Promuovere un’alimentazione sostenibile in Guinea
LVIA, attraverso il progetto “Diversificazione agricola sostenibile e orticoltura“, finanziato dal Fondo “8×1000” della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, sta portando avanti un’importante iniziativa nelle Prefetture di Dalaba e Pita, in Guinea. L’obiettivo è promuovere un’alimentazione sana e sostenibile, sensibilizzando le famiglie sull’importanza di consumare prodotti locali e tradizionali, supportando al contempo la produzione agricola.
Un componente importante del progetto si concentra proprio sull’educazione alimentare, proponendo alternative fresche e naturali, preparate con ingredienti locali, per un’alimentazione nutriente che possa contrastare la malnutrizione infantile.
Il Ricettario dei Vegetali Tradizionali Africani
Una componente fondamentale del progetto riguarda la valorizzazione degli AIV (African Indigenous Vegetables), ovvero i vegetali tradizionali africani, come l’amaranto, la moringa e le foglie di gombo. Questi vegetali, endemici di alcune regioni dell’Africa e noti per il loro valore nutrizionale, vengono proposti come un’alternativa sana e gustosa ai vegetali importati.
LVIA ha collaborato con Cheffe Yaya, una delle chef gastronomiche più rinomate della Guinea, per creare un ricettario che raccoglie 15 ricette originali, di cui 10 più semplici destinate alle famiglie e 5 più sofisticate, pensate per i professionisti della ristorazione. Queste ricette, che valorizzano i vegetali tradizionali, saranno distribuite gratuitamente nelle Prefetture di Dalaba e Pita, con l’obiettivo di promuovere un consumo regolare di questi ingredienti ricchi di micronutrienti.
Un approccio integrato per il futuro
Il progetto prevede numerose sessioni formative teoriche e dimostrazioni culinarie nei 20 distretti delle Prefetture di Dalaba e Pita, dove le famiglie possono imparare a preparare piatti nutrienti per neonati e bambini piccoli utilizzando vegetali tradizionali locali, come la zucca, il baobab, la banana e la pasta di arachidi. Tra le ricette che si sperimentano c’è ad esempio una pappa composta da zucca e frutto del baobab oppure banana con pasta di arachidi.
Sebbene le pappe in polvere industriali attraggano per la loro praticità e per il risparmio di tempo, le ricette fatte in casa con ingredienti locali offrono numerosi benefici. Sono più economiche, più nutrienti, prive di additivi chimici, supportano i produttori locali, riducono l’inquinamento legato al trasporto e generano meno spreco di risorse.
Una recente indagine indipendente ha evidenziato come le paste industriali per bambini di un noto marchio presente in Guinea, tendano a superare i livelli di zucchero raccomandati per i neonati, sollevando perplessità sui reali benefici di questi prodotti per la salute dei più piccoli. (leggi un articolo di approfondimento pubblicato su Le Monde ).
Il progetto dimostra come la valorizzazione delle risorse locali contribuisca significativamente a migliorare la salute e la sicurezza alimentare delle comunità.