Il 30 aprile, a conclusione del progetto “Assicurare l’accesso all’acqua potabile e garantire una gestione sostenibile delle risorse nella Regione del Meru”, i risultati raggiunti con le attività danno un bilancio più che positivo: sono oltre 15.000 le persone che beneficeranno di un miglioramento nell’accesso all’acqua potabille, di condizioni igienico-sanitarie migliori e di nuove conoscenze gestionali in una delle aree più aride della terra.
LVIA è presente nell’area dal 1967 e ha realizzato un totale di 16 acquedotti per una lunghezza di 580 km e per un bacino di utenza di 240,000 persone. I maggiori problemi connessi all’acqua nella Regione sono, oltre ad una mancanza fisica dell’acqua sicura, la mancanza di strutture per la raccolta dell’acqua, per una corretta conservazione e la distruzione progressiva di bacini idrografici.
RISULTATI RAGGIUNTI CON IL PROGETTO
Costruzione di vasche di sedimentazione e depurazione dell’acqua piovana
Sono state costruite alcune vasche di sedimentazione e di depurazione dell’acqua piovana da una ditta locale specializzata, la quale ha fornito sia il lavoro qualificato sia i materiali necessari per la costruzione.
Estensione di un condotto idrico
E’ stato esteso il principale condotto idrico Ruiri-Thau, attraverso la creazione di un altro ramo che ora arriva fino a Njuruta, per una distanza pari a 9 km. In questo modo 1.500 persone hanno beneficiato della riduzione della distanza dalle proprie case ad un punto d’accesso all’acqua potabile da una distanza di 3 km a una distanza media di 600 metri; è inoltre migliorata la qualità dell’acqua attinta.
Formazione dei comitati di gestione
La gestione dei servizi idrici realizzati è stata affidata direttamente alle comunità beneficiarie, attraverso la creazione di 12 Comitati di Gestione Acqua (formati da 13 – 15 membri) durante l’implementazione del progetto, in modo tale da assicurare il buon operato e la durata dei benefici del progetto per la comunità nel lungo periodo.
Il progetto ha creato in questo modo consapevolezza presso le comunità sulla necessità di eleggere al proprio interno le persone più adatte a far parte dei Comitati di Gestione delle risorse idriche. Ai membri dei 12 Comitati è stata fornita da parte del personale LVIA e della Diocesi (che in passato avevano già intrapreso attività di formazione per comitati di Gestione dell’Acqua nella zona e per altri operatori di risorse idriche) una formazione specifica sulle operazioni pratiche di gestione e di mantenimento delle risorse idriche tra i mesi di luglio e novembre 2011.
Promozione igienico-sanitaria
Quest’attività è stata indirizzata a 5 membri di ogni Comitato di Gestione dell’Acqua (per un totale di 60 partecipanti) con l’obiettivo di migliorare a livello locale le conoscenze in materia igienico-sanitaria al fine di indurre un cambiamento positivo nel comportamento delle persone. La formazione dei TOT (Training of the Trainers) ha permesso di avere a disposizione sul territorio le competenze e le risorse in grado di replicare la formazione in futuro.
METODOLOGIA E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Per l’implementazione del progetto LVIA ha adottato una metodologia partecipativa, puntando al coinvolgimento costante della popolazione locale fin dalle attività di pianificazione iniziali, in modo da garantire il senso di proprietà comunitaria delle opere realizzate e la sostenibilità futura dell’intervento.
Per ogni attività organizzata sono stati quindi coinvolti attivamente la comunità e i suoi leader, gli operatori locali sono stati formati alla gestione delle risorse e un’attenta capacity building è stata realizzata per la gestione locale delle risorse.
A livello ambientale e sociale l’intervento ha permesso alle comunità coinvolte di migliorare la propria salute e quella delle loro famiglie, ha sicuramente ridotto i casi di mortalità infantile, facilitando il reperimento dell’acqua per il bestiame senza contaminare l’acqua utilizzata per uso domestico, aumenterà la disponibilità di tempo per intraprendere attività generatrici di reddito.