Descrizione del progetto
Il progetto è stato proposto sulla base della programmazione di ECHO nel Corno d’Africa, attraverso i suoi orientamenti di politica in materia di Riduzione del Rischio di Catastrofi del 2013, che si concentra sulla riduzione dei rischi per le comunità locali attraverso il rafforzamento della resilienza e il coordinamento dei diversi interventi di risposta all’emergenza e di sviluppo a lungo termime. Questa iniziativa è infatti strettamente connessa con l’altra iniziativa LVIA sostenuta dall’Unione Europea nella stessa area, la Regione Afar.
L’intervento di risposta all’emergenza previsto da questo progetto è infatti in linea con le linee guida internazionali e nazionali, che insistono sulla forte necessità di collegare gli interventi umanitari alle azioni di sviluppo. Le famiglie e le comunità più vulnerabili dell’area sono posti al centro dell’intervento, in modo che possano partecipare e contribuire a tutto il processo, a partire dalla progettazione fino alla fase di valutazione, in modo da assicurare un impatto a lungo termine.
Il governo regionale e gli uffici settoriali delle amministrazioni locali (woreda), vale a dire quello pastorale/agricolo, quello della salute e quello dell’acqua, svolgeranno un ruolo di primo piano nel sostenere le istituzioni della società civile.
Beneficeranno direttamente dell’intervento anche le donne, i giovani e i bambini. Il progetto si adopererà per istituzionalizzare meccanismi e pratiche di Riduzione del Rischio di Catastrofi nelle woreda in cui si interviene, attraverso la creazione di unità di gestione del rischio di catastrofi a livello di comunità, lavorando con le istituzioni tradizionali locali, impegnandosi in varie piattaforme promosse dal governo e condividendo buone prassi e lezioni apprese.
Obiettivi e attività
Il progetto vuole contribuire alla costruzione della resilienza (capacità della comunità di reagire positivamente ad uno shock) e alla riduzione della vulnerabilità delle popolazioni della regione Afar.
Obiettivo specifico è migliorare la qualità e quantità di servizi per la salute, per la nutrizione, per l’acqua/igiene delle famiglie vulnerabili che vivono in Afar.
Le attività principali del progetto, per quanto riguarda gli ambiti di cui LVIA si occupa direttamente, sono:
- istituire/rafforzare i comitati di riduzione del rischio di catastrofi a livello delle comunità locali, produrre piani d’emergenza e sostenerne l’integrazione nei piani di sviluppo annuali a livello di woreda;
- stabilire e/o rafforzare il database comunitario per l’analisi dei dati di allarme precoce e il collegamento con il sistema di allerta precoce a livello di woreda;
- valorizzare le istituzioni e le strutture locali per accrescere le conoscenze e le pratiche di Riduzione del Rischio di Catastrofi
- installazione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana nelle scuole e/o nelle strutture sanitarie;
- ristrutturazione di punti d’acqua (pozzi superficiali);
- espansione delle condotte d’acqua presso scuole e strutture sanitarie e monitoraggio della qualità dell’acqua per i sistemi idrici che verranno riabilitati/costruiti dal progetto;
- costruzione di latrine dotate di lavandini per il lavaggio delle mani e costruzione di fosse settiche per lo smaltimento dei rifiuti presso le istituzioni sanitarie
- realizzazione di campagne di sensibilizzazione CLTS per sostenere la costruzione di latrine e di lavandini presso le famiglie
Beneficiari
Sono interessati dall’intervento 3.800 pastori e agricoltori/pastori della regione Afar, in particolare (per quanto riguarda l’intervento specifico di Lvia) delle Woreda di Dewe e Telalak.
Informazioni progetto
STATO PROGETTO
Concluso
DOVE
Etiopia, Regione Afar
SETTORE
Idrico
BUDGET
308.000 euro
PARTNER E FINANZIATORI
Save the children, AMREF, Vétérinaires Sans Frontières Germany (VSF-Germany), ECHO, Ministero Affari Esteri
BENEFICIARI
3.200 Persone
QUANDO
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Etiopia
