramao; Oumarou Lenglengue, mediatore culturale e operatore legale Crescere Insieme; Sayouba Bonkoungou, agronomo biologico Watinoma; Mady Sankara, insegnante e sindaco del suo villaggio, da 2 anni nella rete di Slow Food, attivo nel progetto 10.000 orti in Africa. Modera Maurizio Molinari, Direttore de La Stampa.
In Burkina Faso i piccoli produttori sono protagonisti della costruzione di un futuro sostenibile che nasce dalla Terra. In Italia alcune associazioni di migranti burkinabè hanno dato vita a orti biologici e a corsi di consumo consapevole per nutrire relazioni fertili con il territorio in cui vivono e con il Paese di origine. Partendo dal lavoro di Fondazioni for Africa Burkina Faso in Italia e in Burkina Faso, l’incontro “La terra che abbiamo in comune” vuole mettere in luce come le possibilità di uno sviluppo sostenibile passi anche attraverso la relazione feconda tra produttori africani, enti e ong attive in Africa e associazioni di migranti in Italia. I migranti hanno, infatti, un ruolo fondamentale di ponte tra Paese di origine e destinazione e, per molti, la migrazione non è solo un viaggio di andata, ma la possibilità di riportare indietro esperienze, nuove competenze acquisite e contribuire in prima persona alla crescita dei paesi di origine.
Ospite d’eccezione della conferenza è Yacouba Sawadogo, agricoltore del Burkina Faso che ha riportato alla vita un pezzo di Sahel grazie all’impiego di tecniche colturali tradizionali. Yacouba Sawadogo ha dedicato la sua vita a combattere la desertificazione utilizzando un’antica pratica agricola africana. Grazie a lui oggi ci sono foreste e vita dove prima c’era il nulla.