Termina il Progetto RESO – Resilienza economica e sociale nella provincia di Nampula in Mozambico
Il progetto RESO – Resilienza Economica e Sociale nei distretti di Monapo, Nacala Porto e Mossuril (Provincia di Nampula) per migliorare la resilienza socio-economica e ambientale per le popolazioni, è giunto al termine a giugno 2020 dopo 3 anni di attività. Il progetto è stato realizzato da LVIA in partenariato con CARITAS e INTER-AIDE nelle comunità vulnerabili di 3 Distretti della Provincia di Nampula, ovvero Nacala-Porto, Monapo e Mossuril.
Uno degli assi principali di intervento ha portato al miglioramento dell’accesso all’acqua e ai servizi igienici, insegnando allo stesso tempo alle comunità, agli studenti e ai pazienti dei centri sanitari le buone pratiche igieniche per evitare malattie legate all’uso di acqua non pulita e la contaminazione oro-fecale, e promovendo l’adozione di buone pratiche agricole nonché la differenziazione delle fonti di reddito.
Grazie al progetto sono migliorati la sicurezza alimentare e l’apporto nutrizionale quotidiano dei bambini nell’area di intervento, grazie ad un aumento della produzione agricola (in qualità e quantità), dell’accesso agli attrezzi e alle sementi migliorate, alla distribuzione di animali (che hanno permesso la diversificazione del reddito).
Il terzo asse di intervento, quello della promozione della resilienza, ha permesso di realizzare il Piano Locale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici del Dsitretto di Monapo, migliorando le capacità di prevenire i rischi di disastri climatici grazie al rinforzo dei Comitati Locali della Gestione del Rischio, che hanno ricevuto kit e formazioni per rafforzarne le competenze e la capacitò di risposta.
I numeri
Cosa abbiamo realizzato:
- 12 Sistemi di raccolta d’acqua piovana in 9 scuole e 2 centri sanitari, servendo un bacino di utenti pari a 25.487 persone;
- Riparazione di 17 fonti idriche e costruzione di 9 pozzi, servendo una popolazione di 22.234 persone;
- Formazione di 30 comitati di gestione dell’acqua, per un totale di 282 persone;
- 7 blocchi di latrine in 7 scuole, suddivisi tra maschi e femmine, servendo un totale di 7.214 studenti e formandoli sulle buone pratiche igieniche;
- Formazione di 11.980 persone per un totale di 2.396 latrine familiari costruite e la popolazione sensibilizzata sui temi di igiene e buone pratiche sanitarie;
- Formazione di 10 Comitati di Salute del villaggio, per un totale di 498 volontari che disseminano le buone pratiche tra le famiglie;
- Acquisto e distribuzione di attrezzi e sementi per 3.440 persone, specialmente donne vedove e con molti figli (58%). Tra le sementi quelli di cassava resistente alla siccità e alle piaghe e la patata dolce, molto ricca in vitamina A;
- Formazione alle buone pratiche agricole per 5.000 agricoltori, che per il 77,4% ora producono seguendo i principi dell’agro-ecologia e rispettando il terreno e l’ambiente;
- Acquisto e distribuzione di 600 capre per 240 famiglie monoreddito e formazione alla gestione dei capi, e creazione di un sistema rotativo che permetterà, al termine del progetto, di distribuire altri animali ad altrettante persone in difficoltà;
- Scavo di 7 pozzi superficiali al fine di promuovere un sistema di orticoltura locale, aumentando la differenziazione del reddito;
- Formazione di 15 Comitati Orticoli, 15 di prestito Caprino e 7 di Gestione del sistema irriguo, al fine di promuovere la continuità delle attività, di aumentare le competenze locali e di garantire un corretto utilizzo delle risorse messe a disposizione dal progetto;
- Formazione/rafforzamento di 9 Comitati di Gestione del Rischio, e produzione di 3 Mappe Locali, per un totale di 378 persone coinvolte nel miglioramento dei Piani di Resilienza locali.
Il progetto RESO ha supportato direttamente 78.290 persone (49,2 della popolazione delle località coinvolte) e indirettamente quasi 160mila persone che possono beneficiare dei servizi di base, delle infrastrutture costruite, delle attività di formazione e sensibilizzazione organizzate nell’ambito del progetto.