di Giovanni Armando
Una donna impiegata presso il centro Proplast di valorizzazione dei rifiuti plastici attua il procedimento di estrusione |
Il 24 e il 25 luglio 2007 la LVIA, con la collaborazione dell’ASN (Associazione Senegalese per la Normalizzazione) e l’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), d’accordo con ASSOCOMAPLAST (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e con il contributo della Regione Lombardia , ha organizzato a Dakar, in Senegal, il seminario internazionale su “La Responsabilità Sociale d’Impresa: stato attuale e prospettive”. Di fronte alle crescenti sollecitazioni dei consumatori per un’attenzione maggiore delle imprese al sociale e alla tutela dell’ambiente, la Responsabilità Sociale d’Impresa (R.S.I.) sta diventando sempre più un ambito di forte interesse per il settore privato. Ci si potrebbe chiedere il perché di tanto impegno, da parte di un’associazione senza fini di lucro come la LVIA, verso una tematica attinente la sfera dell’imprenditoria privata. Il motivo è che la LVIA è convinta che affinché il mondo progredisca in modo equo e sostenibile, tutte le imprese devono mettere la responsabilità sociale al primo posto nella propria strategia di sviluppo.
Responsabilità sociale d’impresa e sviluppo sostenibile
Questo il legame tra il mondo del profit e del nonprofit, convinzione che la LVIA ha maturato nel corso della lunga esperienza nell’ambito della lotta alla povertà urbana e contro il degrado ambientale delle città africane. A cominciare dal Senegal, nella prima metà degli anni Novanta, la LVIA ha ricercato delle soluzioni per ridurre in maniera significativa, partecipativa e sostenibile il problema della gestione dei rifiuti, coinvolgendo la totalità degli attori: il settore pubblico, la società civile e il settore privato, del Nord e del Sud. Oggi il risultato è rappresentato da cinque Centri di valorizzazione dei rifiuti plastici, funzionanti a Thiès e Kaoloak in Senegal, ma anche a Ouagadougou, a Maputo e a Nouackott. Grazie ai successi dei progetti di riciclaggio, abbiamo compreso che il nostro ruolo, più ancora che di esecutori di progetti, deve delinearsi come quello di facilitatori del dialogo tra le parti. Abbiamo capito che la soluzione di tutti i problemi, in primo luogo quelli legati all’ambiente, passa obbligatoriamente dalla messa in rete e dal dialogo tra gli attori e le imprese del settore privato, del settore pubblico e della società civile e che, in qualità di ONG, abbiamo la possibilità di assumere un ruolo estremamente importante, posizionandoci in questo dialogo in maniera assolutamente privilegiata, poiché una ONG non ha interessi né politici né economici, se non quello della popolazione. Ecco allora il perché di questo seminario sulla R.S.I., al quale hanno partecipato imprese impegnate nel settore plastica dell’Africa Occidentale, Associazioni di categoria, i Ministeri dell’Industria e dell’Ambiente Senegalesi, l’Ambasciata Italiana, l’Associazione per la standardizzazione della Costa d’Avorio (CODINORM), che rappresenta a livello internazionale l’Africa Occidentale, ONG italiane, europee e senegalesi e altre organizzazioni della società civile impegnate in progetti di sviluppo volti al risanamento dell’ambiente. Dall’Italia hanno partecipato inoltre la CIDIU SpA, che si occupa della gestione dei rifiuti nell’interland torinese, con il suo Presidente Fabrizio Zandonatti , l’UNI, rappresentata da Ornella Cilona (CGIL) , coordinatrice del Comitato Tecnico per la redazione della norma ISO 26000 sugli aspetti di R.S.I. in Italia, la Regione Piemonte, con Angelica Domestico del Settore Cooperazione Internazionale, e per la LVIA – sede centrale – Gianfranco Cattai.
Verso un’imprenditoria efficiente e sostenibile: LVIA promuove l’incremento del riciclo della plastica in Senegal
In base all’ultima definizione di R.S.I. elaborata dall’ISO, l’Organizzazione internazionale preposta a stabilire gli standard di beni e servizi, la Responsabilità Sociale d’Impresa, se applicata universalmente, può essere un mezzo eccezionale per il raggiungimento di priorità di più alto interesse economico, come la performance in materia di innovazione, la creazione d’impiego, la tutela dell’ambiente, la lotta alla povertà, l’aumento del reddito e quindi, più globalmente, per il miglioramento delle condizioni di vita e lo sviluppo sostenibile. Come ci dicono gli esperti internazionali, la standardizzazione è uno strumento molto efficace nella direzione di una migliore performance dell’impresa. In questa prospettiva, ci interessa aprire una riflessione con gli attori politici, economici e sociali sull’importanza delle norme di gestione della qualità, dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro e farci promotori in Senegal e in Africa Occidentale della nuova normativa ISO 26000. Riunendo intorno al tavolo enti pubblici, imprenditori del settore plastica e rappresentanti della società civile del Nord e del Sud impegnati nella protezione dell’ambiente e nella gestione dei rifiuti, la LVIA ha quindi voluto illustrare tutti i vantaggi della R.S.I. nell’ottica di creare, in base a principi di responsabilità sociale e ambientale condivisi ed applicati, una dinamica federativa per la promozione e l’incremento del riciclo della plastica in Senegal.
Questa notizia riguarda il progetto:
Paese
Senegal
Settore
Ambiente ed Energia