In Mali per combattere la malnutrizione infantile

Semi testardi di pace crescono in Mali, nonostante le violenze portate nella zona saheliana da formazioni terroristiche fondamentaliste, che negli ultimi hanno provocato distruzioni e fughe dai villaggi.
Una situazione aggravata da due recenti colpi di stato. Il governo militare ha rotto con il tradizionale alleato francese e cerca nuovi riferimenti internazionali. Intanto non convoca nuove elezioni e la debolezza dello stato dà nuovo spazio alle formazioni terroristiche che gradualmente si trasformano in bande di predoni e provocano nuovi sfollati.
Nonostante queste difficoltà continua l’intervento di LVIA che insieme a CISV e WeWorld GVC, sviluppano un intervento per migliorare la resilienza dei territori di GAO e di Mopti, assicurando la presenza dei servizi sanitari, nonostante l’emergenza, contrastando la malnutrizione soprattutto infantile e migliorando la sicurezza alimentare.

Per fare questo sono state individuate aree nelle quali è stato promosso a cura di LVIA un approfondito lavoro di sensibilizzazione comunitaria intorno ai temi della salute e della nutrizione. Con l’aiuto di persone-risorsa in ogni villaggio, le mamme ricevono corsi sulle proprietà nutritive dei cibi e sulle modalità migliori di cucinarli. Inoltre, vengono messe in grado di effettuare un primo monitoraggio sullo stato di nutrizione dei bambini, utilizzando i braccialetti MUAC che misurando la circonferenza dell’avambraccio permettono con semplicità una prima individuazione dei casi di malnutrizione. Per questi intervengono gratuitamente i centri di salute territoriale che coordinano l’intervento, riabilitati dal progetto e dotati di acqua potabile ed energia solare e di motoambulanze per le urgenze.

Una dimostrazione culinaria per imparare a preparare pasti nutrienti con i prodotti locali

Per intervenire nei periodi di maggiore vulnerabilità alimentare, cioè quando terminano le scorte dell’anno precedente e non è ancora pronto il nuovo raccolto, WeWorld GVC organizza un intervento finanziario che distribuisce voucher alle famiglie che soffrono maggiormente di questa situazione. L’identificazione di queste famiglie avviene attraverso una consultazione trasparente guidata dalla stessa comunità che include famiglie sfollate e non sfollate, in un interessante esercizio di cittadinanza.

Sulla prospettiva infine lavora il CISV, per migliorare la sicurezza alimentare con gruppi di donne contadine, riabilitazione di terreni, distribuzione alle famiglie di sementi e coppie di capre per la riproduzione, che permettono in un contesto impoverito dalla violenza di ricreare condizioni di stabilità e sostenibilità futura anche dal punto di vista della produzione alimentare.

Il progetto SURE è realizzato da LVIA con CISV e We Wolrd GVC ed è finanziato da AICS – programma AID 12289