Fino a quando le donne non avranno un reale accesso a possibilità formative e scolastiche, così come a fonti di reddito stabili, non potranno decidere liberamente della propria vita. In Etiopia, accade che le donne siano costrette a sposarsi con uomini che non hanno scelto; in alcuni contesti vengono fisicamente punite se non rispettano i dettami familiari, così come se hanno rapporti sessuali con partner di loro scelta. Le donne vengono spesso ostacolate nell’accesso ai centri sanitari su questioni di salute riproduttiva: i familiari e i capi tradizionali non vedono di buon occhio queste strutture per mancanza di conoscenza, ragioni culturali e religiose.

L’Associazione Sisters’ Self-Help è una ong etiope fondata da decine di donne ex-prostitute. Attualmente l’associaizone conta 370 membri e intende promuovere dei cambiamenti comportamentali contro la diffusione dell’Hiv/Aids, dare cura e supporto alle donne che hanno contratto il virus Hiv e iniziarle ad attività generatrici di reddito: garantendo un autosostenatmente economico, queste donne non dovranno più prostituirsi.
Da questa attività è nata una cooperativa, legata all’associazione, che aiuta le componenti a tutelarsi dall’Hiv e nella gestione dei guadagni generati dalle attività economiche a cui sono state iniziate.
Oltre a LVIA, che supporta l’implementazione delle attività di Sisters’ Self-Help, altri attori sono stati coinvolti come le autorità locali e le organizzazioni di base, per migliorare l’impatto sulla società locale.