Il video “Riciclando Realtà” racconta la storia di Adelia, Fatima, Belina, Rosina, Neria, Adelia, Argentina, Leonardo, Avelina, Cassamo: dieci “catadores”, persone che lavorano nelle discariche a cielo aperto separando i rifiuti e vendendoli ai privati per pochi spiccioli.
Racconta di come la loro vita sia cambiata. Si sono impegnati, hanno studiato, imparato a leggere, scrivere e fare i conti. Si sono formati e sono arrivati, in gennaio 2013, a creare la cooperativa COMSOL per organizzare una filiera economicamente redditizia di riciclaggio dei rifiuti. Ci raccontano: «Prima lavoravo nella discarica a cielo aperto come raccoglitrice di rifiuti, raccoglievo sacchetti, bottiglie e tutto quello che si poteva riciclare. Stavo nella discarica, quando sono venuti a cercare dei raccoglitori di rifiuti e ho iniziato a partecipare alle riunioni».
Tutto questo è stato resto possibile dal progetto europeo promosso da CIES ed LVIA. Da 10 anni, LVIA promuove il Programma di gestione dei rifiuti e lotta alla povertà a Maputo: dopo i Centri Recicla e Fertiliza, il nuovo progetto europeo ha permesso la formazione della cooperativa COMSOL per la raccolta differenziata e la valorizzazione dei rifiuti solidi urbani nel quartiere di Sommershield.
Una donna della cooperativa COMSOL racconta: «Due mie colleghe mi hanno detto di andare alla riunione a Xipamanine. Siamo andate a vedere. Sono andata e poi sono tornata la seconda, la terza, la quarta volta…. Mi è piaciuto. Ho capito che anch’io potevo partecipare e fare parte di un gruppo, per organizzarci in cooperativa».
“Partecipare” e avere un riconoscimento sociale, uno status che aiuti ad uscire dalla situazione di “catadores”, una persona ai margini, l’ultimo miglio della società, senza alcuna tutela né considerazione. Questa è stata una delle conquiste dei membri della cooperativa COMSOL. «Queste persone sono parte funzionale, importante, del sistema di gestione dei residui solidi di questa città. Nel quadro del progetto, questo riconoscimento, oltre ad essere una presa di coscienza da parte degli stessi ex-catadores, proviene anche dal Comune e dagli abitanti del quartiere: questi signori stanno lavorando per la gestione dei rifiuti in questa città».
La cooperativa acquista gli scarti in carta, vetro e PET con la raccolta porta a porta e dai singoli raccoglitori di rifiuti, presso la propria sede. I materiali selezionati vengono venduti a clienti sul mercato ed il ricavato è diviso tra i membri della cooperativa. Per arrivare a questo, i dieci membri della cooperativa hanno seguito un percorso di istruzione di base e poi di formazione tecnica per la gestione dei rifiuti. Ci racconta una donna «Prima nella mia carta d’identità c’era scritto “non sa firmare” ma quando sono andata a fare la cartella elettorale sono riuscita a scrivere il mio nome. Oggi capisco l’importanza di studiare, e vedo che sono capace di raggiungere l’obiettivo».
I guadagni variano ogni mese e aumentano in funzione delle quantità di materiale venduto: «Sono contenta, perché se confronto prima e adesso, adesso sto meglio, perché riesco a vendere e guadagnare i soldi per poter aiutare i miei figli e i miei nipoti… la mia famiglia. Vorrei che la cooperativa andasse avanti, e anche se il progetto di LVIA finirà, vorrei che noi continuassimo a lavorare».
Il video “Riciclando Realtà” è stato realizzato da LVIA e cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Fondazione San Zeno nell’ambito del progetto Promozione della protezione sociale e tutela del lavoro informale della popolazione di strada di Maputo.
È con grande tristezza che LVIA comunica la morte di Leonardo José da Costa, membro fondatore della cooperativa COMSOL, tra i protagonisti del video “Riciclando Realtà” che racconta l’esperienza di alcuni “catadores”, persone che lavorano nelle discariche a cielo aperto separando i rifiuti e vendendoli ai privati per pochi spiccioli.Alla famiglia di Leonardo, a tutti i membri della COMSOL e a chi ha avuto il piacere di conoscerlo e di accompagnare la sua crescita umana e professionale, LVIA porge le più sentite condoglianze. |