La strategia di intervento rimane essenzialmente la stessa dei progetti precedenti e si sviluppa lungo due direttrici:

– Il potenziamento della cosiddetta “strategia avanzata” tramite il sostegno agli 80 presidi di villaggio attivati nei progetti precedenti (attraverso la formazione, l’equipaggiamento e la supervisione di agenti di salute di base comunitari e di ostetriche tradizionali), il supporto ai centri di salute ancora aperti in risorse umane (attraverso la formazione e la messa a disposizione di infermieri volontari), medicine e materiale medico, l’organizzazione di campagne di vaccinazione presso le comunità di sfollati, e la copertura integrale dei costi per le evacuazioni d’urgenza e per le cure dei casi più gravi.

– Il rafforzamento della prevenzione, l’individuazione e la gestione dei casi di malnutrizione acuta infantile attraverso la promozione della strategia “PB-mère” (dove viene insegnato alle mamme a capire loro stesse se il loro bambino è malnutrito misurandogli il perimetro brachiale con un apposito braccialetto), l’organizzazione di campagne di screening presso le comunità di sfollati (associate alle campagne di vaccinazione) e il sostegno in risorse umane al centro di recupero nutrizionale dell’ospedale di Gorom-Gorom.