Dove: Burkina Faso, villaggi di Bavila e di Tanghin- Wobdo, Regione Centro Ovest
Settore: Acqua
Valore: 10.000 euro
Partner e finanziatori: Campagna “Il diritto di rimanere nella propria terra”
Beneficiari diretti: 2.000 persone
Descrizione del progetto
Di fronte al dramma dei migranti che continuano a perdere la vita lungo le diverse rotte della disperazione, LVIA aderisce alla Campagna “Il diritto di rimanere nella propria terra” promossa da FOCSIV, Caritas Italiana e Fondazione Missio per promuovere il diritto di ogni persona di vivere nel proprio Paese in modo dignitoso.
La Campagna nasce su invito della Conferenza Episcopale Italiana a seguito degli appelli di Papa Francesco che in particolare quest’anno, in occasione del Giubileo della Misericordia 2016, indica la via dell’accoglienza e della carità concreta. I tre organismi, attraverso le proprie realtà diocesane propongono alle Chiese in Italia di sostenere una o più “Micro-realizzazioni Giubilari”, proprio con l’intento di tutelare il diritto fondamentale di ciascuno a vivere nella propria terra.
La prima iniziativa proposta da LVIA alla Campagna “Il diritto di rimanere nella propria terra” è stata premiata con 10.000 euro con cui contribuire, in Burkina Faso, a:
• realizzare 2 pozzi nei villaggi di Bavila (in prossimità di un centro sanitario) e Tanghin-
Wobdo; • formare e attivare i comitati di gestione dei due pozzi; • formare e sensibilizzare le comunità di villaggio con sessioni sull’igiene domestica e sul corretto uso dell’acqua potabile, coinvolgendo particolarmente le donne e le mamme. Beneficiari: Attraverso queste azioni, più di 2.000 persone avranno finalmente accesso all’acqua potabile nel proprio villaggio e, di conseguenza, potranno avere migliori condizioni igienico-sanitarie. Il personale e gli utenti del Centro sanitario di Bavila potranno avere un ambiente più sano in cui lavorare ed essere curati.
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Obiettivi e attività
Uno dei maggiori problemi del Burkina Faso è quello del mancato accesso all’acqua potabile, di cui è ancora oggi priva il 36% della popolazione. La mancanza d’acqua aggrava notevolmente le condizione di igiene, aumenta il rischio di malattie e obbliga tante famiglie (e in particolare le donne e i bambini) a dedicare parecchie ore al giorno e tanta fatica per la raccolta e il trasporto dell’acqua.
In seguito alla richiesta della Diocesi di Koudougou, le Micro-realizzazioni giubilari intendono assicurare la disponibilità d’acqua potabile nei villaggi di Tanghin-Wombo e di Bavila.
Attività nei villaggi di Tanghin-Wobdo e Bavila
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Realizzazione di due forage (pozzo trivellato): realizzati in prossimità dei Centri di Salute, i pozzi (uno per villaggio) saranno trivellati e messi in sicurezza, saranno costruiti canallette e pozzetti per l’evacuazione e la raccolta delle acque di scolo, saranno installate delle pompe manuali, saranno effettuati i test di portata e le analisi fisico-chimiche. Gli operatori della Direzione Regionale dell’Acqua seguiranno e certificheranno i lavori.
- Formazione e attivazione di due Comitati di gestione: saranno formati dai rappresentanti eletti dal villaggio e dal personale sanitario dei Centri di salute per garantire una gestione ottimale e non conflittuale della struttura.
- Formazione e sensibilizzazione comunitaria sulle norme igienico-sanitarie e il corretto uso dell’acqua potabile: LVIA e il Centro di salute organizzeranno delle formazioni collettive nei villaggi con dei supporto audio-visivi, saranno affissi dei poster e distribuiti opuscoli informativi. Visto il loro ruolo centrale nel mantenimento delle norme igieniche nel nucleo familiare, saranno le madri ad essere particolarmente coinvolte in questa attività.