Il progetto s’inserisce nel contesto delle aree agro-pastorali del Sud Etiopia, soggette a cicliche siccità o almeno a stagioni secche particolarmente dure per le popolazioni locali. Durante la stagione secca, le principali fonti d’acqua e di cibo per gli animali si riducono notevolmente, gli animali smettono di produrre latte, si indeboliscono e si ammalano. Inoltre, a causa delle contaminazioni delle fonti idriche, negli ultimi anni sono scoppiati nuovamente focolai di Acute Water Diarrhoea (AWD), malattia che ha creato una situazione di emergenza sanitaria.

Anche quando la situazione ritorna sotto controllo, il precario stato qualitativo delle fonti idriche fa sì che la situazione permanga instabile e che con fenomeni climatici o ambientali avversi si riproducano le condizioni per la rapida diffusione della diarrea acuta, che è tra le principali cause di malattie e morte infantile (dei bambini sotto i 5 anni di età).

La mancanza di punti d’acqua riguarda molti luoghi pubblici quali dispensari sanitari, scuole, mercati. Con l’aiuto delle autorità locali competenti, LVIA ha realizzato un’attenta identificazione dei siti prioritari, per poi andare a realizzare le opere più adatte e attività di sensibilizzazione/formazione ad esse legate.

Il progetto si propone quindi di migliorare le condizioni di salute di 44 mila persone contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio (dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone prive di accesso sostenibile ad acqua potabile e servizi igienico-sanitari di base) attraverso la fornitura di infrastrutture idriche adeguate e servizi igienici di base, oltre a promuovere le buone pratiche igienico-sanitarie.