Dove: Burkina Faso, Senegal, Niger, Benin
Settore: Cooperazione Decentrata, Sviluppo Locale (rafforzamento istituzionale), Ambiente
Partner e finanziatori: Tavolo pluriennale a regia regionale (Regione Piemonte) coordinato da LVIA in collaborazione con le ong Rete e Cisv
Beneficiari diretti: le amministrazioni locali; le associazioni che si occupano di raccolta e gestione dei rifiuti
Quando: dal 2007
Il Programma Sahel della Regione Piemonte
La Regione Piemonte ha avviato nel 1997 il Programma per la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà nell’Africa subsahariana accogliendo l’appello lanciato l’anno precedente dalla FAO ad intraprendere azioni concrete per lottare contro la fame nel mondo.
La Regione ha sviluppato una strategia di intervento basata sulla cooperazione decentrata: uno scambio di competenze, esperienze e risorse tra soggetti pubblici e privati di un paese e i corrispettivi di un paese straniero, all’interno di un quadro istituzionale condiviso, costruito dalle autorità locali, e che consente di valorizzare i contributi originali dei soggetti coinvolti e di aumentare l’impatto delle singole iniziative.
Molti progetti finanziati dal Programma Sahel affrontano il problema dei rifiuti urbani, identificato come settore prioritario dai partner africani i quali hanno fatto presente come oggi il degrado ambientale sia causa di nuove povertà.
Il TavoloAmbiente, Piemonte & Sahel
Forte del successo di queste esperienze, nel maggio 2007 la Regione Piemonte ha avviato il Tavolo di lavoro Ambiente, Piemonte & Sahel che coinvolge ong, comuni, province, associazioni, università e aziende impegnate nella gestione dei rifiuti in Piemonte e/o coinvolte in attività di cooperazione in questo ambito nel Sahel.
Si tratta di una strategia innovativa, perché mette in sinergia attori di diversa natura: diversità preziosa per capitalizzare le buone pratiche, elaborare idee e approcci originali e dare risposte ancora più efficaci e adeguate.
Nell’ambito del Tavolo Ambiente, Piemonte & Sahel, la LVIA realizza delle attività in Burkina Faso e in Senegal
Il Tavolo, a regia regionale, è condotto da LVIA, d’intesa con le Ong CISV e RETE
Le attività realizzate in Senegal da LVIA:
A Thiès: campagna di installazione di fosse biologiche familiari (20) fabbricate in plastica riciclata nei quartieri più degradati e non serviti dalla rete fognaria: quartiere di Darou Salam (10 fosse) che tra tutti è quello che maggiormente soffre di un degrado ambientale e socio-economico; azioni dimostrative in altri 7 quartieri: Thialy (3 fosse), Kawsara (2 fosse), Jung, Mbour 1, Cité Niakh, Medina Fall e Som (1 fossa ciascuno). L’installazione delle fosse è stata supervisionata dagli Agenti del Servizio d’Igiene i quali si sono anche occupati della sensibilizzazione delle famiglie (in prevalenza donne) sulla corretta manuntezione delle fosse e di monitorarne le modalità di utilizzo.
Inoltre, la LVIA ha realizzato:
- uno studio di capitalizzazione sui progetti di valorizzazione dei rifiuti plastici in Burkina Faso, Senegal, Mozambico e Mauritania;
- la pubblicazione “Proteggere l’ambiente valorizzando i rifiuti: la gestione dei rifiuti plastici nelle città africane”
- ha collaborato alla redazione delle pubblicazioni, realizzate nel quadro del Tavolo Ambiente, relative alle esperienze dell’Ong Cisv in Benin, di Recosol a Niamey (Niger) e della Regione Piemonte nel settore ambientale nel Sahel;
- ha organizzato l’atelier “Rifiuti e governance delle città” (Torino, ottobre 2009).