MANGIA, CHE DIVENTI GRANDE!” Chi di noi non se l’è sentito dire da mamme e nonne?
Con questa frase che esprime la preoccupazione di tutte le mamme del mondo, LVIA ha lanciato la Campagna “Mangia, che diventi grande! Aiuta una mamma del Burkina Faso a far crescere il suo bambino”, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre 2015) a sostegno delle attività di lotta alla malnutrizione infantile in Burkina Faso.
Combattere la malnutrizione infantile significa salvare la vita dei più piccoli, permettere ai bambini di crescere in salute e incidere positivamente sulla vita e lo sviluppo di intere comunità per generazioni. Significa non solo mangiare cibo in quantità sufficiente, ma anche e soprattutto mangiare alimenti nutrienti e vari.
Per combattere la malnutrizione, però, è necessario intervenire tempestivamente perché, se non curata in tempo, una forma grave di malnutrizione causa danni permanenti che il bambino subirà per tutta la vita.
I primi 1.000 giorni di vita sono per lo sviluppo fisico e intellettuale del bambino, un periodo fondamentale e insostituibile. Se in questo tempo vengono a mancare gli elementi nutritivi, il bambino avrà un ritardo nella crescita.
Non potrà raggiungere buoni risultati a scuola, sarà un adulto con forti difficoltà nella vita lavorativa, si affaticherà e ammalerà facilmente nella vita di tutti i giorni. Non sarà mai del tutto autonomo e dovrà essere preso in carico dalla famiglia e dalla società. Una bimba colpita da malnutrizione grave sarà una mamma che darà alla luce bambini piccoli e con problemi di sviluppo.
La malnutrizione ha delle conseguenze nel futuro e passa da una generazione all’altra. La malnutrizione allora diventa anche una malattia della società, oltre che delle persone.
LVIA in risposta alla malnutrizione
Le attività di lotta alla malnutrizione infantile che LVIA sta realizzando in Burkina Faso, dal 2012, nella Regione del Centre-Ouest, hanno già prodotto dei risultati concreti:
- Ridotto da 15mila a 11mila il numero di bambini colpiti da malnutrizione acuta severa;
- 300 mila bambini ogni trimestre sono monitorati con la misurazione della circonferenza brachiale: gli animatori vanno nei villaggi per intercettare i bimbi malnutriti e indirizzarli alle strutture sanitarie dove ricevono trattamenti adeguati con il supporto del progetto;
- 27mila bambini gravemente malnutriti sono stati presi in cura presso le strutture sanitarie locali; i progetti hanno rafforzato lecapacità del personale medico nell’identificazione e cura dellamalnutrizione infantile;
- Diminuita dall’11% all’8% l’incidenza della malnutrizione acuta severa: grazie al lavoro di identificazione tempestiva deibimbi ai primi stadi della malnutrizione e invio repentino dei casipiù gravi alle strutture sanitarie locali;
- Migliorata la qualità dell’alimentazione dei bimbi: grazie al coinvolgimento delle mamme, che sono state informate e formate per la preparazione di pasti nutrienti utilizzando semplici ingredienti locali disponibili in Burkina Faso, come le vitamine del frutto del baobab e della papaia.
Le attività sono realizzate con l’ong Medicus Mundi Italia e vari partner locali, grazie ai finanziamenti del Dipartimento dell’Unione Europea per le Emergenze (ECHO) e del Ministero Affari Esteri Italiano.