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Etiopia

Agroecologia, sicurezza alimentare e transizione energetica nel settore agricolo, per la riduzione delle migrazioni irregolari

  • Paese: Etiopia
  • Luogo: Regione Oromia, zona di Arsi
  • Tipo di intervento: Interventi di miglioramento tecnologico ed energetico per il rafforzamento delle comunità
600

Persone raggiunte

20000

Budget

Il Contesto

L’Etiopia è l’economia in più rapida crescita in Africa e tra le dieci più veloci al mondo. A partire dal 2004, ha vissuto una crescita media del 10% del PIL. Tuttavia, tale progresso economico e l’ampliamento dell’accesso all’istruzione verificatosi negli ultimi decenni non sono stati accompagnati da un sufficiente aumento di posti di lavoro; per questo motivo, l’Etiopia – e la regione di Oromia in particolare – si trovano al centro del fenomeno migratorio, in buona parte causato dalla mancanza di opportunità lavorative.

Lo sviluppo del settore agricolo incide enormemente sulla sicurezza alimentare (fame) e nutrizionale (malnutrizione) che rappresentano fattori chiave della decisione di migrare. Infatti, una maggiore produzione e diversificazione di prodotti agricoli offre una più ampia diversità di alimenti alla popolazione e rende rende più sani e resilienti i consumatori. Ancor più incisivo su fame e malnutrizione può essere lo sviluppo del settore agricolo lungo una transizione agro-ecologica, con soluzioni adeguate sia per le famiglie che per i produttori agricoli. L’aumento della popolazione e il cambiamento climatico in corso provocano infatti una pressione sempre maggiore sulle risorse naturali. L’agroecologia risponde a questa problematica, promuovendo una produzione sostenibile che segue principi ecologici, salvaguardando la biodiversità e producendo alimenti più sani e di qualità, incidendo direttamente su nutrizione e resilienza. Allo stesso tempo, la diffusione di fonti sostenibili di energia costituisce un potenziale volano di sviluppo sostenibile nelle aree rurali.

Supporta le attività di questo progetto

Le attività relative alla componente di sicurezza idrica

L’obiettivo generale del progetto è quello di contribuire alla riduzione dell’esodo rurale dalle comunità agricole della Zona Arsi, mentre l’obiettivo specifico è di contribuire allo sviluppo del settore agricolo, utile alla sicurezza alimentare/nutrizionale e alla generazione di reddito nelle woreda di Tiyo e Shirka, attraverso il miglioramento delle attrezzature (solari) per l’irrigazione dei campi agricoli e la diffusione del biogas a livello famigliare, per la produzione di energia e la concimazione degli orti famigliari.

Installazione di pompe solari e riabilitazione del sistema di irrigazione

Le campagne dell’area di intervento del progetto sono spesso servite da sistemi irrigui (collegati a un canale o a un punto d’acqua principale e dotati di canali secondari e terziari) dotati di una motopompa diesel che permette di far arrivare l’acqua fino agli appezzamenti dei produttori. La qualità di queste infrastrutture è spesso deficitaria, mentre le motopompe sono spesso malfunzionanti e vetuste.

Due sistemi di irrigazione, che interessano circa 4 ettari di campi ciascuno, saranno riabilitati a livello dei canali e dotati di pompe alimentate da energia solare. Le associazioni di utenti dell’acqua d’irrigazione (Irrigation Water Users Associations – IWUA) selezionate saranno formate per la corretta gestione e manutenzione del nuovo sistema prima della consegna alle cooperative. Questa operazione avverrà in collaborazione con i dipartimenti di irrigazione degli uffici dell’agricoltura locali

In collaborazione con l’Arsi Zone Water Mineral Energy Department, sarà supportata la costruzione di 3 sistemi domestici per la produzione di biogas e stufe.

La produzione di biogas si articola nelle seguenti fasi: una prima fase aerobica transitoria e una seconda anaerobica, che produce anidride carbonica e metano. Al fine di realizzare entrambe, dal punto di vista impiantistico, è necessario disporre di un sistema per la produzione di biogas. Esso p poi convogliato verso le cucine domestiche, che potranno utilizzare il gas per cucinare e scaldare alimenti. Allo stesso tempo, il liquame prodotto può essere utilizzato per la concimazione degli orti domestici familiari, il che permette di evitare l’utilizzo di concimi chimici.

Il modello produttivo promosso da questo intervento consente di valorizzare il contributo di ciascuna famiglia coinvolta, che parteciperà fornendo materiali locali e partecipando ai lavori.

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