Si è conclusa domenica 10 dicembre, dopo tre giorni di attività, la formazione residenziale per l’Animazione di Comunità, che ha coinvolto 40 giovani della Granda, in particolare realtà giovanili di Cuneo, Alba, Bra e Mondovì.
Il seminario, organizzato da LVIA, si è svolto a Cuneo con il finanziamento della Fondazione CRC – Bando “Giovani Protagonisti” e tra i giovani partecipanti, anche alcuni giovani di origine straniera, richiedenti asilo e rifugiati.
Diverse realtà della provincia Granda unite dall’obiettivo dello “Sviluppo di comunità”. Vanessa Marotta, coordinatrice LVIA del progetto, ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei “nuovi cittadini” e dei giovani nelle realtà locali oltre che la necessità di maggiore dinamicità sia a livello professionale che nelle relazioni sociali, dove si richiede un sempre più frequente scambio e confronto con persone e culture diverse. Questo è stato l’obiettivo del seminario: aiutare i giovani a sviluppare competenze trasversali che useranno nei vari ambiti della loro vita per trasformare le proprie comunità.
La tre giorni ha previsto l’utilizzo di diversi strumenti di formazione e condivisione, tra cui testimonianze di impegno sociale e workshop di approfondimento.
Le testimonianze hanno visto protagonisti Davide Cerullo, scrittore di Scampia, attualmente molto attivo nel suo quartiere di Napoli e impegnato nella lotta per la legalità e la difesa dei diritti dei bambini; Suad Omar, attivista somala operante, tra l’altro, nel dialogo interculturale, soprattutto con i minori; e Virginia Sabatini, membro di Saluzzo Migrante, progetto rivolto ai lavoratori stagionali del settore agricolo della realtà saluzzese. I workshop, invece, hanno visto i giovani impegnati in attività teatrali con Simone Scapinello e la sua esperienza nel “Teatro dell’Oppresso” e con Raffaella Gonella per formare i gruppi giovanili su diverse metodologie di monitoraggio e di valutazione volte a misurare l’efficacia delle proprie attività sul territorio.
Alla fine della tre giorni, i partecipanti così formati opereranno come peer leader nelle proprie comunità con l’obiettivo, fino a giugno 2018, di attivare 250 giovani sui quattro territori nell’implementazione di attività per favorire partecipazione, coesione e inclusione sociale.