L’emancipazione e il rafforzamento economico delle donne in Senegal passa attraverso l’energia solare
Nella regione di Thiès, a pochi km da Dakar, in Senegal, la coltivazione di cereali e ortaggi è una delle principali attività economiche. Tuttavia, la mancanza di possibilità di conservare adeguatamente i prodotti li rende rapidamente deperibili e una grossa parte di raccolto viene sprecata. L’utilizzo di macchine per la trasformazione dei prodotti risulta poco conveniente nelle regioni rurali che non sono collegate alla rete elettrica o lo sono solo parzialmente, a causa dei costi elevati del gasolio.
Le strutture di lavorazione esistenti delle comunità di Koul e Merina Dakhar, come mulini e macchine per la decorticazione, sono sottoutilizzate. Uno sviluppo economico positivo non è possibile nemmeno in prospettiva, poiché gli alti costi di produzione contrastano i profitti derivanti dalla vendita della farina di manioca o, ad esempio, del miglio.
In questo contesto, a maggio del 2021, è stato avviato il progetto ESPERE – Energia solare per l’emancipazione e il rafforzamento economico delle donne nei comuni di Koul e Merina Dakhar, finanziato dalla cooperazione tedesca GIZ nell’ambito del Programma “Energia verde per i cittadini africani”, con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento dell’economia rurale e al miglioramento delle condizioni di vita delle donne produttrici. Il progetto si è realizzato in 9 villaggi e ha promosso l’utilizzo delle energie rinnovabili, in particolare del solare, applicate alla lavorazione dei prodotti agricoli (mais, fagioli, arachidi, miglio e manioca) destinati sia all’autoconsumo sia al mercato, migliorandone la qualità e la redditività.
Protagoniste del progetto sono le donne, che in questo percorso hanno rafforzato la loro posizione economica e sociale al fine di aumentare e stabilizzare il reddito.
Nel comune di Koul abbiamo lavorato con 6 Gruppi di Promozione Femminile, uno per villaggio. Sono gruppi ai quali aderiscono tutte le donne del villaggio e che si occupano di formazione e promozione di attività generatrici di reddito. In questa zona rurale, le attività principali sono la produzione agricola e agroalimentare per cui gli interventi si sono focalizzati sul rafforzamento delle infrastrutture e delle competenze delle donne in questo settore.
Nelle strutture di trasformazione e lavorazione dei prodotti alimentari esistenti in ogni villaggio, sono stati installati dei sistemi di energia solare che hanno sostituito i vecchi impianti a gasolio, costosi e inquinanti.
Nell’ambito del progetto, i gruppi di donne hanno avuto l’opportunità di frequentare una serie di formazioni sulle tecniche specifiche di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari e sul funzionamento e la gestione delle macchine ad energia solare. Inoltre è stato fondamentale anche il percorso di formazione sulle strategie di marketing e gestione amministrativa e finanziaria, contabilità ed aspetti finanziari, gestione delle risorse e creazione di un business-plan efficace.
I 6 gruppi del Comune di Koul si sono poi uniti ad altri gruppi con cui abbiamo lavorato in precedenti progetti, ed hanno costituito una vera e propria impresa che ha ottenuto dal Ministero l’autorizzazione di vendere i prodotti sotto un unico marchio che possa essere più forte e competitivo sul mercato. L’impresa stessa garantisce la qualità e il rispetto degli standard di igiene dei prodotti che potranno essere distribuiti anche nei grandi supermercati del territorio. Anche nel comune di Merina Dakhar si è attivato un processo simile e speriamo che possa avere lo stesso successo di Koul.
Il progetto ha anche provveduto ad installare dei sistemi fotovoltaici in 9 infrastrutture comunitarie (di cui 6 scuole e 3 ambulatori di villaggio) che potranno così funzionare in modo più efficiente, portando un ulteriore miglioramento alle condizioni di vita della popolazione. Due giovani in ogni villaggio sono stati formati per la manutenzione e gestione ordinaria delle installazioni così da garantirne la sostenibilità nel tempo.