Il dialogo interreligioso per creare ponti ed abbattere le barriere del pregiudizio
Il 24 ottobre 2022 Giacomo, Ilham e Samara, sono partiti da Torino, per partecipare allo scambio con altri giovani, tra i 18 e i 30 anni, per avviare un dialogo interreligioso nell’ottica di creare ponti ed abbattere le barriere del pregiudizio. Lo scambio è stato promosso all’interno del progetto Erasmus+ “Interreligious Dialogue” guidato dall’Associazione Peace Action Community Estonia con altre 5 associazioni tra cui LVIA.
Questo incontro è avvenuto in Estonia – più precisamente in un piccolo villaggio chiamato Ramsi, non lontano dalla città di Tallin – dove i 25 partecipanti, provenienti da Bulgaria, Estonia, Francia, Italia e Turchia, hanno dialogato sulle proprie caratteristiche culturali, tradizionali e religiose. Lavorando in gruppi, i ragazzi hanno creato un piano d’azione specifico per migliorare il dialogo interculturale. I giovani, una volta finito lo scambio, si sono impegnati ad organizzare degli incontri nelle proprie comunità, nelle scuole o nei centri giovanili per riportare le discussioni e condividere le buone esperienze e la ricchezza che emerge dal confronto con persone di altre religioni e di altre culture.
“Le due animatrici, Bea e Nora, ci facevano fare ogni giorno attività di diverso tipo, alcune di team building per creare tra noi un forte gruppo, altre più di riflessione su tematiche complesse per farci immedesimare in situazioni realmente accadute nel mondo. È stato bello potersi confrontare con chi ha altri punti di vista, dettati dal proprio vissuto, da credenze e realtà differenti dalle mie.” racconta Giacomo.
“Durante lo scambio ho potuto praticare il mio inglese, ma soprattutto ho messo in discussione me stessa”, dice Ilham “A volte non riflettiamo su alcune questioni solo perché non abbiamo mai incontrato qualcuno che ti pone le domande giuste.”
“Durante lo scambio, ho potuto intessere relazioni con persone provenienti da tutto il mondo. Ognuno dei partecipanti ha portato con sé un bagaglio culturale, storico-tradizionale, multietnico ricchissimo”. A distanza di quasi due mesi, è venuto a trovarmi a Torino un amico francese che ho conosciuto durante lo scambio e ho in programma di visitare diversi altri amici con cui ho legato in questo progetto. È bello poter capire che siamo tutti cittadini del Mondo e che le differenze in realtà sono una ricchezza, perciò dovremmo valorizzarle, farle nostre per poi condividerle.”