LE RICETTE DEL DIALOGO: un bando della Città di Torino per sostenere un sistema alimentare sostenibile e inclusivo

La Città di Torino ha attivato un Bando di idee che premierà le migliori esperienze sul territorio cittadino e della Città metropolitana, legate al cibo e all’integrazione.

Sono stati stanziati 21.600 Euro che permetteranno di realizzare almeno 8 attività, ognuna delle quali riceverà un contributo massimo di 2.700 Euro. I fondi sono messi a disposizione dal progetto “Le ricette del dialogo – Cibi e storie per l’intercultura e l’integrazione” promosso dall’Ong LVIA, finanziato all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato in partenariato con diversi enti piemontesi: Slow Food, l’associazione Renken, la cooperativa del commercio equo e solidale Colibrì, le associazioni della diaspora africana ASBARL e Panafricando,  la Città di Torino e la Regione Piemonte.

Le azioni dovranno dimostrare di concorrere agli obiettivi indicati dall’art. 2 dello Statuto della Città di Torino che ha introdotto il riconoscimento del diritto al cibo in città.

Il Bando, emanato nel quadro del Regolamento sulle modalità di erogazione di contributi e di altri benefici economici (n. 373) della Città di Torino, intende supportare azioni della società civile e della cittadinanza che contribuiscono a migliorare il sistema alimentare locale urbano e metropolitano.

Il Bando intende valorizzare le seguenti proposte:

  • azioni volte alla creazione di sistemi alimentari locali rispettosi delle diversità culturali, che promuovono l’avvicinamento, la relazione e il dialogo tra le culture delle diverse comunità che vivono a Torino e nell’area metropolitana
  • azioni di dialogo interculturale attraverso il linguaggio del cibo, azioni orientate alla riduzione degli sprechi e all’introduzione di pratiche di produzione, distribuzione e consumo che rispettino l’ambiente, le persone e il territorio
  • azioni che si svolgono in spazi pubblici come mercati rionali, case di quartiere, biblioteche civiche, ecc.
  • azioni di promozione e comunicazione sul commercio equo e solidale, le sue filiere e i suoi progetti che coinvolgono produttori in Italia e nel sud del mondo (economia carceraria, beni confiscati alle mafie, inserimento lavorativo)

Alcuni esempi di attività ammissibili: orti urbani sociali o condivisi, cucine sociali, micro-catering, mercati di contadini o gruppi di acquisto locale, creazione di reti di cittadini per il cibo, azioni di educazione alimentare e nutrizionale, iniziative di solidarietà alimentare con i più vulnerabili (senzatetto, profughi, nomadi, ecc.), riduzione/riutilizzo degli scarti alimentari, show cooking, azioni di ricerca azione sociale e partecipata, azioni di comunicazione (campagne, sviluppo di applicazioni per cellulare o tablet e altro).

Possono partecipare:

  • associazioni che abbiano sede o che svolgano la loro attività sul territorio comunale e che siano iscritte nell’apposito registro comunale o regionale
  • comitati formalmente costituiti che abbiano sede o che svolgano la loro attività sul territorio comunale
  • altri soggetti no profit con personalità giuridica, che abbiano sede o che svolgano la loro attività sul territorio comunale.

La presentazione delle domande, secondo le modalità previste dal bando, dovrà avvenire entro il 14 dicembre 2018 – ore 12:00

Il BANDO 

 

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