Dove: Burkina Faso, Senegal, Niger, Benin
Settore: Cooperazione Decentrata, Sviluppo Locale (rafforzamento istituzionale), Ambiente
Partner e finanziatori: Tavolo pluriennale a regia regionale (Regione Piemonte) coordinato da LVIA in collaborazione con le ong Rete e Cisv
Beneficiari diretti: le amministrazioni locali; le associazioni che si occupano di raccolta e gestione dei rifiuti
Quando: dal 2007
Il Programma Sahel della Regione Piemonte
La Regione ha sviluppato una strategia di intervento basata sulla cooperazione decentrata: uno scambio di competenze, esperienze e risorse tra soggetti pubblici e privati di un paese e i corrispettivi di un paese straniero, all’interno di un quadro istituzionale condiviso, costruito dalle autorità locali, e che consente di valorizzare i contributi originali dei soggetti coinvolti e di aumentare l’impatto delle singole iniziative.
Molti progetti finanziati dal Programma Sahel affrontano il problema dei rifiuti urbani, identificato come settore prioritario dai partner africani i quali hanno fatto presente come oggi il degrado ambientale sia causa di nuove povertà.
Il TavoloAmbiente, Piemonte & Sahel
Forte del successo di queste esperienze, nel maggio 2007 la Regione Piemonte ha avviato il Tavolo di lavoro Ambiente, Piemonte & Sahel che coinvolge ong, comuni, province, associazioni, università e aziende impegnate nella gestione dei rifiuti in Piemonte e/o coinvolte in attività di cooperazione in questo ambito nel Sahel.
Si tratta di una strategia innovativa, perché mette in sinergia attori di diversa natura: diversità preziosa per capitalizzare le buone pratiche, elaborare idee e approcci originali e dare risposte ancora più efficaci e adeguate.
Nell’ambito del Tavolo Ambiente, Piemonte & Sahel, la LVIA realizza delle attività in Burkina Faso e in Senegal
Il Tavolo, a regia regionale, è condotto da LVIA, d’intesa con le Ong CISV e RETE
Le attività realizzate in Senegal da LVIA:
A Thiès: campagna di installazione di fosse biologiche familiari (20) fabbricate in plastica riciclata nei quartieri più degradati e non serviti dalla rete fognaria: quartiere di Darou Salam (10 fosse) che tra tutti è quello che maggiormente soffre di un degrado ambientale e socio-economico; azioni dimostrative in altri 7 quartieri: Thialy (3 fosse), Kawsara (2 fosse), Jung, Mbour 1, Cité Niakh, Medina Fall e Som (1 fossa ciascuno). L’installazione delle fosse è stata supervisionata dagli Agenti del Servizio d’Igiene i quali si sono anche occupati della sensibilizzazione delle famiglie (in prevalenza donne) sulla corretta manuntezione delle fosse e di monitorarne le modalità di utilizzo.
Inoltre, la LVIA ha realizzato:
- uno studio di capitalizzazione sui progetti di valorizzazione dei rifiuti plastici in Burkina Faso, Senegal, Mozambico e Mauritania;
- la pubblicazione “Proteggere l’ambiente valorizzando i rifiuti: la gestione dei rifiuti plastici nelle città africane”
- ha collaborato alla redazione delle pubblicazioni, realizzate nel quadro del Tavolo Ambiente, relative alle esperienze dell’Ong Cisv in Benin, di Recosol a Niamey (Niger) e della Regione Piemonte nel settore ambientale nel Sahel;
- ha organizzato l’atelier “Rifiuti e governance delle città” (Torino, ottobre 2009).