Giov, 01/09/2011
580 Km di acquedotti per oltre 200 mila persone. Sostegno ai Dipartimenti idrici regionali e formazione dei tecnici locali. Sono alcuni frutti dell’impegno in Kenya della LVIA, impegnata nel paese africano per affrontare uno dei principali problemi vissuti dalla popolazione: la mancanza d’acqua. Nella regione del Meru, in particolare, l’impegno attuale della LVIA si sta concretizzando nell’estensione di un acquedotto, la realizzazione di sistemi di filtraggio e potabilizzazione e la formazione di tecnici idrici locali.
La grave siccità che sta colpendo il Corno d’Africa è arrivata anche in queste aree, dove, per mitigare la crisi, la LVIA sta ulteriormente rafforzando il lavoro nel settore idrico. «Un impegno che – spiega il presidente della LVIA Alessandro Bobba – vuole essere una risposta all’emergenza ma che, nel lungo periodo, è finalizzato a rinforzare le strutture e le capacità locali per scongiurare crisi future, in una prospettiva di sviluppo».
Un’attività intensa, ma che necessita un impegno ulteriore, soprattutto con l’arrivo di migliaia di profughi dai paesi confinanti. «Nel solo distretto di Merti, regione di Isiolo, ho potuto constatare come nelle ultime settimane siano entrate 10 mila persone, di cui due terzi somali provenienti da Wajir e Garissa, e un terzo etiopi da Borana e Gabbra» riporta Bobba, rientrato da una missione nel paese. La conseguente pressione sulle risorse idriche della regione è notevole: «Il principale fiume dell’area è in secca – spiega Enrico Gorfer, responsabile LVIA in Kenya – Gli invasi si sono prosciugati e i pozzi più profondi, dai quali ancora si riesce ad estrarre l’acqua, sono sottoposti a forti livelli di stress: i sistemi di pompaggio lavorano per moltissime ore al giorno e molti sono ora fuori uso. Bisogna ripararli con urgenza».
La LVIA si sta mobilitando per rispondere velocemente all’emergenza idrica, attraverso la fornitura d’acqua con
autobotti e la riparazione delle strutture nei distretti di Merti-Sericho della regione di Isiolo. Interventi che andranno a beneficio di oltre 4 mila persone. Ma l’attenzione va necessariamente anche ad azioni che continuino con un impatto positivo anche dopo l’emergenza, con la costruzione di infrastrutture idriche e igienico-sanitarie nei villaggi che ancora ne sono privi e azioni a beneficio delle comunità pastorali volte a preservare il bestiame, fonte vitale di sostentamento.
Tutti possono sostenere l’attività della LVIA attraverso una donazione con Causale “emergenza siccità Corno d’Africa” su c\c presso Banca Etica
IBAN: IT49 L050 1801 0000 0000 0106 428
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o su c/c postale n. 14343123
Intestazione: LVIA – Associazione Internazionale Volontari Laici
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C.so IV Novembre, 28 – 12100 Cuneo