Da oggi fino al 18 Marzo si svolge a Bissau la III edizione di AGRIFEST, il Festival dell’Agricoltura.
Come ogni anno l’evento vedrà partecipi, in primis, agricoltori provenienti da ogni parte della Guinea Bissau, espositori di prodotti agricoli, allevatori, costruttori e rivenditori di attrezzature agricole e piccoli artigiani.
Sarà data anche la possibilità ad altre associazioni, gruppi e ong, di presentarsi attraverso workshop organizzati dagli stessi. Il tutto sarà realizzato in un ambiente gradevole e accompagnato da danze e canti tradizionali.
LVIA promuove il Festival AGRIFEST come iniziativa per promuovere l’agricoltura, rafforzare la visibilità degli agricoltori e dei loro prodotti locali, far emergere la cultura del mondo agricolo, rafforzare le reti tra produttori e con il mondo agricolo-commerciale.
|
|
Foto: Bissau, seconda edizione di AGRIFEST |
Il 16 marzo si svolge nell’ambito di AGRIFEST il dibattito “Nuovi Cammini per l’Agricoltura: Sfide e Opportunità”.
L’organizzazione dell’atelier è stata affidata a RESSAN GB che è una rete di ong locali che si occupano di sicurezza alimentare e nutrizionale.
Il dibattito affronta temi fondamentali per l’agricoltura locale come l’organizzazione delle filiere, la commercializzazione dei prodotti agricoli, la creazione di impiego e di rendimento, il coinvolgimento dei giovani.
Carlo Bertini volontario LVIA ci racconta di cosa si tratta, secondo l’esperienza concreta di LVIA nel Paese nella promozione della Risicoltura di Mangrovia. guarda il reportage realizzato nel 2016
Il miglioramento delle varietà locali, per una resa maggiore nel rispetto della biodiversità e dell’ambiente
«Su questo, LVIA contribuisce al miglioramento delle varietà locali di riso coltivate nelle risaie ricavate in aree che precedentemente erano occupate da acque salmastre e dalle mangrovie, comunemente detti anche riso di mangrovia. Queste risaie rappresentano la maggiore superficie di coltivazione di riso nel Paese, ma con produzioni minori rispetto ad altri comprensori all’interno del paese. Attualmente, gli agricoltori di riso di mangrovia hanno vari appezzamenti con caratteristiche ambientali differenti, ma non hanno materiale genetico idoneo per sfruttare al meglio tali habitat. La valorizzazione delle varietà locali, attraverso un procedimento di purificazione genetica, mira soprattutto ad avere varietà più efficaci per i diversi ambienti che si incontrano nello stesso campo risicolo».
Il miglioramento delle infrastrutture per la gestione dell’acqua all’interno del campo
«Abbiamo avuto una positiva esperienza nel villaggio di Uncur; nelle ultime due stagioni questo è risultato molto più produttivo rispetto ai terreni limitrofi non riabilitati. Questo risultato positivo lo si è potuto apprezzare meglio nell’ultima campagna risicola caratterizzata da piogge poco abbondanti rispetto alla media».
Il miglioramento dell’organizzazione della vendita di riso e di altre produzioni agricole
«È importante per gli agricoltoridiminuire il ricorso agli intermediari e riuscire ad accedere direttamente al mercato. Quindi è importate supportare le organizzazioni di base rurali sparse sul territorio affinché rafforzino la rete, lo scambio di prodotti e aiutare così una maggiore presenza sul mercato là dove c’è maggiore domanda. Un buon esempio di rete sono i Centri di servizi per gli agricoltori e per la popolazione in genere, dove è possibile trovare input e servizi per l’agricoltura come ad esempio mulini per mais e per arachide, loggia comunitaria, etc.
Rispetto ai Centri di Servizi Agricoli, addirittura alcune cooperative agricole sono riuscite ad offrire servizi più vicini alle comunità non solo in senso agricolo. Così, il generatore ha anche resto possibile installare un piccolo Cinematografo o far vedere la partite di calcio, cose che abitualmente non si trovano nei villaggi ma solo in città. Altre cooperative riescono ad utilizzare i pannelli solari, installati per l’illuminazione dei Centri Servizi, per mettere un servizio di ricarica cellulari. Con questi centri di servizio stanno apprendendo le regole del moderno “commercio” e fornendo servizi più vicini alle loro comunità».
La fuga dei giovani dalle aree rurali
«Non è cosa nuova nel modo: in fondo come dice mio padre “la terra è bassa” per sottolineare che richiede molti sacrifici che in questo Paese sono amplificati per diversi motivi tra i quali anche quello culturale. Gli agricoltori sono stigmatizzati data la loro cronica “povertà” rispetto ai cittadini dei centri urbani.
Le sfide di cui sopra, se avranno successo, certamente non fermeranno la migrazione giovanile,sia interna verso i centri urbani che e esterna verso altri Paesi tra cui l’Italia, ma sicuramente daranno ai giovani uno scenario più ampio tra cui scegliere. Attualmente, la coltivazione di riso di mangrovia non è facilmente meccanizzabile con piccoli macchinari, sia per le caratteristiche ambientali, suoli soprattutto, sia per l’elevata parcellizzazione delle proprietà che non permettono di ammortizzare in modo efficace un eventuale investimento. Certamente la meccanizzazione aiuterebbe molto a diminuire il carico di lavoro nei campi soprattutto per gli uomini nelle fasi di preparazione terreno e raccolto. Stiamo provando invece la meccanizzazione del post raccolto con trebbiatrici fisse, che comunque sono carrellate per essere trasportate nelle differenti località, gestite dai giovani per dare un servizio in quelle località che hanno una elevata produzione di riso. In questo momento le cooperative agricole hanno mandato 2 trebbiatrici in una località a 50 Km di distanza dalla loro sede».
Il Festival AGRIFEST è un’iniziativa per promuovere l’agricoltura, rafforzare la visibilità degli agricoltori e dei loro prodotti locali, far emergere la cultura del mondo agricolo, rafforzare le reti tra produttori e con il mondo agricolo-commerciale.