Guinea Bissau
Attività LVIA
Attività LVIA
LVIA nel Paese
La storia della presenza LVIA in Guinea Bissau risale al 1986, quando il vescovo di Bissau, favorevolmente colpito dall’esperienza condotta dall’associazione in Senegal, richiese un intervento di cooperazione incentrato sull’installazione di pompe eoliche prodotte presso l’atelier di Thiès, iniziando uno scambio “sud-sud” che contribuisse ad attenuare il problema idrico guineano. Iniziava così il progetto di “Promozione plurisettoriale in ambito rurale”, approvato e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri per un periodo di 4 anni, a decorrere dal marzo 1986.
La sede fu aperta a Bissora in regione Oio. Le attività previste erano destinate principalmente al settore idrico, con l’installazione di pompe eoliane (oltre un centinaio ad oggi), e al settore sanitario, in appoggio alle strutture governative locali e animazione sanitaria di base a livello di villaggio. Entrambi i settori di intervento erano volti a tamponare il pesante retaggio della colonizzazione portoghese: poche infrastrutture, l’assenza di quadri dirigenti locali, la carenza di servizi pubblici.
Nel corso della seconda fase del progetto (1990-1994), è stato sviluppato il settore agricolo focalizzato sulla corretta gestione del surplus di acqua e sull’organizzazione della produzione orticola per l’autoconsumo e la commercializzazione. In questo contesto, sono state sviluppate tecnologie di facile accesso alla popolazione locale, favorendo la creazione di un centro orticolo pilota e lo sviluppo di orti di villaggio con l’obiettivo di valorizzare le tecniche produttive locali e, ove necessario, introdurre piccole innovazioni.
La terza fase del progetto (1994 -1996) ha seguito una profonda analisi delle iniziative precedenti, per studiare la fattibilità e sostenibilità di nuove strategie. Sono stati potenziati e diffusi i risultati ottenuti nei diversi campi di intervento: nel settore agricolo, in particolare, sono state ripristinate numerose risaie di mangrovia.
La guerra del 1998, ha portato ad una sospensione del programma integrato dell’Unione Europea (idrico, agricolo, sanitario), per concentrare tutti gli sforzi sull’emergenza. Quattro rapidi programmi d’urgenza, finanziati da Echo, l’ufficio umanitario dell’Unione Europea, si susseguirono, permettendo di sostenere il sistema sanitario regionale (Oio), di superare una forte epidemia di meningite e di sostenere la produzione agricola (sia in regione Oio che nella vicina Cacheu) che in tal modo non risentì del conflitto.
Dal 2000, con la fine della crisi è ripreso il programma di sviluppo integrato. In questi ultimi anni è via via cresciuto l’impegno nel settore agricolo, che recentemente ha riscosso l’interesse della FAO, dell’IFAD e del CILSS – Comitato Permanente Intner-nazionale per la Lotta contro la Desertificazione nel Sahel – che ci hanno voluto come partner in loro progetti. In particolare, si è concluso nel dicembre 2005 un progetto annuale di appoggio alle associazioni di contadini nelle regioni di Quinara, Oio e Tombali. Il progetto, finanziato dall’IFAD, prevedeva la fornitura di fattori di produzione (sementi selezionate, fertilizzanti, macchine di trasformazione agro-alimentare, materiale agricolo…) e di materiali tecnici per il recupero di superfici destinate alla coltivazione del riso e degli ortaggi (tubi di evacuazione delle acque, pozzi, magazzini comunitari) al fine di favorire l’aumento della produzione agricola locale.
Dal 2004 sono attivi, senza interruzioni, progetti di sicurezza alimentare finanziati sia dall’Unione Europea che dalla FAO, con l’obiettivo di rilanciare e diversificare la produzione agricola sia nel nord che nel sud del Paese, e nello stesso tempo di rafforzare le capacità delle organizzazioni contadine, ancora molto deboli in Guinea-Bissau. La zona d’intervento della LVIA si è dunque estesa in maniera stabile anche alle regioni del Sud ed una seconda base operativa, dopo quella di Bissorà, è stata aperta a Buba (regione Quinara).
Nel 2009, l’Ambasciata Italiana di Dakar ha affidato alla LVIA l’implementazione di 3 progetti d’emergenza, uno per la prevenzione del colera, uno per la fornitura di medicinali all’ospedale di Cumura e uno per la ristrutturazione di un liceo.
Nel 2010 è iniziato un progetto che promuove il settore rurale della Guinea Bissau, in particolar modo sono stati costruiti 15 Centri di Servizio Rurali (CSR) in 5 regioni della Guinea Bissau, attualmente un nuovo finanziamento dell’UE dà proseguimento alle attività prevedendo il rafforzamento dei 15 CSR che garantiranno servizi alla produzione, alla trasformazione e alla commercializzazione di riso e altri prodotti.
Contatti
Rua Ermelinda Gomes
C.P. 585 Bissau
tel. +245 955949714
lviagb@gmail.com
Altra sede:
Bairro di St.Luzia – Bissorã