Burundi
Attività LVIA
Attività LVIA
LVIA nel Paese
La LVIA è presente in Burundi dal 1968 dove, in collaborazione con la Diocesi di Bururi, è stato promosso il Centro Professionale Agricolo, d’Allevamento e di Cooperazione. Nato come centro di educazione professionale agricola e zootecnica, dal 1973 il Centro si è evoluto dando vita ad un complesso organizzato a servizio dei giovani del Burundi, promuovendo iniziative economiche per la commercializzazione di prodotti attraverso strutture cooperative, centri compra-vendita e magazzini per lo stoccaggio dei prodotti.
Nella seconda metà degli anni ’70 si avviano anche iniziative nel campo sociale (economia domestica) a favore di giovani e mamme per l’educazione alle più elementari norme igieniche e di profilassi (igiene delle stoviglie, del vestito e della persona), alla confezione degli indumenti ed alla confezione appropriata di cibi. Negli anni ’80 il programma si allarga e viene attivato un nuovo settore di “habitat rurale ed infrastrutture”, mentre si potenziano ulteriormente i settori della formazione, della promozione di cooperative di produzione e vendita e di animazione socio-sanitaria-nutrizionale. Nella seconda metà degli anni ’80 si è operato per un progressivo passaggio della gestione del Centro C.F.R. di Ruvumvu (Rumeza) ai locali. Contemporaneamente è stato promosso un progetto organico ed articolato per lo sviluppo dell’habitat rurale con la costituzione di una cassa di credito a favore dell’edilizia a basso costo. L’azione LVIA in Burundi nasce quindi con forme di appoggio a livello base sia per l’agricoltura che per l’animazione socio-domestica, per evolvere in seguito in programmi integrati di più ampio respiro.
Nel 1985 la LVIA inaugura un programma di sviluppo multisettoriale presso Butara, provincia di Cibitoke, dove il livello di povertà è fra i più alti del Burundi. In modo progressivo sono stati promossi piccoli gruppi di produzione agricola e zootecnica, sono stati effettuati alcuni interventi a livello di infrastrutture comunitarie di base e di approvvigionamento idrico (acquedotti, captazione di sorgenti), sono stati supportati un Centro di Servizi Agricoli, un Centro di Formazione Femminile, ed un Centro di Formazione Artigianale. Da Luglio 1994 la LVIA estende le attività alla parte settentrionale del paese con programmi di riabilitazione che favoriscano il rientro dei profughi in seguito alla crisi del ’93. Purtroppo alla fine del 1995, a causa della pesante insicurezza nella provincia di Cibitoke, che impedisce gli spostamenti dei volontari, vengono sospese le attività e la presenza in Burundi.
Il 1998 segna il rientro della LVIA nel paese a fianco dei Padri Francescani a Kayongozi, nella Provincia di Ruyigi. Il progetto multisettoriale, in campo abitativo, sanitario, alimentare, agricolo ed artigianale, si sviluppa secondo tre linee giuda: formazione ed appoggio agli agricoltori, azione sociale per l’animazione femminile in attività generatori di reddito, appoggio ai Dispensari Rurali.
L’anno 2000 segna il rientro della LVIA nella Provincia di Cibitoke dove, in consorzio con le ong italiane CISV e CCM, realizza un intervento idrico e sanitario con fondi di emergenza del Ministero Affari Esteri Italiano. Inizia nel 2002 la Partnership con UE-ECHO per attuare operazioni di emergenza volte a rispondere alle necessità di base dei rifugiati e rimpatriati delle Province di Rutana e Ruyigi con interventi nei settori idrico e dell’igiene di base (captazione di sorgenti e riabilitazione di acquedotti, costruzione di latrine), della sicurezza alimentare con recupero di aree agricole marginali (marais) e con distribuzioni di viveri. Sempre in contesto emergenziale dal 2004 LVIA è Partner Unicef nel programma nazionale di promozione della scolarizzazione di base. Attività complementari in campo sanitario (la costruzione di una maternità) e agricolo (distribuzioni di viveri agli sfollati) sono condotte grazie al sostegno di donatori privati e istituzionali. Dal 2005 importanti interventi sono stati effettuati nella costruzione di infrastrutture idriche atte ad aumentare la quantità e a migliorare la qualità dell’acqua a disposizione sia delle singole famiglie, sia delle strutture educative e sanitarie.
Nel 2006 la LVIA ha ritenuto di voler credere nel processo di pace orientando i suoi sforzi verso una politica di sviluppo a lungo termine e riducendo gli interventi di emergenza. A questo proposito sono stati iniziati progetti di sostegno e rilancio delle attività produttive e di trasformazione legate all’agricoltura e si è portato a termine un programma di formazione per il personale medico degli ospedali della provincia di Ruyigi. Importante inoltre l’iniziativa iniziata nel 2006 sull’assistenza e la prevenzione dell’AIDS nelle zone rurali.
Sempre nell’ambito della sicurezza alimentare, dal 2008 LVIA ha realizzato in 3 comuni della Provincia di Mwaro un percorso di sostegno alle associazioni di donne, di coltivatori e di allevatori a livello rurale con azioni volte all’aumento della produzione e del reddito dei nuclei famigliari rurali e al rafforzamento delle loro capacità, attraverso la messa in produzione o la valorizzazione di terreno coltivabile e la diffusione di attività generatrici di reddito.
A fine 2011, con la conclusione degli ultimi interventi a Mwaro e a Ruyigi e Rutana sul tema della sicurezza alimentare, in assenza di un’ulteriore progettazione, la presenza LVIA nel Paese ha subito una forte riduzione, salvo poi ripartire con una certa intensità nel 2013, nel quadro di un bando dell’Unione Europea, attraverso un progetto terminato nella seconda meta del 2017, ancora sul tema dello sviluppo agricolo, nelle Province dell’Est del Paese, in partenariato con Oxfam Intermon (capofila), Oxfam Novib, GVC e altre realtà locali, tra cui l’organizzazione contadina CAPAD. Attualmente, l’impegno dell’organizzazione nel Paese sullo sviluppo agricolo si concretizza attraverso due progetti a supporto delle organizzazioni di produttori, grazie ai finanziamenti della Cooperazione Tecnica Belga (a Ruyigi e Rutana) e dell’8×1000 Presidenza del Consiglio dei Ministri (a Mwaro).
Da metà 2014 la sede di Bujumbura è nuovamente “vissuta” grazie alla presenza del Rappresentante Paese (che riveste anche il ruolo di responsabile del volet sicurezza alimentare nel quadro dei progetti in corso). Sempre da metà 2014 sono state aperte due sedi operative provinciali, rispettivamente a Ruyigi e a Rutana.
Contatti
N° 6 Avenue Septembre
Rohero I
Bujumbura
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