Descrizione del progetto
La presente iniziativa si sviluppa nella zona del Saluzzese, in provincia di Cuneo, nei Comuni di Saluzzo, Verzuolo, Lagnasco e Costigliole Saluzzo.
Qui si trova il più importante polo ortofrutticolo del Nordovest d’Italia. L’impiego stagionale in agricoltura è un fenomeno strutturale nella zona ed è cresciuto con il progressivo ampliamento delle superfici destinate alla frutticultura.
Un tempo il reclutamento avveniva, oltre che tra i residenti, tra gli studenti del territorio; successivamente vi è stato l’afflusso di raccoglitori stagionali italiani provenienti dalle regioni meridionali, poi è stata la volta di lavoratori giunti dall’Europa dell’Est, finché nel 2009 hanno fatto la loro prima comparsa i migranti di origine africana, che ora costituiscono un poderoso “esercito bracciantile” a disposizione delle aziende agricole locali.
Dal 2013, l’ondata migratoria composta da migranti forzati provenienti dall’Africa ha prodotto, nella stagione agricola saluzzese, un’offerta di lavoro composta da persone richiedenti asilo, rifugiati politici o titolari di protezione umanitaria: un target nuovo rispetto al fenomeno iniziato nel 2009 e che presenta vulnerabilità ancora maggiori.
Si può stimare che oltre il 15-20% dei migranti che ogni estate giungono sul territorio saluzzese per la ricerca di un lavoro stagionale in agricoltura appartenga a questo target.
Un’abbondante offerta di manodopera, di gran lunga superiore alla domanda, induce i migranti stessi ad accettare condizioni di ingaggio a loro più̀ sfavorevoli rispetto a quelle previste dai contratti in vigore, sia per quanto riguarda la flessibilità̀ oraria che la retribuzione e la copertura previdenziale. Tra i problemi più gravi per i braccianti, vi è quello abitativo.
Il progetto “Coltivare accoglienza” presenta un’elevata utilità sociale, ed è volto ad affrontare un dramma al quale si assiste da molti anni in occasione della stagione agricola. Al contempo, favorisce le condizioni per promuovere migliori soluzioni (nel breve e nel medio periodo) di inclusione e coesione sociale sul territorio.
Obiettivo del progetto
Obiettivo fondamentale del progetto è quello di promuovere l’inclusione sociale dei lavoratori agricoli stagionali, migliorandone le condizioni alloggiative e restituendo loro dignità, favorendo un riconoscimento reciproco tra la comunità di accoglienza e il singolo lavoratore. Grazie alle relazioni che il progetto riuscirà a suscitare, prenderanno forma iniziative capaci di favorire lo sviluppo della comunità attraverso la socializzazione dei bisogni e la costruzione di opportunità co-progettate di aggregazione.
Il presente progetto, oltre che a partire dall’analisi di contesto svolta con gli attori impegnati sul campo, intende basarsi sull’analisi e studio di buone pratiche già in essere a livello nazionale, anche piemontese.
Le attività coinvolgono con un approccio partecipato bottom-up, i migranti e le comunità locali.
Attività:
MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI ALLOGGIATIVE E DI ACCOGLIENZA
LVIA, in accordo con la CARITAS di Saluzzo, acquisterà e distribuirà alle strutture di accoglienza nei Comuni di Saluzzo, Verzuolo, Lagnasco e Costigliole Saluzzo:
- un KIT “materiale per un’adeguata accoglienza” composto da biancheria per la casa, abbigliamento per il lavoro, dpi anticovid, alimenti;
- un KIT di “arredi essenziali per le strutture”, comprendente anche materiale per la pulizia e la sanificazione.
CAPACITY BUILDING PER I RIFUGIATI ACCOLTI IN ACCOGLIENZA DIFFUSA
Il progetto sostiene e accompagna i beneficiari con processi di mediazione offrendo strumenti concreti per migliorare la gestione degli spazi comuni, la cura della casa e della persona, l’orientamento alle opportunità e i servizi offerti dal territorio.
Gli operatori di progetto svolgono attività di supporto all’inserimento alloggiativo, per migliorare le relazioni tra rifugiati braccianti agricoli, al fine di favorire il dialogo, l’ascolto e promuovere una convivenza pacifica all’interno delle strutture.
EMPOWERMENT DI COMUNITA’ E INTEGRAZIONE
LVIA e la CARITAS di Saluzzo da sempre sono attive nelle comunità locali e godono di un’ampia fiducia: attraverso le proprie azioni di volontariato accompagnano la solidarietà locale nei confronti di persone svantaggiate, educano e sensibilizzano studenti e professori a scuola, raccolgono risorse a sostegno di progetti di cooperazione internazionale. Tali relazioni costituiscono terreno fertile per consolidare nelle comunità di accoglienza un accrescimento di consapevolezza e di giustizia sociale nei confronti dei rifugiati accolti al fine di promuovere la loro integrazione.
