Guinea Conakry

La presenza della LVIA in Guinea Conakry risale all’aprile 2005 quando, a seguito dell’invito da parte della Fondazione Giustizia e Solidarietà, i suoi rappresentanti unitamente a quelli della ONG CISV, sono stati accompagnati in una missione che ha avuto lo scopo di identificare eventuali ruoli e compiti da assegnare alle due organizzazioni nell’ambito delle attività del FOGUIRED (Fondo Guineo-Italiano di Riduzione del Debito) per favorire, da un lato, l’esecuzione del suo mandato e, dall’altro, l’identificazione di eventuali margini di collaborazione per la creazione di partenariati duraturi in Guinea.

Contemporaneamente, LVIA e CISV, sempre in consorzio, hanno ottenuto altri finanziamenti dall’Unione Europea per la creazione di un Centro di Trasformazione e Valorizzazione dei Rifiuti Plastici e portare avanti un percorso pluriennale di rafforzamento delle organizzazioni contadine, e in particolare della FUMA, che è la Federazione delle Unioni dei Produttori Orticoli dell’Alta Guinea.

Nel 2014, la malattia del virus di ebola scoppia in Guinea, e in un anno le vittime sono state quasi 4.000. La malattia, oltre a minare la salute delle persone, ha minato il già fragile sistema sociale ed economico del Paese ed LVIA, rimasta nel Paese, è intervenuta con dei programmi per supportare la produzione agricola nelle aree rurali, dove le conseguenze dell’Ebola stavano peggiorando la situazione di povertà di migliaia di famiglie.
Qualche anno fa, le attività del Consorzio si sono focalizzate anche in ambito urbano dove le nuove e crescenti povertà colpiscono soprattutto le fasce più deboli ed emarginate della società. È nato così con il finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il progetto INSTRADA, realizzato nella capitale Conakry e nelle città di Kindia e Labé. Terminato a fine 2018, con il progetto è stato avviato un importante lavoro con le ong locali e con le istituzioni governative, finalizzato ad attivare un programma di Protezione Sociale ed a realizzare percorsi di inclusione sociale di alcune fasce deboli: bambini di strada, raccoglitori di rifiuti, donne che si prostituiscono, persone con malattie mentali.