Il 22 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Acqua. In collegamento con la ricorrenza, l’associazione LVIA – Servizio di Pace organizza una serie di eventi in Piemonte e altre regioni d’Italia che vanno sotto il nome di
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Il ricavato delle iniziative contribuirà alla realizzazione di 11 nuovi pozzi nella Regione di Gao, nel nord del Mali, dove LVIA è impegnata da oltre 30 anni.
L’impegno di LVIA per rendere concreto il diritto all’acqua in Africa, garantire l’accesso all’acqua pulita e potabile e la gestione comunitaria della risorsa idrica, è attivo da 50 anni e molti risultati sono stati raggiunti, se si pensa che grazie all’impegno congiunto della comunità internazionale, già nel 2012 era stato raggiunto l’Obiettivo del millennio concernente il diritto all’acqua: tra il 1990 e il 2010, oltre due miliardi di persone hanno avuto accesso a fonti migliorate d’acqua potabile, come forniture tramite reti idriche e pozzi in cui la qualità dell’acqua è soggetta a controllo (dati Oms).
Per quanto riguarda LVIA, solo negli ultimi 13 anni l’impegno dell’associazione nella Campagna di informazione e raccolta fondi Acqua è Vita, ha prodotto il risultato concreto di portare l’acqua a 1milione e 400mila persone in dieci Paesi africani.
E quando arriva l’acqua, tutto cambia. La vita si trasforma: migliora la vita delle famiglie, soprattutto delle donne, migliorano l’economia, la salute e l’alimentazione, diminuiscono i conflitti. Maggiori informazioni nella sezione ACQUA è VITA.
Qualche numero
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La situazione nel nord del Mali
Da anni il Mali è spaccato da una profonda frattura interna che vede contrapporsi numerose fazioni, tra cui lo Stato, il movimento di ribelli indipendentisti tuareg che rivendicano il controllo del nord del Paese, e alcuni movimenti islamisti. Nel 2012 la situazione è esplosa: mentre il governo reagiva al colpo di stato organizzato dalle forze ribelli dell’esercito, i tuareg acquisivano il controllo di alcune importanti città settentrionali e dichiaravano unilateralmente l’indipendenza di quei territori. Dopo soli due mesi, sono i gruppi islamisti ad impossessarsi del potere e a scontrarsi con l’esercito, prolungando il conflitto interno e la situazione di emergenza.
LVIA è poi tornata a Gao, a fine giugno 2013 e continua ad operare nell’area. La priorità è l’acqua, dato che molti pozzi sono stati danneggiati o abbandonati nel corso del conflitto; e un pozzo, soprattutto a Gao, alle porte del deserto del Sahara, fa la differenza tra la vita e la morte.
Tra il 2013 e il 2016, l’intervento di LVIA con i tanti partner locali e internazionali ha permesso di riabilitare 95 pozzi in questa zona desertica di realizzare 5 nuovi pozzi. Con l’intervento attualmente in corso, si arriverà a coprire 111 villaggi garantendo l’acqua ad oltre 50.000 persone.