• contribuire a contrastare le diverse forme di povertà emergenti sviluppando un sistema di azioni coordinate di lotta allo spreco/promozione del recupero con un approccio “home and community based”, facenti perno sulle relazioni di quartiere, di vicinato, di prossimità ed alimentando forme di welfare comunitario e relazionale in grado di attivare risposte bottom up rapide, efficaci, complementari, innovative.

Risultati:

• 4 spazi fragili hanno ridotto il loro stigma, sono più attrattivi, hanno coinvolto persone di estrazioni sociali/origini diverse in momenti di bellezza sociale
• 2400 persone hanno sperimentato occasioni di condivisione, godendo dei beni in circolo e diventando protagonisti di un nuovo modo di approcciare relazioni, territorio
• 2400 cittadini fragili hanno direttamente beneficiato delle azioni; le 4 comunità (residenti, fruitori occasionali/stabili, 12 esercizi locali, 8 nuove associazioni) vivono spazi più coesi e relazioni più fitte
• 5000 cittadini sono sensibilizzati ad un nuovo approccio di condivisione
• 38 eventi realizzati così strutturati:

• 15 eventi Arte Migrante, momenti artistici diversamente declinati a seconda del territorio, aperti a tutti dove, dal talento di artisti migranti coinvolti, si è stimolata la libera espressione della comunità locale
• 9 Boutique di cortile/di piazza (almeno 2 per ogni territorio), eventi pubblici dove – in aree allestite come salotti – sono stati scambiati abiti smessi intercettati dal progetto e intrecciate relazioni tra le persone in uno spazio di bellezza/convivialità
• 6 esperienze di retake: a San Salvario, con azioni comunitarie di pulizia degli spazi e miglioramento del decoro urbano; a Lucento, con azioni comunitarie di pulizia/abbellimento degli spazi verdi; presso l’Ex Villaggio Olimpico con la costruzione comunitaria di elementi di arredo urbano temporaneo, usando materiali di scarto
• 3 sperimentazioni di spigolatura sociale, condotte a Vigone, Roddi e Pianezza, con raccolta in campo  di zucchine, insalata e uva, beni scartati dai produttori, ma sani, e successiva redistribuzione sulle aree target
• 5 momenti conviviali (2 pranzi, 1 cena, 2 merende) dove sono stati condivisi i prodotti spigolati e quelli ottenuti tramite 15 azioni di recupero beni invenduti presso 12 esercizi commerciali delle aree target

• Progettata e attivata on line la piattaforma web della Comunoteca (https://comunoteca.obiettivofraternita.org/)  dove – da una mappa interattiva – è possibile gratuitamente dare o trovare beni (abiti, oggetti di uso domestico, mobili) favorendo la condivisione e la circolarità degli scambi.