Contrasto allo spreco alimentare al mercato di Cuneo

Di Domenico Santoro – Servizio Civile LVIA

Il 2024 c’è stato un aumento di circa il 10% dello spreco alimentare in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Waste Watcher International, nell’anno passato vi è stato uno spreco pro capite di oltre 32 kg di cibo. La situazione è critica considerando che, secondo l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030, questo consumo dovrebbe ridursi di 13 kg entro fine 2029.
Tra le diverse cause di spreco alimentare vi è la gestione del cibo a livello domestico: è pertanto importante continuare a svolgere un’attività di sensibilizzazione ed educazione rispetto agli accorgimenti che possiamo implementare nella quotidianità per contribuire alla lotta allo spreco. Anche a livello di distribuzione gli sprechi sono elevati: gli standard della GDO spesso impongono che siano scartati alimenti buoni (prevalentemente frutta e ortaggi) solo per un canone estetico non rispettato.

LVIA svolge da anni attività di sensibilizzazione sul tema dello spreco alimentare e nel 2021 ha avviato il progetto Nutrire l’Inclusione che, sul modello del Banco Alimentare, ha permesso di recuperare e distribuire più di 13 tonnellate di cibo invenduto dai banchi del mercato coperto di piazza Seminario a Cuneo.
Nonostante il progetto sia ufficialmente terminato nell’ottobre 2022, l’impegno costante di volontari e commercianti continua ad alimentare questa iniziativa, che tutt’oggi è attiva ogni martedì e venerdì.

Nel 2024, la raccolta ha permesso di recuperare oltre 3,7 tonnellate di frutta e verdura, nonché una piccola quantità di altri generi alimentari quali pane e uova, grazie al supporto di commercianti e volontari.
Le eccedenze raccolte vengono poi redistribuite a persone in situazione di vulnerabilità: solo nel 2024, sono 300 le persone che hanno potuto beneficiare di questo supporto, insieme alla Caritas e ad associazioni del territorio che si occupano di distribuzione di beni di prima necessità.

Altro obiettivo dell’iniziativa è di favorire l’inclusione sociale. Una parte dei volontari coinvolti nelle attività di recupero è rappresentata infatti da persone con background migratorio che, in attesa di un’occupazione, partecipano al progetto in maniera volontaria, con entusiasmo, raccontando le proprie storie ed ambizioni e favorendo una maggiore coesione sociale.

Vi raccontiamo qui di seguito le storie di due giovani che spesso si impegnano come volontari al mercato:

Mi chiamo Abdoulaye, ho 20 anni e vengo dal Mali. Nel tempo libero mi piace andare alla biblioteca di Cuneo per leggere libri di matematica, una materia che mi appassiona molto. Amo anche trascorrere del tempo a casa, cucinando e rilassandomi. Mi piace andare al mercato: sono una persona curiosa e mi interessa imparare nuovi termini italiani legati al cibo. Mi piace anche chiacchierare con gli altri volontari e ascoltare le loro storie — è un modo bello per conoscere persone nuove e, allo stesso tempo, praticare la lingua. Spero di poter trovare presto un lavoro.

 

Mi chiamo Muna e vengo dalla Somalia. Ho 23 anni. Sono arrivata a Cuneo nel gennaio 2024 e ho frequentato la scuola di italiano presso il centro SAI. Ora frequento il secondo anno e vorrei prendere il certificato A2. Mi piace partecipare al mercato, anche perché ho l’occasione di parlare in italiano con volontari e beneficiari. In futuro mi piacerebbe vivere in un paesino vicino a Cuneo e lavorare nel campo dell’assistenza agli anziani.