Le azioni:

• analisi del contesto realizzato dalle due equipe di giovani a seguito del percorso formativo di 5 incontri (aprile-maggio) con l’utilizzo sia di strumenti classici, sia quelli più innovativi della sociologia e dell’antropologia culturale (strumenti per la mappatura partecipata e il community engagement);
• elaborazione di una ricerca etnografica grazie al supporto dell’associazione CICSENE. Il documento prodotto ha reso possibile conoscere e capire i bisogni e le necessità dei residenti dei quartieri al fine di trovare spazi concreti di partecipazione dove far crescere le proprie idee di bellezza sociale.
• 10 interventi di “bellezza sociale” progettati e partecipati con i cittadini nelle due aree di progetto
• Studio e realizzazione di un toolkit metodologico e di una piattaforma contenente le mappe virtuali di Social Beauty

I risultati attesi:

• 1 piattaforma che contiene le fasi e i risultati di percorsi di partecipazione alla scoperta della bellezza sociale nei 2 territori del progetto;
• 20 giovani NEET (20-35 anni) occupati nelle equipe di progetto;
• 400 giovani e 1.000 persone in totale coinvolte nei processi di partecipazione;
• 2 quartieri, 10 luoghi di culto, 20 associazioni, 2 centri aggregativi, 50 negozi e 30 locali della movida coinvolti in 10 attività di animazione e dialogo strutturato per far emergere problemi e soluzioni condivise nel quartiere;
• 1 toolkit metodologico diffuso per replicare il processo in altri contesti urbani
• E’ aumentata la coesione sociale: sono rafforzate le reti sociali informali e i processi decisionali ad opera dei residenti.
• E’ aumentata la condivisione informale per far incontrare persone con diversa estrazione sociale e stili di vita, che vivono diverse problematiche per far emergere le risorse e i punti di cui ognuno e portatore.
• Sono accresciute le buone pratiche di vicinato, dei servizi di solidarietà e di mutuo aiuto con un forte valore aggiunto per il tessuto sociale.