Si prevede di:
- Organizzare incontri periodici nelle strutture di accoglienza e nella sede di Caritas Saluzzo, ad opera degli operatori di progetto. Verranno illustrate le possibilità di accesso ai servizi di base locali, quali sportello lavoro, sanitario (gestito da medici volontari), socio-psicologico.
- Verranno realizzati inoltre incontri sul territorio dei 4 Comuni, grazie ai quali verrà realizzata la mappatura, l’individuazione e l’empowerment di cittadini residenti motivati a favorire processi di inclusione e integrazione dei braccianti agricoli rifugiati accolti presso le accoglienze diffuse (famiglie, giovani, parrocchie, gruppi locali).
- Formazione per 4 gruppi locali per la realizzazione di iniziative di inclusione. L’empowerment dei 4 gruppi locali coinvolti (3 persone per gruppo) si avvarrà anche della presentazione dell’analisi e studio di buone pratiche già in essere a livello nazionale.
SVILUPPO DI COMUNITA’
Lo sviluppo di comunità si propone di sostenere coloro che vivono in situazioni insoddisfacenti, in questo caso rifugiati vulnerabili destinatari, per modificarle in relazione ai propri bisogni e desideri. Questo diventa possibile attraverso l’avvio di processi di coinvolgimento e partecipazione sociale che favoriscano la crescita del senso di responsabilità verso la propria comunità, l’acquisizione di competenze e la creazione di reti e connessioni tra i soggetti che iniziano a sentirsi comunità.
Si prevede di:
- Organizzare momenti di incontro e socializzazione co-progettati tra rifugiati braccianti agricoli e le comunità ospitanti, per favorire legami affettivi, vicinanza e solidarietà.
- Organizzare iniziative co-progettate con i 4 gruppi locali e rispondenti ai bisogni analizzati e alle opportunità offerte dal territorio (ad es. azioni di manutenzione collettiva spazi pubblici, momenti di festa, occasioni auto-organizzate per accrescere le competenze linguistiche dei destinatari ecc.).
DIFFUSIONE E DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI
Si prevede di organizzare momenti pubblici in occasione delle principali sagre e festival locali (Fruttinfiore, Fiera di San Chiaffredo di Saluzzo ecc.), al fine di far emergere le buone pratiche di accoglienza/lavoro e diffondere modelli di integrazione e sostenibilità già sperimentati e messi in atto in altre aree del territorio italiano, fare luce sul fenomeno migratorio in occasione della stagione agricola, creare informazione e sensibilizzazione sulle criticità legate all’attuale sistema di accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali, raccogliere proposte e contributi da parte di cittadini, amministratori e aziende agricole, sensibilizzare la cittadinanza sulla possibilità di intraprendere percorsi di accoglienza diffusa nelle proprie abitazioni.
In occasione di tali eventi pubblici, è consegnato un “KIT INFORMATIVO” alle realtà locali interessate ad attivare accoglienza diffusa/lavoro, presentando anche l’analisi e lo studio di buone pratiche presenti sul territorio nazionale e piemontese. Alle aziende agricole viene offerto altresì supporto e accompagnamento da parte di Caritas e LVIA.
Beneficiari
Beneficiari diretti:
200 rifugiati e migranti braccianti agricoli.
Beneficiari indiretti:
400 persone tra famiglie, giovani (afferenti a scout, gruppi parrocchiali, consulte giovanili, ecc.), amministratori locali, cittadini attivi residenti nei 4 Comuni coinvolti.
Informazioni progetto
STATO PROGETTO
Conclusi
DOVE
Piemonte, provincia di Cuneo: Comuni di Saluzzo, Verzuolo, Lagnasco e Costigliole Saluzzo.
SETTORE
Accoglienza e inclusione di rifugiati e migranti
FINANZIATORI e BUDGET
Partner: CARITAS di Saluzzo
Finanziatore: Presidenza del Consiglio dei ministri con il fondo dell’8 per mille dell’IRPEF devoluto dai cittadini italiani alla diretta gestione statale
Budget 39.042,00€
BENEFICIARI
Beneficiari diretti: 200 rifugiati e migranti braccianti agricoli.
Beneficiari indiretti: 400 persone tra famiglie, giovani (afferenti a scout, gruppi parrocchiali, consulte giovanili, ecc.), amministratori locali, cittadini attivi residenti nei 4 Comuni coinvolti.
QUANDO
1 febbraio 2022 – 30 aprile 2023
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