Appuntamento a Conakry – un viaggio che lascia il segno

di Francesca Allemano

Nel mese di aprile 2025, quattro giovani di Moncalieri – Giulia, Alice, Denise, Simone – accompagnati da rappresentanti di LVIA, CoCoPa (Coordinamento Comuni per la Pace) e del proprio Comune, hanno preso parte a uno scambio culturale in Guinea, trascorrendo una settimana a Ratoma e incontrando i giovani locali coinvolti nel progetto Jeunesse Active.

Jeunesse Active è nato dalla collaborazione tra i Comuni di Moncalieri (in provincia di Torino) e Ratoma (in Guinea Conakry), con il supporto di LVIA e del CoCoPa e il contributo di Regione Piemonte. L’obiettivo è promuovere l’educazione e la cittadinanza attiva tra i giovani attraverso attività culturali e formative. Questa partnership ha dato vita a un ponte culturale impegnato a favorire la partecipazione giovanile e ad ampliare l’accesso a nuove opportunità di crescita e apprendimento.

Tradurre in parole un’esperienza tanto intensa non è facile. Conakry colpisce fin da subito con la forza delle sue contraddizioni: una città caotica, calda, polverosa, ma al tempo stesso viva e travolgente. Le strade sono affollate dai bonbonna, piccoli taxi a tre ruote che sfrecciano senza sosta, e basta poco per imparare a lasciarsi andare a questo dinamismo, diventandone parte.

Le giornate a Ratoma sono state scandite da attività intense e coinvolgenti, tra cui, la visita alla discarica a cielo aperto di Dar Es Salam: un’enorme montagna di rifiuti attorno alla quale si sviluppa la vita quotidiana di molte famiglie. Un’esperienza toccante, resa ancora più intensa dalla consapevolezza della nostra posizione temporanea e protetta, a differenza di chi vive lì ogni giorno.

A creare un forte contrasto con Dar Es Salam è stata la visita alla foresta urbana di Kakimbo, situata all’interno della città. Definita “il polmone verde di Conakry”, un tempo questa foresta si estendeva per circa 100 ettari di cui oggi, a causa della rapida espansione urbana, ne restano appena 10. Nonostante ciò, è diventata un simbolo di resistenza ambientale grazie all’impegno di un gruppo di volontari locali che si dedicano alla sua tutela.

Piantumazione di un albero nella foresta di Kakimbo

Non sono mancati momenti di confronto istituzionale, come l’incontro con l’ambasciatore italiano Tarek Chazli e con il sindaco di Ratoma, M. Ahmed Sékou Traoré, per discutere lo sviluppo di nuovi progetti di cooperazione tra i due Comuni.

Ciò che resta più vivo nel cuore, però, sono le persone conosciute in quei giorni. Giovani appassionati, consapevoli, attivi sul proprio territorio: Hanna, Lamarana, Habib, Mounir, Ibrahima, Siradio, Souleymane, Mouctar, Aguibou, Oury… Alcuni impegnati per il diritto all’istruzione, altri nella lotta contro la violenza di genere e le mutilazioni genitali femminili, altri ancora nel sensibilizzare sulla migrazione irregolare. Ragazzi e ragazze con sogni concreti e una forza contagiosa. In brevissimo tempo si è creata una complicità autentica tra il gruppo italiano e quello guineano. Le barriere linguistiche si sono dissolte in un misto di italiano, francese, fula, maninka, susu. La musica – italiana e guineana – ha fatto da sottofondo a ogni momento. Insieme ci siamo raccontati e abbiamo imparato a capirci al di là delle parole.

Attraverso questo incontro, ho capito che esistono persone come me, dall’altra parte del mondo, che condividono le stesse visioni, sogni, ambizioni e realtà. È vero che non abbiamo avuto la possibilità di venire nel vostro Paese come voi avete fatto nel nostro, ma spero che la vita ci riservi una nuova occasione in futuro.

Oltre Conakry ed a quei piatti condivisi a mezzanotte di fonio speziati, bicchieri di ibisco, baobab e zenzero abbiamo conosciuto la Guinea attraverso le parole di coloro che provengono da ogni parte di essa. Abbiamo conosciuto la Guinea costiera, quella della Media Guinea o collinare, l’Alta Guinea e la Guinea Forestale. Abbiamo imparato qualche parola nel dialetto locale, il sussu, conosciuto storie antiche e nuove di resistenza dei suoi abitanti. Resistenza, che si esprime attraverso questi giovani, che si impegnano nel volontariato e nell’associazionismo locale, cercando di diffondere consapevolezza sulla realtà complessa che Ratoma affronta ogni giorno.

Durante il nostro viaggio in Guinea, siamo stati accompagnati da un gruppo straordinario di ragazzi e ragazze che dedicano il loro tempo e le loro energie per migliorare la propria comunità. Loro rappresentano la speranza e la determinazione di una nuova generazione che, con azioni concrete e un forte senso di responsabilità, lavora quotidianamente per costruire un futuro migliore per la propria comunità. La loro presenza ha arricchito il nostro viaggio, lasciandoci ispirati e grati per l’opportunità di aver condiviso parte del loro cammino.

Questa settimana ha rappresentato per me un’opportunità. Mi sono espresso su diverse tematiche, ho condiviso la mia esperienza, ho ricevuto e imparato dalle esperienze dei giovani italiani e guineani.  È un punto di forza che va sottolineato: la disponibilità dei giovani, l’impegno, la perseveranza per raggiungere gli obiettivi. Devo ammettere che siamo dei campioni.

Sono molto colpito dall’impegno che i giovani mettono nel partecipare alle attività di volontariato. Non è scontato in un paese come la Guinea dove c’è un basso tasso di occupazione e difficoltà economiche. Penso che il progetto Jeunesse Active abbia dato una grossa spinta a questi giovani perché possano continuare ad essere cittadini responsabili e attivi nella propria comunità.

Le differenze erano talvolta evidenti, ma non sono mai state un ostacolo, anzi: ci hanno permesso di imparare gli uni dagli altri, con rispetto e apertura. Questa esperienza mi ha fatto venire voglia di scoprire l’Italia e, soprattutto, di continuare a generare un impatto positivo nella mia comunità qui in Guinea, attraverso progetti concreti e solidali. 

Guarda le foto del viaggio

Jeunesse Active 2025

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